Si temeva la falsa partenza, ma non una caduta così fragorosa. Il Treviso viene sconfitto dalla bestia nera Feltrese (terza sconfitta su tre), squadra non eccezionale, ma molto grintosa, brava a sfruttare al meglio le amnesie difensive biancocelesti. Le altre big vincono tutte (e piuttosto agevolmente), i biancocelesti lasciano tre punti a una squadra che, se va bene, lotterà per salvarsi fino all’ultima giornata. La ciliegina sulla torta la mette tale Ganz, classe ’96, che a partita finita non si accontenta della vittoria e rivolge insulti e gesti provocatori verso la tifoseria biancoceleste, scatenando il solito “pandemonio”; un film già visto lo scorso campionato con Eurocalcio Cassola e Cornedo. Peggio di così non poteva andare.

LA CRONACA In campo si erano presentate due squadre con obiettivi diversi. Nessuna sorpresa nella Feltrese, squadra giovane ma non troppo (età media 24 anni, un anno in più del Treviso), che può contare sull’esperienza del 29enne Armenise in difesa, mentre in attacco il fantasista Marco Mele supporta la prima punta Herrera. Tentoni cambia nuovamente formazione, con Orfino in campo e Del Papa dietro l’unica punta Mason. Ancora fuori Dal Compare. Prima del fischio d’inizio, minuto di silenzio in memoria di Giovanni “Nani” Pinarello, scomparso giovedì scorso a 92 anni, e fascia nera sul braccio dei giocatori del Treviso.
Nelle prime battute di gara, la Feltrese punta tutto sulla grinta per compensare il divario tecnico con il Treviso. Tuttavia la manovra dei biancocelesti è spesso lenta e prevedibile, e i trevigiani devono affidarsi a qualche giocata individuale. Come al 12′, quando un buon Hysa fa partire un bel tiro che costringe Casanova all’intervento in due tempi. Tre minuti più tardi non fa altrettanto bene Mason, che si trova solo davanti al portiere, ma invece di avanzare e battere da distanza ravvicinata prova un improbabile pallonetto… ne esce un tiro debolissimo, che si spegne a lato. Visto che l’attacco latita, al 20′, sugli sviluppi di una punizione, Zamuner tenta la bordata da limite dell’area, ma la palla finisce abbondantemente fuori. Nei dieci minuti successivi la Feltrese si rifà viva. La difesa biancoceleste sbaglia due volte il fuorigioco; la terza per poco non le costa cara, visto che Herrera, fortunatamente da posizione decentrata, si ritrova solo davanti a Bortolin, che compie la prima prodezza di giornata. Al 33′ riecco il Treviso: ottima intuizione del solito Hysa che pesca Mason solo al limite dell’area; tuttavia l’ex bomber di Giorgione e Piovese dimostra di non essere proprio in giornata, affrettando il tiro e sparando sopra la traversa da ottima posizione. E allora ci prova Zamuner, con un’azione simile a quella di Hysa nelle battute iniziali: prende palla sulla destra, si accentra e fa partire un tiro mancino, non molto potente, ma velenoso, che Casanova con un colpo di reni toglie da sotto la traversa. Il Treviso non riesce a segnare neanche con la porta vuota: al 41′ pasticciaccio di Casanova che sbaglia il rinvio, mandando la palla verso Conte, che tira a colpo sicuro… palla fuori. Al primo minuto di recupero, dopo un fallaccio su Del Papa, il duello si ripete… con esiti diverso. Stavolta Conte inquadra lo specchio della porta, Casanova si conferma “farfallone”: tiro dalla lunga distanza, preciso ma non fortissimo, e il portiere feltrino si fa infilare sul suo palo. Treviso in vantaggio, meritatamente per le occasioni create. Ma la sensazione, a fine primo tempo, e che questo Treviso debba ancora risolvere tanti problemi, in ogni reparto.
E il secondo tempo lo dimostra chiaramente. I biancocelesti sono fisicamente in campo, ma la testa sembra rimasta negli spogliatoi. La Feltrese ha campo libero, e al 3′ sfiora subito il pari. Mballoma, sugli sviluppi di un calcio d’angolo dei suoi può raccogliere senza problemi e rimettere in mezzo; la palla attraversa tutta l’area, dove Mele brucia sul tempo Conte e conclude al volo, trovando la miracolosa opposizione di Bortolin sulla linea. Un minuto dopo si capisce che il Treviso non c’è proprio: azione in contropiede della Feltrina, Mele riceve e finta al limite dell’area, venendo maldestramente atterrato da un difensore biancoceleste; dal dischetto il numero 10 non sbaglia. 1-1 tutto sommato meritato per la volonterosa Feltrese. Più sconcertante è quanto accade al 6′: “capolavoro” assoluto del guardalinee (non certo un  novellino), che alza la bandierina su una rimessa laterale (!) battuta dal neoentrato Dal Compare; Conte mette in mezzo – dove i padroni, distratti, di casa protestano – per Hysa, la palla carambola verso Mason che, praticamente da fermo, calcia sulla traversa. Al 25′ riecco Conte, che ricevuta palla sulla destra si accentra e scocca un tiro mancino che impegna Casanova in angolo. Poco conta, perché sugli sviluppi del calcio d’angolo l’ineffabile assistente dell’arbitro torna a colpire, fischiando un fuorigioco inesistente allo stesso Conte. Come dire che dopo il ripasso del manuale base, ci vorrebbe anche una visita dall’oculista. Che non sia una giornata fortunata lo capisce il neoentrato Marangon, quando al 29′, sugli sviluppi di un disimpegno errato della difesa dopo un palla messa in mezzo da Conte, conclude a rete trovando la deviazione (di tacco) sulla linea di Del Din. La Feltrese fa poco, ma quando si fa vedere in avanti sono brividi, grazie a una difesa biancoceleste irriconoscibile; in difficoltà anche il giovane Orfino, lontano parente di quello visto in Promozione. Ma tutto il reparto arretrato, in realtà, stenta a trovare le misure giuste per l’attacco granata. Al 31′ affondo indisturbato sulla destra, palla in mezzo per Mele che in tuffo, di testa, manda di poco fuori. Il guardalinee aveva fischiato fuorigioco, ma poco importa perché cinque minuti dopo si assiste alla frittata finale. I difensori biancocelesti si fanno sorprendere da un deciso attacco dei padroni di casa: Mele, lasciato solo, riceve palla e batte l’incolpevole Bortolin. La reazione del Treviso? Di una sterilità disarmante. Inutili  e imprendibili palle alte per giocatori che non hanno le caratteristiche fisiche per farsi valere in mezzo ai difensori di casa: Dal Compare, Mason, Conte e Viteri possono fare ben poco. Emblematica l’azione che si conclude con il triplice fischio finale: assurdo lancio lungo sulla destra per il povero Viteri, 1.65 scarso, e palla sul fondo. Per non farci mancare niente, a fine partite il numero 16 Michele Ganz rivolge frasi e gesti provocatori verso il settore occupato dai tifosi biancocelesti, scatenando la furia degli ospiti; la scena manda su tutte le furie anche i giocatori biancocelesti, e in campo ben presto nasce un piccolo parapiglia.

