Leggendo le dichiarazioni di Tentoni nell’intervista post partita sul sito ufficiale, ci viene il dubbio che, per dire certe cose, il mister abbia letto solo i commenti negativi di qualche suo accanito detrattore “sotto” gli articoli che pubblichiamo. In realtà, l’obiettivo non dichiarato dietro i “qualcuno” siamo proprio noi e chi scrive su forzatreviso.it,  anche perché vengono citati (e in parte distorti) i punti toccati nel nostro incriminato “primo bilancio”. Francamente, siamo (e ci mettiamo dentro anche parecchi lettori) rimasti parecchio perplessi di fronte a quello sfogo. Avremmo voluto che finisse li ma, sollecitato dall’argomento (sì, perchè evidentemente a qualcuno piace che si inneschino polemiche quando già sabato sera noi avevamo tentato di chiuderla in vista della partita),  il mister ha ribadito il concetto, con qualche aggiunta che vedremo.

Partendo dall’intervista di sabato, vogliamo affrontare i punti che più ci hanno fatto storcere il naso (per non dire altro), con una premessa: i tifosi hanno tutto il diritto di discutere le scelte Tentoni, specialmente se lo fanno con correttezza e senza offese, come riteniamo di aver fatto. Se Tentoni non le gradisce, faccia meno di leggere il sito, e magari anche certi commenti più pesanti che non dipendono da noi. Dal canto suo il mister ha il diritto di difendere e motivare le proprie scelte, non certo di muovere critiche ingiustificate a questo sito e chi ci scrive.

PUNTO PRIMO “Meritiamo rispetto”, titola l’articolo che contiene l’intervista. E quando mai avremmo mancato di rispetto nelle nostre analisi?

PUNTO SECONDO Secondo il mister, le nostre sarebbero “Critiche senza criterio”. Senza criterio? Sono state scritte filippiche per motivare le osservazioni sulle scelte tecniche che ha fatto. E non certo per simpatie personali in base a “giocatori preferiti”, come allude nell’intervista. Assistiamo a tutte le partite e il non avere la capacità professionali, l’esperienza e le conoscenze di un allenatore non ci preclude di sollevare qualche interrogativo sulle sue scelte.

PUNTO TERZO Il punto più fastidioso di tutti. Tentoni si scaglia contro i “Disfattisti che rischiano di rovinare la bontà del percorso fatto finora” (in poche parole se le cose andassero male sarebbe colpa sarebbe nostra? Eh, il messaggio è evidente). Ne prendiamo atto: qualche osservazione sulle sue scelte tecniche sono più destabilizzanti dei “tirate fuori i c…..” e altri tipi di… critiche che si sentono allo stadio.
Eh sì, perché dopo la contestazione di Sedico – peraltro giusta dopo una partita non persa ma giocata malissimo, tanto che i giocatori hanno fatto mea culpa – Tentoni non ha certo avuto una reazione come quella di sabato, nessuno si è scandalizzato, anzi sul sito ufficiale oltre a essere documentata con tanto di video-audio la contestazione è stata quasi giustificata… Due settimane dopo, un bilancio in chiaroscuro –  contenente anche elogi verso la società – delle prime dieci partite viene dipinto come un massacro mediatico destabilizzante. Ne prendiamo atto.
Allo stadio poi, ogni domenica, all’indirizzo di singoli giocatori (o dello stesso allenatore) si sentono le immancabili critiche, spesso ingiustificate ed esagerate, in ogni settore. Continue, ripetitive e dei soliti noti. Le sentiamo noi, Tentoni e i giocatori. Ma anche queste, evidentemente, sono meno destabilizzanti delle osservazioni (giuste o sbagliate, spetta a ogni lettore giudicarli) di un blog gestito da 2-3 tifosi che da anni seguono il Treviso.

PUNTO QUARTO “La società non mi ha chiesto di ammazzare il campionato”. Non l’abbiamo chiesto nemmeno noi e manco lo pretendiamo, perché fin dall’estate è stato sottolineato che, sulla carta, come organico eravamo dietro a Calvi Noale e forse ad un altro paio di squadre. Quel che è certo è che prima di queste due partite contro i fanalini di coda del girone B abbiamo raccolto meno punti di quanto di potesse fare con questo organico. Il bilancio delle prime 9 partite è stato deficitario, al di sotto del reale valore della squadra. Abbiamo cercato di suddividere le “colpe”, e non ci sembra proprio di averle addossate tutte all’allenatore. Abbiamo anche messo in evidenza gli errori del gruppo, che in certe partite è mancato clamorosamente dal punto di vista della grinta e del carattere, doti indispensabili per una squadra che non ha ancora raggiunta la giusta amalgama. Ma evidentemente sono state proprio le critiche sulle sue scelte tecniche a fare la differenza. Probabilmente se avessimo criticato solo la squadra non ci sarebbe stato tutto questo polverone…

Bisogna saper accettare le critiche, oltre agli elogi. Già, perchè quando anche in questo campionato quando c’è stato da applaudire la squadra o le scelte tecniche o i cambi dell’allenatore di Tentoni non ci siamo tirati indietro, sia che si vincesse (Vittorio Veneto, Lia Piave) o meno (Nervesa). Nelle ultime due settimene, poi, alcune osservazioni sono andate di pari passo a quelle della stampa. Se Tentoni può accettare il 5 in pagella dopo Union San Giorgio Sedico-Treviso, pensiamo che lui e la squadra (contestata dalla curva) possano sopravvivere anche alle osservazioni di un sito letto da qualche centinaio di persone, dunque con una… “tiratura” decisamente inferiore ai principali quotidiani trevigiani.

