2 su 2: il Treviso versione campionato non sbaglia veramente un colpo; e lo fa con semplicità e naturalezza, proprio come una grande squadra deve essere capace di fare.
E’ vero, il Montecchio Maggiore si è dimostrato uno sparring partner più che la classica compagine che viene al Tenni con il coltello fra i denti, con lo scopo di racimolare importantissimi punti salvezza, però una squadra che vuole navigare nelle zone alte della classifica deve vincere agevolmente questo genere di partite, e il Treviso lo ha fatto senz’altro.
Ferronato in questo momento è quello che tutti ci attendevamo, ovvero un leader sia in campo che fuori, trascinatore della squadra ma anche della curva, oltre che a un grande realizzatore di calci piazzati; Bandiera e De Mattia sono i suoi ottimi scudieri, mentre davanti Ferretti non segna (ma lo farà a breve…) però è molto utile alla causa (vedi rigore procurato a San Vito); Torromino è parso un po’ meno in palla rispetto alla prima di campionato, ma quando ha la palla tra i piedi è sempre un pericolo per la difesa avversaria, senza dimenticare Spinosa che ha realizzato un gol bellissimo, ed è la vera sorpresa di questo inizio di stagione, in attesa di Perna che, ne siamo sicuri, a breve inizierà a farci vedere di che pasta è fatto.
La difesa contro il Montecchio è sembrata sicura di sè, anche in assenza di Paoli; certo, l’attacco avversario ha prodotto solo una palla gol, ma bisogna dar atto loro di non aver sottovalutato gli avanti del Montecchio e mantenuto sempre alta la concentrazione, con Sartorello praticamente mai chiamato in causa.
Insomma, tutto sembra girare per il verso giusto, ma non dimentichiamoci che nelle prime due partite abbiamo affrontato due squadre il cui obiettivo è quello di rimanere nella categoria; domenica, a Belluno, ci sarà la vera e propria prova del 9: in caso di vittoria allora si potrà iniziare a pensare che il campionato di transizione, quello che tutti ci aspettavamo di vedere, potrebbe trasformarsi in qualcosina in più.
E se non dovessimo vincere? Nessun dramma, è impensabile il fatto di poter portare a casa sempre i 3 punti, e in una trasferta insidiosa come quella di Belluno è lecito aspettarsi qualche difficoltà in più rispetto alle precedenti esibizioni.
L’unica nota dolente di domenica è stata, a nostro avviso, il pubblico: finalmente, dopo 5 lunghi anni, in cui abbiamo subito l’onta di 2 retrocessioni e 1 fallimento, ritorniamo ad avere una squadra in grado di lottare per i vertici della classifica, e 724 spettatori per la prima partita in casa ci sembrano una miseria.
Quali sono i motivi di questo assenteismo? La classica freddezza del pubblico trevigiano, o la politica dei prezzi imposta dalla società, che è sembrata a molti troppo elevata? Probabile che sia un insieme di questi due fattori, e a questo punto la palla passa alla squadra: sarà capace di trascinare il pubblico trevigiano allo stadio?
L’inizio, come già ribadito, ci fa ben sperare…

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