Prestazione deludente del Treviso nel derby con l’Istrana. I biancocelesti sbagliano un paio di occasioni nel primo tempo (Conte e Hysa), offrendo una prestazione a tratti sconcertante nella ripresa, dove l’unica occasione la confeziona Dal Compare (anche oggi “panchinaro”, ormai un caso) con una bellissima sforbiciata che becca il palo. Per il resto poco o nulla, con l’Istrana che trova il vantaggio con Vedelago nell’unico vero tiro in porta (un colpo di testa su calcio d’angolo), e il Treviso che pareggia in extremis con il solito Conte.

 A due settimane dal precedente in Coppa Italia, nessun stravolgimento per l’Istrana, che stavolta oltre al centrocampista Giuliato può contare anche sull’altro ex, il difensore Ardenghi. Il Treviso, invece, si presenta con la quarta formazione diversa in quattro partite: tra i pali il classe ’95 Franceschini, in difesa fuori Orfino per Granati, con Zamuner centrale; centrocampo di quantità con il mastino Vianello e e Marangon; nel 4-2-3-1 il regista Campagnolo viene spostato in avanti, a sostegno dell’unica punta Mason, con Conte e Hysa esterni. Al 2′ l’ex bomber di Giorgione e Piovese innesca un contropiede e serve Hysa, che dopo esserci accentrato aspetta troppo e si fa ribattere il tiro. Stessa sorte due minuti dopo per Vianello. Il Treviso attacca con convinzione, ma in definitiva non crea una nitida occasione da gol. L’unico brivido lo regala la difesa ospite, quando sugli sviluppi di un calcio di punizione di Conte, un doppio rimpallo di portiere e difensore manda la palla sull’esterno della rete (sarebbe stato un’autogol spettacolare). Poca roba comunque. L’Istrana, contenuta la sterile sfuriata iniziale dei biancocelesti, prende presto le misure; chi non le prende proprio è l’imbarazzante assistente di Arace di Lugo, che segnala due fuorigioco inesistenti a Zamuner e Hysha. Al 30′ arriva la prima, vera occasione del primo tempo: cross di Conte per la prima punta che non c’è, Ardenghi si addormenta e Hysa irrompe, ma il il suo tap in viene deviato in angolo da Berti. Poi diventa protagonista Arace di Lugo (non serviva andare fuori regione per trovare una terna così), che dopo aver sorvolato sulle mazzate degli avieri ammonisce l’incredulo Marangon atterrato al limite dell’area. Comunque il problema principale di questo Treviso non sono certo gli arbitri scadenti e gli assistenti farfalloni. Al 30′ l’Istrana si fa trovare scoperto in contropiede, Mason serve il liberissimo Conte che, dal limite dell’area piccola e senza marcatura, sbaglia un gol a porta (praticamente) vuota. Il resto del tempo serve solo a confermare che questo Treviso ha tanti problemi da risolvere.