CHI CREA ZIZZANIA? E restando al tema della presunta “destabilizzazione” di cui veniamo indirettamente accusati, e dunque tornando al punto quattro, arriviamo all’aggiunta del post partita di cui parlavamo in apertura. Poche parole con cui Tentoni affronta i concetti principali dell’intervista del sabato, ribadendo di accettare le critiche costruttive, ma non quelle dei disfattisti… “che creano zizzania”. Viste che questa intervista fa il paio con quella di 24 ore prima, è evidente che quelli tirati in ballo siano di nuovo quei cattivoni di forzatreviso.it. E per i motivi che abbiamo elencato sopra, non possiamo certo stare zitti, anche se continuare a fare polemica nel bel mezzo di una tre giorni impegnativa è piuttosto fastidioso. La polemica è stata innescata e, sollecitato per due volte in altrettanti giorni, Tentoni non si è tirato indietro, finendo per puntare il dito solo contro di noi. Quando invece, se proprio voleva sfogarsi per l’ennesima volta contro quel “clima ostile” di cui si era lamentato dopo Treviso-Istrana, poteva essere più obiettivo e non fare riferimento solo al nostro innocuo primo bilancio (punto terzo). Di cui, sia chiaro, non rinneghiamo nulla. In quell’intervista tutte la “negatività” sono state scaricate su forzatreviso.it e i singoli “disfattisti”, quando il malumore per certe prestazioni della squadra e le scelte dell’allenatore sono arrivati da tutti i tifosi presenti allo stadio.

Non rinneghiamo neanche le osservazioni sul mercato. Anche in questo caso, leggendo certi lamenti, abbiamo l’impressione che qualcuno confonda gli articoli alcuni i commenti dei lettori (anonimi). Abbiamo sempre giudicato buono, ma incompleto il mercato operato da ds Tonicello, senza il quale probabilmente non sarebbe mai nato questo Acd Treviso 2.0.
Tutto è sempre ruotato attorno al discorso della prima punta, e da agosto in avanti non ci sembra di aver detto niente di scandaloso: i fatti ci hanno datto ragione, e il parere è condiviso da tanti altri tifosi. Ci siamo interrogati se non si potessero fare scelte diverse, pur avendo sempre riconosciuto che la società aveva dei limiti da rispettare. A leggere l’introduzione dell’intervista a Tentoni sul sito ufficiale, sembra che il povero Tonicello l’abbiamo crocifisso insieme alla società, che invece avevamo incensato di lodi nell’incriminato primo bilancio. In realtà in queste settimane, tra un prepartita, una cronanca o un approfondimento, sono state riconosciute le cose buone fatte in estate: l’aver confermato il gruppo storico e aver scelto under di ottimo livello. Poi, se qualche acquisto non ha finora reso quanto ci si aspettava non è certo colpa del ds, ma di meccanismi che evidentemente non hanno funzionato.
Dal canto suo Tonicello ha sempre motivato le sue scelte con pazienza e professionalità, senza lasciarsi andare a inutili isterismi.

Eccoci dunque alla fine della seconda, dovuta controreplica in tre giorni. Doverosa, perché dopo aver letto certe cose, punti nell’orgoglio, non potevamo certe restarcene zitti. Noi, che se qualcuno se lo fosse dimenticato siamo tifosi (non giornalisti),  che gestiscono questo sito senza guadagno alcuno e seguono il Treviso da anni, dalla A alla Promozione, in casa trasferta, con enormi sacrifici. Noi che proprio in quanto tifosi, non dovremmo rendere conto di niente a nessuno. E molti lo fanno. Se lo facessimo pure noi, potremmo anche evitare ogni volta di sprecare tempo ed energie per motivare e giustificare tutto quello che scriviamo (esattamente come ogni semplice tifoso o ultras che va allo stadio e dice quello che pensa senza farsi problemi), ma considerato che negli anni questo sito si è creato un certo seguito cerchiamo sempre di essere il più “professionali”, pur nei limiti imposti dal nostro essere tifosi.

Detto questo, speriamo veramente di tornare a parlare solo di calcio giocato e del prossimo, importante impegno di Coppa Italia contro il Campodarsego, fiduciosi nei confronti di questa squadra che, al di là delle critiche seguite e certe prestazioni deludenti, abbiamo sempre sostenuto.

