Il Treviso torna al successo con un poker al malcapitato Fossalta Piave, fanalino di coda del campionato con appena tre punti. Risultato forse troppo severo per gli “orange”, che nella prima mezz’ora avevano messo in difficoltà un Treviso lento e senza idee. Dopo l’espulsione per doppio giallo all’attaccante Bozzon, il colpo del ko è stato inferto da Paladin, bravo e fortunato nel vincere un rimpallo e involarsi da solo verso il portiere per siglare il suo terzo gol stagionale. Nonostante il “doppio” vantaggio i biancocelesti hanno faticato a trovare ritmo e gioco, ma dopo l’eurogol di Carraro (prima gioia con il Treviso) al 17′ della ripresa il Fossalta è crollato fisicamente e mentalmente. Il Treviso ha creato tante occasioni, festeggiando il ritorno al gol di Zambon e Barattin. Terzo posto in classifica ma sempre -7 dall’Opitergina: per le furie rosse altra vittoria di misura (1-0 a Spresiano) ottenuta nella parte finale di gara.

Nel presentare la partita ci eravamo augurati una vittoria netta e, possibilmente, senza squalificati e infortunati per presentarsi senza ulteriori handicap al doppio confronto con Caorle e Opitergina. Obiettivo raggiunto, anche se con difficoltà iniziali superiori a quelle previste. Eravamo consapevoli che il Fossalta, come altre squadre di bassa classifica passate di recente al Tenni (Ponzano e Ambrosiana Trebaseleghe), si sarebbe difeso con tenacia cercando di colpire in contropiede. Tuttavia anche ieri il Treviso ha mostrato qualche passo indietro, riproponendo le problematiche che avevano tenuto al palo i biancocelesti durante la gestione Feltrin.
Nel primo tempo gli uomini di Piovesan hanno creato più occasioni, la più ghiotta in inferiorità numerica poco prima del guizzo vincente di Paladin: sugli sviluppi di una ripartenza il classe ’99 Scantamburlo ha ha mandato in tilt la difesa, costringendo al miracolo Mion. Il gol sulla ribattuta è stato giustamente annullato, ma resta il fatto che il Treviso si è preso un contropiede da una squadra in inferiorità numerica, pochi minuti dopo essere stata privata della punta centrale Bozzon. E nel secondo tempo non sono mancate le solite incomprensioni tra difensori e portiere; in una delle due occasioni mister Bellotto è andato su tutte le furie e, complice il terreno scivoloso, è andato gambe all’aria. A fine partita ha comunque espresso soddisfazione per la partita dei suoi, consapevole che nonostante la classifica degli ospiti la vittoria era tutt’altro che scontata. Dopo essere rimasto a secco nella stagione 2017/2018, Carraro ha trovato il primo gol in maglia biancoceleste. Rientrato dopo un mese ai box (si era infortunato lo scorso 20 ottobre a Cavarzano) e lontano dalla condizione ideale, il ninja ha subito ricordato a tutti perché due anni fa era considerato il pilastro del Treviso trionfatore nel Trofeo Regione Veneto. Il suo bolide ha infranto le ultime resistenze del Fossalta e ha dato la sveglia definitiva alla squadra. Tra i più positivi e applauditi all’uscita dal campo c’è Alvise Magli, oggi assoluta protagonista dopo essere stato “dimenticato”  e poco servito contro l’Ambrosiana Trebaseleghe.

Due settimane fa, nella sfida interna con la capolista Opitergina, il Fossalta era stato piegato solo dal calcio di rgiore di Alcantara. Le furie rosse sembrano una macchina perfetta. Sono l’unica squadra imbattuta,  vantano la miglior difesa del girone D con appena 4 gol subiti  e a Spresiano, ancora prive del bomber Zorzetto, hanno ottenuto un altro successo in zona Cesarini. I tanti punti ottenuti nel finale di gara e le statistiche lasciano poco spazio a recrminazioni per le avversarie. Evidentemente l’Opitergina oltre ad avere un ottimo organico è più squadra e può contare su un gruppo affiatato. Si può dire lo stesso del Treviso?
Da questo punto di vista le prossime partite saranno decisive per capire la vera forza mentale di questa squadra. Nel giro di due settimane la trasferta in casa del Caorle e il derby del Tenni con l’Opitergina ci metterano di fronte alle due migliori difese del girone D. In mezzo ci sarà la prima settimana del mercato invernale: l’8 dicembre vedremo già in campo qualche volto nuovo? Il pensiero va all’attacco e all’assenza di un’altra vera punta che possa alternarsi o affiancare Zambon.

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