Salvo sorprese, Alessio Pala non sarà più l’allenatore del Treviso. Le anticipazioni dei giorni scorsi del portale trivenetogoal hanno trovato conferma, ma per gran parte dei tifosi, come vedremo, non si tratta di una notizia sorprendente.
Questo è il comunicato con cui la società ha ufficializzato le dimissioni del vulcanico mister bergamasco  che, stando alle indiscrezioni, ieri non aveva diretto l’allenamento per incontrare la dirigenza:

DIMISSIONI DALLA GUIDA TECNICA DI MR. ALESSIO PALA

L’ A.C.D. Treviso rende noto di aver ricevuto in data odierna le dimissioni dalla guida tecnica della prima squadra, da parte del sig. Alessio Pala, il quale comunica altresì di mantenersi a completa disposizione.
Il Presidente si riserva di decidere in merito e affida temporaneamente la gestione della squadra all’allenatore in seconda, Mr.Antonio Lombardi.

Con quasi un mese di ritardo, il bubbone pronto ad esplodere con la fine del girone di andata ha fatto il “botto”… in ritardo, dopo l’inizio del ritorno. E le contraddizioni irrisolte con cui si è chiuso il 2017 rischiano di segnare il 2018. Il riferimento è a quanto abbiamo assistito, in un clima surreale, alla vittoria nell’ultima giornata contro il Caerano per 4-1. Durante la crisi  portata dai quattro pareggi consecutivi, con la fuga del Fontanelle a +7, erano circolate le prime voci sulla panchina traballante, tant’è che venetogol  aveva fatto già allora il nome di Fabio Rossitto come possibile sostituto. Un nome tornato alla ribalta nei giorni scorsi, questa volta tramite trivenetogoal, che ha raccontato l’evolversi di una crisi che, come detto, i tifosi avevano percepito chiaramente a inizio dicembre, specialmente durante Treviso-Caerano.
Nonostante l’incontro chiarificatore del martedì precedente la gara, la vittoria in rimonta e le parole di circostanza dei protagonisti nel dopo gara, i tifosi avevano lasciato il Tenni tutt’altro che rassicurati, come hanno successivamente confermato gli highlights della partita.

Dopo la rete del 2-1 si assiste a un apparente battibecco tra Cesca, andato in gol, e Pala, con l’attaccante che sembra mandare a quel paese l’allenatore. Per carità, sicuramente la tensione era alle stelle dopo i fatti della settimana, specialmente l’adrenalina di Cesca, spesso nervoso, più volte espulso, e in settimana dichiarato partente e poi confermato (con riserva) in meno di 24 ore dallo stesso Visentin.
Solo uno sfogo di un giocatore nervoso, avranno pensato i tifosi presenti in tribuna… ma pochi minuti dopo il gol del 3-1 anche gli spettatori presenti nella lontana curva sud assistono allibiti all’esultanza del gruppone di giocatori che sommerge il vice Lombardi, mentre Pala rimane immobile nella sua tipica posa, in completa solitudine.

Pala isolato durante l'esultanza di Treviso-Caerano: per i tifosi una prova della spaccatura interna
Pala isolato durante l’esultanza di gruppo con il Caerano: per i tifosi una prima prova della spaccatura interna

Insomma, i segnali della crisi erano evidenti, ma per tanti motivi che non stiamo qui a ipotizzare/elencare si è deciso di chiudere l’anno come se fosse tutto sistemato. Forse nella speranza che le feste natalizie “addolcissero” gli animi? Difficile a credersi. In queste tre settimane la squadra si è allenata con frequenza, giocando due amichevoli. E la tensione invece che scendere è salita alle stelle, magari nel burrascoso intervallo di Treviso-Vedelago, con la squadra rimontata di due reti nel giro di tre minuti e lasciata in dieci dalla quinta espulsione stagionale del recidivo Nichele.
Proprio il centrocampista ex Padova, Sandonà e VeneziaMestre è il terzo grande “accusato” nel mirino dei tifosi insieme all’altro veterano Cesca e, appunto, mister Pala. Tutti e tre sembravano prossimi all’addio già un mese fa. Proprio in queste ore, peraltro, non mancano le voci critiche di molti supporters che non sembrano aver perdonato le intemperanze dei due “vecchi” dello spogliatoio, visto che insieme sfiorano la doppia cifra in quanto a cartellini rossi.
La tifoseria nel suo complesso sembra dividersi anche sull’operato di mister Pala, accusato da molti di non aver saputo dare un’identità e un gioco alla squadra (pesante il -7 dal Fontanelle), che domenica sembra essere riemersa dalla palude solo grazie alla prova dei singoli (e gli erroracci del Vedelago), oltre alla sorprendente reazione d’orgoglio. Qualcuno ha parlato maliziosamente di successo in “autogestione”; di certo la squadra sembra aver scelto compatta lo spogliatoio, vista l’esultanza di gruppo (dopo il 5-2) intorno all’espulso Nichele, quasi “consolato” all’imbocco del tunnel che porta nell’area degli spogliatoi.

Insomma, quel che si poteva sussurrare a dicembre ora pare una certezza: la squadra avrebbe “dimissionato” l’allenatore. Nel comunicato si parla di dimissioni di Pala (che dichiara di mantenersi a completa disposizione?), non di un esonero; si chiarisce che il presidente si riserva ogni decisione, ma vista la situazione non sembra esserci alternativa, visti i rapporti logori con molti giocatori.
Pala non sarà più l’allenatore del Treviso, poco conta che si tratti di dimissioni e non di esonero. A questo proposito, la mente torna a qualche mese fa, dopo l’annuncio del suo ingaggio come nuovo allenatore dei biancocelesti. In un comunicato pubblicato nel sito ufficiale, rispondendo a un articolo de Il Gazzettino, la società puntualizzava che «Mr.Alessio Pala non è stato mai esonerato per mancanza di risultati. In tutte le esperienze citate dal giornalista, ovvero Albinoleffe, Pavia, Pro Sesto, Pro Patria e Folgore Caratese, l’attuale tecnico del Treviso ha sempre presentato spontaneamente le dimissioni rinunciando oltretutto alle proprie spettanze economiche, dato che i progetti non conciliavano con le promesse fatte. In alcuni casi, addirittura, sono state accettate dopo numerosi tentativi nel convincere in un ripensamento il tecnico bergamasco che è sempre stato fermo sulla sua decisione». Ironia della sorte, la storia si ripete a Treviso, che si aggiunge alla lunga lista di esperienze “incomplete”.

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