A margine dell’accesa diatriba scoppiata tra l’Acd Treviso e l’assessore allo sport riguardo la questione bando dello stadio Tenni, la curva sud Fabio Di Maio ha voluto esprimere la propria posizione con questo comunicato:

Proprio quando tutto sembrava essersi sistemato, proprio prima dell’inizio di un campionato che dovrebbe rappresentare la svolta in positivo dopo anni ignobili, ecco che arriva la notizia in grado di rovinare il tutto. Sembra che in seguito al bando emesso dal comune per la gestione dello stadio Tenni, l’Acd Treviso ne esca penalizzato, frenato sul nascere dalla richiesta di una cifra non certo modica. Lascia stupiti innanzitutto la poca coerenza con cui operano a Cà Sugana, dato che sembrava solo una questione formale ed invece risulta essere tutto ancora poco chiaro. Detto ciò non vogliamo soffermarci sugli aspetti giuridici e tecnici che caratterizzano la questione, quanto piuttosto esprimere qualche concetto che riteniamo semplice, ma che evidentemente non è stato ancora compreso da chi manovra i fili seduto su una comoda poltrona. Lo stadio Omobono Tenni è un bene comunale (ed in quanto tale andrebbe tutelato e valorizzato) che rappresenta un valore non solo economico, ed è legato in maniera indissolubile alla squadra cittadina. Quindi, nonostante sia più che giusto incentivare le società giovanili della provincia e far sì che la struttura sia fruibile da chiunque abbia un progetto serio, non si può prescindere dall’essenza del luogo: la sede del Treviso. Appartiene storicamente a chi negli anni quelle mura le ha difese, a chi al suo interno ci ha gioito e sofferto e non di certo a chi è messo a gestire un bene senza sapere cosa questo rappresenti.

Crediamo poi che il comune avrebbe il compito di aiutare e agevolare la squadra che rappresenta la città, soprattutto dopo anni difficili e alla luce di un destino non certo roseo. È evidente invece come non vi sia nessuna voglia di collaborare, ostacolando così un progetto già non facile. Tutto ciò è deplorevole e piuttosto anomalo, dato che in altre realtà è stata proprio la sinergia tra istituzioni e società a permettere la rinascita di squadre storiche. Teniamo a precisare che non stiamo dalla parte di nessuno, se non dalla nostra, e che solo il tempo ci darà delle risposte. Dobbiamo però dar merito a chi in questo poco tempo ha avuto l’umiltà di ripartite e la voglia di tirarsi su le maniche.

L’Acd Treviso oltre ad aver ricostruito la squadra si è preso carico della manutenzione del tanto conteso stadio, sostituendosi a chi ne avrebbe avuto l’onere, e questo va loro riconosciuto.

Alla luce di tutto ciò, chiediamo all’assessore Michielan a quale gioco (che non fa ridere) stia giocando, quale interesse stia tutelando, o ancora meglio quali siano i motivi per cui non vuole affidare la struttura alla compagine cittadina. Sappiamo bene che la gestione del Tenni comporta ingenti spese, che la struttura richiede un’importante manutenzione e non ci aspettiamo nulla in regalo. Pretendiamo però che si ragioni in maniera obbiettiva, con criteri e pretese sostenibili, e non sottoscrivendo cifre e condizioni che mettono in difficoltà una società neonata e che purtroppo milita in una categoria misera. Aspettiamo quindi delle risposte, dall’assessore e dalla giunta di cui fa parte, avvertendo che non staremo certo immobili a guardare il “nostro” stadio in mano a chissà chi. A presto…

CURVA SUD FABIO DI MAIO
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