TABELLINO

FELTRESE-TREVISO 2-1 (0-1)

FELTRESE (4-3-3): Casanova; Conte (st 1′ Farhan), David, Del Din, Malacarne; Armenise, Piaz, Fossen (st 1′ Resenterra); Mballoma (st 31′ Ganz), Herrera, Mele. All. Quarticelli A disp: Del Prete, Fontanive, Cesa, Rosset.
TREVISO (4-2-3-1): Bortolin; Pilotto (st 26′ Viteri), Ton, Orfino, Zamuner, Vianello (st 17′ Marangon), Campagnolo; Hysa, Del Papa (st 8′ Dal Compare), Conte; Mason. All. Tentoni A disp: Franceschini, Fraccaro, Livotto, G. Granati.
ARBITRO: De Martin di Conegliano.
MARCATORI: pt 46′ Conte St 4′ rig. e 36′ Mele.
NOTE: soleggiato nel primo tempo, pioggerella nella ripresa. Angoli 12-6 per il Treviso. Ammoniti Del Din, Ganz e Armenise per la Feltrese, Zamuner, Campagnolo e Pilotto  per il Treviso. Spettatori 500.

RISULTATI 1a GIORNATA

Feltrese-Treviso 2-1
Istrana-Calvi Noale 0-2
Mestrina-Union QDP 3-1
Laguna Venezia-Vigontina 2-1
LiaPiave-Quinto 4-0
Nervesa-Union San Giorgio Sedico 1-0
Passarella-Opitergina 4-0
Vittorio Veneto-LiventinaGorghense 1-3

CLASSIFICA

Noale 3
Mestrina 3
Feltrese 3
Laguna Venezia 3
LiaPiave 3
Nervesa 3
Passarella 3
LiventinaGorghense 3
Istrana 0
Union QDP 0
Union Vigontina 0
Union Quinto 0
Opitergina 0
Union San Giorgio Sedico 0
Vittorio Veneto 0
TREVISO 0

 

 

8 thoughts on “GIÙ DALLA MONTAGNA Treviso, sprechi e pasticci: la Feltrese vince con merito (2-1)

    1. No, guardando la lista non erano così giovani (anzi come età media siamo ancora più bassi), ma più deboli tecnicamente sì, secondo me. Tuttavia i nostri ce l’hanno messa tutta per dimostrare il contrario, specialmente nella prima parte del secondo tempo. Poco grinta, determinazione e attenzione. Da questo punto di vista vittoria meritata per la Feltrese, e chissà che serva da lezione al Treviso…

  1. Due menzioni speciali: la prima al loro numero 16 che, col gestaccio di fine partita verso la nostra curva, ha dimostrato quanto pane deve ancora mangiare.
    La seconda all’imbecille che, sempre dalla nostra curva, ha lanciato una bottiglietta al segnalinee.

  2. Quando non si chiude la partita nel primo tempo sul 3-0 si puo’ dire tutto e il contrario di tutto.Croce addosso alla difesa mentre tutti i reparti ,attacco evanescente (Gnago dove sei?)centrocampo con poche idee e zero filtro, hanno eguali e condivise responsabilita’.Si vince e si perde tutti assieme. Nella Tribuna di oggi il giovane Orfino risulta migliore in campo…era la stessa partita?.Non ci doveva esaltare dopo Nervesa, non bisogna deprimersi ora alla prima sbandata.Meglio subito un bel ceffone per calarsi nella categoria, rimboccarsi le maniche,e prepararsi ad una battaglia ogni Domenica.

    1. Gnago è alla Mestrina, dove segna e fa segnare e raffica (idem Mensah a Passarella); la società non ci ha mai detto perché non è stato confermato, sarei curioso visto che davanti siamo leggerini, oltre che poco propensi a segnare. E poi c’è il caso Dal Compare, vista la vena dei due colpi di mercato (speremo…), si può rinunciare a uno così’ per un tempo e mezzo? Credo proprio di no. E gli altri due sempre in campo. Mah, sono poco convinto da certe scelte.

      1. sono pienamente d’accordo con te non si puo lasciare in panchina un giocatore come dal compare

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