Treviso-Vigontina: il prepartita

Il 20 Settembre scorso Vigontina-Treviso rappresentava il big match della prima di campionato, la sfida tra due squadre destinate a contendersi la promozione diretta in serie D. Quattro anni dopo l’emozione di San Siro i tifosi biancocelesti si erano mossi in massa verso Busa di Vigonza quasi con lo stesso entusiasmo. Dopo un’estate di passione, passata a convivere con lo spettro della sparizione, il calcio Treviso sembrava rinato. Già, sembrava. Perché un girone dopo ci troviamo a convivere con gli stessi fantasmi che ci hanno perseguitato negli ultimi anni, con una squadra che lotta per non retrocedere e una società senza soldi, alla perenne ricerca di qualche acquirente.
Un primo presagio l’avevamo avuto già il giorno seguente a quella partita, quando la Vigontina aveva presentato ricorso contro l’omologazione dello 0-0 finale per il tesseramento irregolare di Nemaja Svraka, vincendolo e guadagnandosi quei due punti in più che le permettono di stare a quota 16, un punto sopra al Treviso impantanato nella zona playout.
Dunque anche la squadra rossoblu deve fare i conti con una realtà che non rispecchia le aspettative del precampionato, il bottino finora conquistato rappresenta addirittura il peggior risultato di sempre ottenuto dai padovani in questa categoria. Dopo il pareggio della prima giornata sono arrivati i k.o di Feltre e Mestre, mentre il pesante tonfo interno contro il Dolo ha portato alla dolorosa separazione da Dorino Anali e all’ingaggio di mister Andrea Poggi. Un cambio che inizialmente sembrava aver prodotto gli effetti sperati, come dimostrano gli otto punti in cinque gare frutto di due vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, contro la capolista Opitergina. Tuttavia la delusioni arrivate dopo il turno di riposo hanno mostrato una Vigontina ancora lontana dal superare i problemi di inizio stagione. Non sorprende che con lo sprofondare nel fondo classifica la società abbia deciso di intervenire sul mercato. A Dicembre dopo le partenze delle due punte Silvestro e Cominotto sono arrivati ben quattro rinforzi: il difensore Zoncapè (’75) dalla Piovese, il centrocampista esterno Linardi (’87), e la coppia offensiva formata da Milo Marcato (’82) dall’ Abano e Bruno Guedes (’85) dal Thiene. Nelle ultime tre partite i nuovi innesti sono stati protagonisti di ottime prestazioni. A Rossano la vittoria non è arrivata a causa di una contestata decisione dell’arbitro che in zona Cesarini ha annulato un gol apparentemente regolare ai rossoblu. Più beffarda la sconfitta interna di tre giorni dopo contro il LiaPiave: la Vigontina era riuscita ad acciuffare il pareggio a tre minuti dal termine grazie ad un guizzo del neoarrivato Guedes, salvo cedere ai trevigiani in pieno recupero, dopo un contestatissimo rigore trasformato da Benetton. Domenica scorsa, a San Vendemiano, la formazione padovana ha ritrovato la vittoria che mancava da mesi grazie ad una prova d’orgoglio. Sotto 1-0 fino a metà ripresa, i rossoblu hanno sfruttato il calo fisico dei coneglianesi e ribaltato il match a proprio favore con i gol di Guedes e Barutta, grazie anche all’ottima prestazione del loro compagno di reparto Marcato. Contro il Treviso mancheranno per squalifica i difensori Francesco Bertocco e Nicola Boesso.
Nicola Zanini all’andata era al debutto assoluto in maglia biancoceleste, osannato dai 600 supporters trevigiani giunti a Vigonza per la prima partita del nuovo corso. Domani invece sarà la sua prima uscita come allenatore, per raccogliere la pesante eredità di Giorgio Rumignani, dimessosi tra mille polemiche dopo aver rimediato contro la Feltrese la sconfitta più pesante della stagione. Ma non è stato l’unico fatto eclatante. L’allonatanamento di Ruggiero, messo fuori rosa dalla società fino a tempo indeteriminato a causa della sceneggiata seguita alla sua sostituzione con Tartalo, fa capire quanto critica sia la situazione in via Ugo Foscolo. Alcuni giocatori di questa squadra, forse anche a causa della giovane età, non hanno ancora capito quanta responsabilità comporti scendere in campo con questa maglia, rendendosi protagonisti di comportamenti poco professionali. Già prima dell’inzio del campionato si era capito che qualcosa nello spogliatoio non andava, ma l’entusiasmo e le prime, incoraggianti prestazioni della squadra, avevano nascosto alcuni problemi. Con le prime delusioni, i pareggi subiti in rimonta, le sconfitte e il crollo in classifica, i problemi sono progressivamente venuti a galla, fino ai recenti sfoghi di Rumignani e del vicepresidente Frandoli, che in qualche modo hanno confermato ciò che i tifosi temevano. Questi ultimi sono le uniche vittime di una situazione ormai insopportabile, palesata dalla continua emorragia di presenze nelle partite casalinghe. La stagione è ormai compromessa, ma pretendiamo da questi giocatori l’impegno necessario per ottenere almeno una salvezza che è nelle loro possibilità. Ora non ci sono più alibi.
Per domani non si chiedono miracoli a Zanini. Suo compito, almeno per ora, sarà trasmettere una mentalità vincente a una squadra che troppe volte ha dimostrato di non saper gestire il risultato. Contro la Vigontina, Bianco ritroverà il suo posto a centrocampo con Conean dietro a un recuperato Favaro, che nelle ultime settimane ha sofferto per un infortunio alla caviglia. Assente Ruggiero, momentaneamente fuori rosa, probabile la presenza fin dall’inizio di Silotto, a supporto di un attacco dove la presenza di Sagna è in forte dubbio a causa di alcuni problemi fisici che in questa settimana hanno afflitto la punta senegalese. Novità in difesa, dove a sorpresa potrebbe debuttare subito Davide Bruniera, classe ’81 ex Villorba (Promozione) tesserato lo scorso venerdì.