Il secondo tempo va ancora peggio. Con l’Istrana più accorto in difesa, il Treviso fa più fatica a praticare il suo ( ormai infruttuoso e spesso prevedibile) gioco palla a terra; da destra a sinistra, Conte e Hysa mettono palloni in mezzo, con risultati spesso scadenti (palle imprendibili per Mason, che siano alte o basse). Dopo un quarto d’ora, Tentoni si decide a far entrare Dal Compare. Ma mentre l’attaccante completava il riscaldamento (come se avessimo tempo da perdere), il Treviso perdeva completamente l’orientamento (e la testa). Passaggi banali sbagliati e tanta confusione, che presto finisce per contagiare anche l’unico reparto salvabile, la difesa. Il Treviso non combina praticamente nulla, ma al 25′ il “panchinaro” Dal Compare accende la lampadina: ottimo affondo di Granati sulla destra, cross e gesto atletico straordinario del neoentrato. Peccato che la palla finisca sul palo, a dimostrazione che il Treviso, oltre che brutto, è pure sfortunato. Ma non ci si può nascondere nemmeno dietro la sfortuna, anche perché dei dieci minuti successivi i biancocelesti non combinano un tubo. Il Treviso si affida sistematicamente ai lanci lungi dalle retrovie, peccato che in attacco l’altezza media non raggiunga il metro e ottanta… E allora Tentoni getta nella mischia il gigante Lazzari, che dopo due anni di sostanziale inattività (si è notato) rivede il campo. Ma la musica (inascoltabile) non cambia. Anzi, la situazione degenera. I nostri perdono la calma: giallo record per Lazzari e, purtroppo, il solito Dal Compare un po’ troppo nervoso. Palle perse e frequenti contropiede dell’Istrana sono il primo campanello d’allarme. Poi ci pensa il solito guardalinee: dopo un evidente fuorigioco non fischiato al neoentrato Franchetto, il Treviso si salva in angolo. Sul tiro dalla bandierina Vedelago anticipa tutti, la palla finisce sul palo ed entra, rendendo vano il tuffo di un Franceschini fino a quel momento inoperoso. Al Tenni il clima si fa glaciale, il Treviso reagisce come altro non può fare: buttando palloni in avanti, sperando che la prima punta improvvisata Lazzari combini qualcosa con i suoi (quasi) due metri. E dai e dai, alla fine arriva anche il pareggio: cross di Granati che sorvola il Mason; per fortuna l’intervento del centrale gialloblu si trasforma in un assist per Conte, bravo a sorprendere Bonetto alle spalle e colpire di testa. 1-1 e mezzo sospiro di sollievo, perché almeno la sconfitta è evitata. Ma è troppo, troppo poco per il Treviso, che non può certo accontentarsi del pari e passa i cinque minuti di recupero all’attacco. Al 50′ ci sarebbe anche il 2-1 del panchinaro Dal Compare, ma non si può parlare di gol annullato, perché l’arbitro aveva già fischiato un sospetto fallo dell’attaccante mestrino. Poco dopo arriva il triplice fischio. Il Treviso, nonostante un’altra prestazione deludente, riceve gli applausi della curva sud. Ma il clima è pesante, e i prossimi due impegni non aiutano di certo.