4 thoughts on “Il rispetto che chediamo (anche) noi….

  1. Basta ! Zakk non ritornare più su questo argomento tutti i visitatori di questo sito sanno benissimo quello che volevi dire dopo se qualcuno eccede nei commenti non da il diritto a reazioni del genere non mi sembra ci siano state dichiarazioni così sconvolgenti poi fatte da persone comuni che ogni domenica segue la squadra sembra che la contestazione di Sedico sia stata più corretta nonostante parole pesanti anche contro i giocatore e l allenatore La società è stupenda e sana con persone veramente per bene non roviniamo tutto ai noi che il mister con continue polemiche inutili.grazie Forza Treviso!

  2. Apprezzo moltissimo il
    sito forzatreviso.it perché ha saputo tenere in vita nel mio cuore
    mio amore per la squadra di calcio del Treviso. L’ anno scorso non ho
    avuto nessun informazione sul Treviso a parte quelle di questo sito.

    Ma a me non mi piacciono
    le polemiche da entrambe le parti. Toglie la pace e la tranquillità.
    Ho letto solo l’inizio dell’articolo e poi ho smesso, perché non
    potrebbe essere edificante entrare su certi dettagli. Non si deve
    andare al di là di quello detto. Delle volte anche detto senza
    malizia, come cantato da Paolo Conte. Forse una persona ha preso un
    riferimento per esprimere un parere e dopo basta. L’allenatore viene
    pagato per fare funzionare la squadra e in fin di conti, deve rendere
    conti alla presidenza della società calcistica del Treviso. Non è
    pagato per rispondere a quello che dicono i tifosi. Lui può dire per
    esempio: “C’è chi pretende che … Sapete non è sempre facile a
    centrare bene certi obiettivi fissati. Anche io delle volte non sono
    contento del rendimento della squadra … abbiamo provato di fare
    cosi … Mi dispiace per i tifosi …. Forse si avrebbe potuto fare
    cosi, ma adesso è troppo tardi.” Ma non fa bene se risponde
    direttamente tramite mezzi pubblici a delle dichiarazioni dei tifosi.

    Il tifoso ha un suo
    parere, coretto o no, lo esprime pensando che ha ragione, ma non ha
    nessuna responsabilità e non deve rendere conti a nessuna persona
    responsabile per il Treviso calcio. Non entra nella responsabilità
    dell’allenatore di rispondere a dei pareri dei tifosi. Lo può fare
    in una riunione con i tifosi, dove lui come ospite viene domandato di
    chiarire certe sue decisioni. Nel club del 1. FC Saarbrücken
    regolarmente ci sono queste riunioni organizzati dai tifosi, dove
    sono invitati il presidenti, l’allenatore, giocatori e altri del
    club. Allora i tifosi possono fare loro domande, suggerimenti e altro
    e cosi ricevano una risposta diretta. Si evita cosi certe polemiche.
    Questo potrebbe essere una iniziativa consigliabile, perché dà la
    possibilità al tifoso di avvicinarsi ancora di più alla sua squadra
    e ai giocatori. Ma devo anche dire che non sempre i tifosi sono da
    buon esempio.

    Anche io ho ascoltato
    l’intervista dell’allenatore. Mi sono detto che lui non doveva dire
    certe cose. E poi basta. E poi non ho trovato, cosi mi sembra,
    nessuna malizia nelle sue dichiarazioni. Tutti conosciamo la storia
    del pallone. E rotondo e quando vinci sei bravo, anche se non l’hai
    meritato. Perdi non lo sei anche se la sconfitta non era meritata.

    Mio più bello ricordo
    nel calcio è che dopo una sconfitta immeritata del 1.FCS, noi tifosi
    siamo rimasti li in tribuna dopo la partita per applaudire i
    giocatori. Hanno offerto una super buonissima prestazione, che veniva
    dal più profondo del loro cuore. Chi capisce tedesco può leggere
    l’articolo che ho scritto.

    Dunque il Treviso non ha
    bisogno di polemiche. Per primo dobbiamo essere contenti che a
    Treviso c’è una squadra di calcio, rinata dalle cenere e sostenuta
    da molti tifosi. E speriamo che giocherà di nuovo un giorno nelle
    zone più alte del calcio italiano. Ma per questo ci vuole molto
    lavoro, pazienza, umilita e molta disposizione a dei sacrifici. I
    successi vengono sempre dopo molte delusioni. Per esempio vedete
    quanto ha dovuto sudare Michele Schumacher prima di vincere i 5
    titoli consecutivi con la Ferrari.

    Dunque prima di fare
    polemiche cerchiamo l’armonia e la pace e poi verrà il resto.

  3. Mi sono dimenticato di dire un cosa la più importante augurare a Minto una pronta guarigione dopo il brutto infortuuio di domenica e vederlo presto in campo.

  4. Some sempre, ottima “replica” di Zakk.
    Si crocifigge Mazzarri….vuoi vedere che non possiamo criticare Tentoni ???’
    Saluti a tutti

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