NON CI SIAMO Se due indizi fanno un sospetto, tre fanno una prova? Nel caso di questo Treviso, sembra di sì. I campanelli d’allarme in Coppa Italia, proprio contro l’Istrana, erano rientrati solo parzialmente dopo la vittoria di Nervesa. Dopo Feltre avevamo detto che c’erano tante cose da sistemare, in ogni reparto. La risposta di Tentoni, come è facile intendere, non ci è piaciuta. Quarta formazione diversa in altrettante gare, nuovo esperimento fallito (Campagnolo a supporto di Mason).
Già nel finale dello scorso campionato avevamo espresso i nostri dubbi su alcune scelte – a nostro modo di vedere  – illogiche di Tentoni, specie in alcune partite decisive (in primis Treviso-Sarcedo, con un tempo regalato ai vicentini). Inedite soluzioni tattiche mal digerite dalla squadra, ma soprattutto la sistematica, ostinata rinuncia a partire con la formazione migliore, relegando in panchina Gnago, Mensah, Viteri, o lo stesso Dal Compare. Perso il campionato, ai play-off i risultati sono arrivati lo stesso, e abbiamo riconosciuto i meriti del mister romagnolo: aver dato una mentalità vincente alla squadra, sistemando la difesa più forte del campionato. La stagione si era conclusa con il trionfo di San Donà di Piave: 4-1 sul Passarella, finalmente in campo – a parte lo squalificato Dal Compare e Zamuner – la migliore formazione possibile, con Mensah e Gnago in attacco, supportati dall’estroso Viteri.
Di quella squadra molti sono rimasti (molti relegati in panchina pur essendo stati tra i migliori, come Dal Compare e Del Papa), a parte il pasticcio sempre più imbarazzante – viste le prestazioni dei due nelle rispettive squadre – di Gnago e Mensah. Eppure, in un mese è mezzo il giocattolo si è rotto; o meglio, è stato stravolto. All’attacco rivoluzionato (se in meglio, si vedrà più avanti), si aggiungono le scelte di Tentoni con il passaggio dal 4-4-2 al 4-2-3-1. L’ottimo successo in amichevole sul Montebelluna (autore, va detto, di una partenza disastrosa in Coppa e in Serie D) ha convinto il tecnico a puntare su questa impostazione. Ma le amichevoli fanno storia a se, e la Coppa non è il campionato. Dopo due successi, frutto di prestazioni non sempre convincenti, nelle partite che contavano veramente sono mancati anche i risultati.
Da settimane andiamo ripetendo fino alla nausea che, specialmente dopo le mancate conferme di Mensah e Gnago, serviva ALMENO un acquisto importante in avanti; è arrivato Cisse, Berretti classe ’96 del VeneziaMestre, finora oggetto misterioso. Non certo la prima punta di peso che, per caratteristiche fisiche, manca a questa squadra. Un giocatore in grado di farsi valere sulle palle alte, battagliare con i difensori avversari e fare il lavoro sporco per i compagni di reparto (e magari anche qualche gol). Che può essere Mason, magari quello che ha fatto 45 gol negli ultimi tre anni, non il pallido fantasma di coppa e campionato. Ma se Mason è spesso fuori dal gioco, con poche palle giocabili, il “merito” sembra dell’impostazione tattica attuale. Mason dovrebbe essere l’Inzaghi del Treviso, ma senza una spalla non può fare miracoli anche se vivesse uno stato di forma migliore di quella attuale. Perché, allora, non affiancargli Conte in un meno fantasioso 4-4-2, soluzione che aveva offerto ottime indicazioni nel primo precampionato (pensiamo all’amichevole con la Clodiense)? Conte non ha le caratteristiche fisiche per fare l’esterno (il suo utilizzo come esterno è decisamente infruttuoso), ma se non altro è già andato in gol. E non certo standosene sulle fasce a piazzare cross nella terra di nessuno, ma sfruttando le disattenzioni dei difensori dell’Istrana al centro dell’area! Al contrario, il “panchinaro” Dal Compare (evidentemente non ha il santo giusto in Paradiso?), ha dimostrato di poter fare la differenza anche come esterno offensivo, grazie alle sue esplosive doti tecniche e fisiche. Tra quelli che hanno tirato la carretta in Promozione per finire nel dimenticatoio c’è pure Del Papa, tra i migliori dello scorso campionato (in particolare come esterno nel 4-4-2), che partiva quanto meno come jolly e si ritrova relegato in panchina.
E qui, veniamo al mercato. Tonicello aveva iniziato alla grande con Campagnolo e Mason (finora deludenti, certo, ma sulla carta parliamo di acquisti da top team). Poi, il caso Mensah e il “mistero” Gnago (i famosi problemi burocratici a Mestre li hanno risolti in una settimana) sono stati solo parzialmente compensati dall’acquisto di Conte. Quando abbiamo sollevato i nostri interrogativi sulla prima punta, qualcuno ci ha – indirettamente – risposto ricordando che c’è un budget da rispettare. Se è così, allora, forse sono state fatte scelte sbagliate. Ma per dare un giudizio definitivo sul mercato bisogna aspettare qualche partita. Quel che è certo, invece, è che le scelte iniziali di Tentoni hanno pesato non poco sul “ko e mezzo” con Feltrese e Istrana. Adesso arrivano i derby che contano davvero, e altre figuracce non saranno digerite bene come un pari con l’Istrana…

TABELLINO

TREVISO-ISTRANA 1-1 (0-0)

TREVISO (4-2-3-1): Franceschini; G. Granati, Pilotto, Ton, Zamuner; Vianello, Marangon (st 16′ Lazzari); Hysa (st 29′ Fraccaro), Campagnolo (st 10′ Dal Compare), A. Conte; Mason. A disp. Bortolin, Viteri, Livotto, Del Papa. All. Tentoni.
ISTRANA (4-4-2): Berti; Ardenghi, Calcagnotto, Gallina, Furlanetto; Parisotto (st 31’ Riello), Giuliato, Doria, Pesce (st 10′ Vedelago); Dartora (st 13′ Franchetto), Bonetto. A disp. Gemin, Sassone, M. Conte, Favaretto. All. Marchetti.
ARBITRO: Arace di Lugo.
RETI: st 35′ Vedelago, 44′ Conte.
NOTE: giornata di sole. Ammoniti Marangon, Gallina, Pilotto, Lazzari, Dal Compare. Angoli: 5-3 per il Treviso. Spettatori: 703 (432 abbonati), incasso 3784. Rec: pt 1′, st 5′.

RISULTATI

LiventinaGorghense-LiaPiave 2-1
Opitergina-Nervesa 0-3
Passarella-Calvi Noale 1-3
San Giorgio Sedico-Vittorio Falmec 1-3
Treviso-Istrana 1-1
Union QDP-Feltrese 1-1
Union Quinto-Laguna Venezia 0-3
Vigontina-Mestrina 1-2

CLASSIFICA

Calvi Noale 6
L. Venezia 6
Nervesa 6
Mestrina 6
LiventinaGorghense 6
Feltrese 4
LiaPiave 3
Passarella 3
Vittorio Falmec 3
Union QDP 1
Istrana 1
TREVISO 1
Vigontina 0
San Giorgio Sedico 0
Union Quinto0
Opitergina 0

8 thoughts on “AVANTI… A TENTONI Più confuso che sfortunato, il Treviso stecca con l’Istrana (1-1)

  1. Che dire avete detto tutto! Speriamo che cambi qualcosa ma ho dei dubbi mi sembra che Tentoni sia condizionato o forse è impazzito anche oggi cambi incomprensibili .Brutto treviso non c’è nulla da dire i peggiori stanno in campo quelli buoni fuori o sostituiti . Complimenti Tentoni e a tutta la società per la campagna acquisti deludente!

  2. Mah,secondo me qualcuno ha mangiato pesante ieri sera e si e’ svegliato con una formazione da “incubo”.Sembra quasi che ogni Domenica voglia sorprendere tutti con effetti speciali sfornando formazioni improbabili e soprattutto mortificando giocatori che l’anno scorso hanno tenuto in piedi la baracca. L’ossatura della squadra non andava toccata,qualche innesto solo se di qualità’ oppure tenere la stessa :avrebbe fatto sicuramente meglio di quello che… non si e’ visto sino ad oggi.Speremo ben…….

    1. Ossatura mantenuta, ma non in campo a quanto pare. La cosa più preoccuapante è che, anche facendola giocare al meglio, a questa squadra mancherebbero almeno due elementi per poter pensare di stare con le prime. Felicissimo di essere smentito, ma per ora i fatti parlano chiaro…

  3. Scommettiamo che a Dicembre almeno la meta’ dei panchinari attuali salutano la compagnia e vanno a rinforzare (se mai ce ne fosse bisogno) qualche ns.avversaria???

  4. Il direttore sportivo è indubbiamente l acquisto peggiore del Treviso 2014/2015 ! Dovrebbe fare tutt’altro che sarebbe meglio! Non ne ha azzeccata una ! Chissà se è sua l idea del riscaldamento nel intervallo cosa mai vista per me questi si sentono fenomeni.

  5. Qui ricominciamo con la tribù dei mai contenti, insomma.
    Allora: le ho viste tutte e due, e tante cose non funzionano. Soprattutto davanti. Ma da qui a leggere i commenti, francamente…
    A Feltre abbiamo pagato carissimo un quarto d’ora di delirio. Se Mason avesse cacciato dentro uno dei tre palloni divorati staremmo parlando di altro.
    Ieri abbiamo preso in goal su palla ferma e sull’unico tiro (sporco) in porta. Abbiamo concesso niente, preso un palo e ci hanno annullato un goal.
    Capitolo Gnago: se è quello dello scorso anno che alternava grandi gare a disastri irritanti, ci rinuncio volentieri.
    Ossatura: non é mica passato giardini che ha cambiato 22 uomini. Gli acquisti, sulla carta, ci hanno esaltati. Eppure qui c’è già chi massacra Tonicello.
    Ora, concordo perfettamente sul fatto che non ci siamo gli uomini con le caratteristiche adatte a questo modulo, e che dal compare dovrebbe giocare da subito. Qualcuno lo capirà e si muoverà. Spero presto. Ma, signori, è cambiata la categoria e noi abbiamo il blasone. Sarà dura con tutti. E dichiarare già oggi il fallimento sportivo non ha senso alcuno.

  6. Forse Ale77 ha ragione cerchiamo di dare ancora un pò di tempo! Speriamo che la squadra migliori nel aspetto fisico e non prendiamocela con nessuno Mason si rifara sicuramente tenete presente che non è una prima punta come pensa qualcuno non può fare miracoli .

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