De Agostini, domani sarà in tribunaDopo aver superato a pieni voti la prova del fuoco di Sant’Elena, il Treviso cerca di riprendere la marcia consapevole che le prossime cinque partite saranno altrettanti finali da giocare con la stessa intensità e tensione. Il primo ostacolo nel cammino che porta alla vittoria finale si chiama Opitergina, squadra che anche dopo la gara d’andata non è riuscita a tirarsi fuori dalle sabbie mobili. All’Opitergium, nella bufera e in un campo ai limiti della praticabilità, il Treviso s’era fatto stoppare dalle “furie rosse”, protagoniste di una prova generosa. Un pareggio che i padroni di casa avevano meritato, ma che in ogni caso aveva lasciato l’amaro in bocca ai biancocelesti. Il Treviso, dopo aver rischiato di andare sotto in paio di occasioni, era riuscito a passare in vantaggio sul finire di tempo con una grande giocata di Andrea Ferretti. Ma nella ripresa, come in tante altre occasioni, era mancato il colpo del ko e nel finale di gara l’Opitergina aveva trovato il gol con un guizzo di Furlan, abile a sfruttare una disattenzione difensiva e un’uscita un po’ avventata di Sartorello. Dopo quell’impresa i ragazzi di Tossani avevano inanellato quattro risultati utili consecutivi, culminati con la vittoria sul Chioggia, ma le speranze in una decisiva risalita della classifica erano state frustrate da altre sconfitte interne. Quella nel derby col Montebelluna è costata la panchina a mister Tossani, eroe della doppia promozione dalla Promozione alla D. Al suo posto Stefano De Agostini, in precedenza alla Sacilese. Ottimo il debutto vincente a Monrupino contro il Kras Repen, ma le furie rosse anche col nuovo allenatore hanno continuato a pagare la mancanza di continuità. A pesare negativamente sul cammino verso zone più tranquille l’infortunio patito dal bomber Furlan, che all’andata aveva rappresentato la vera spina nel fianco per la difesa biancoceleste. L’Opitergina sta pagando a caro prezzo l’assenza di un giocatore che insieme all’ex biancoceleste Stefano Dall’Acqua costituiva una delle coppie d’attacco più forti del girone. Al Tenni De Agostini dovrà fare a meno non solo di Furlan, ma anche di Mastellotto e Pasian, squalificati per un turno dopo l’ammonizione rimediata una settimana fa contro il Tamai. In forte dubbio anche il difensore Toso, infortunatosi alla falange sette giorni fa, mentre non sarà della partita il regista De Pandis ancora alle prese con dei guai muscolari. Mancherà anche mister De Agostini, squalificato per due giornate dopo l’espulsione di domenica scorsa.

Bandiera (a sinistra), cuore biancoceleste fin dal giorno della presentazioneA fargli compagni in tribuna ci sarà anche mister Zanin, e con lui Visintin e il bomber Perna. Sarà un derby con tanti assenti dunque, da una parte e dall’altra, ma ciò non cambia l’obiettivo del Treviso. Dopo essere passati indenni tra le forche caudine del Penzo, i biancocelesti sanno che ora tutto dipenderà dalle proprie forze. Aspettarsi regali dalle avversarie è inutile, anche perché il calendario sulla carta sembra più impegnativo di quello che aspetta gli arancioneroverdi. La strada verso la Seconda Divisione si presenta ancora in salita, il vantaggio minimo in classifica non conta nulla in questo momento. Mister Zanin l’ha sottolineato a più riprese in questa settimana, mentre stamane Ferronato dalla pagine de La Tribuna di Treviso ha messo in guardia tutti: il Treviso non si può permettere nessun calo di tensione dopo il tesissimo derby del Penzo. “A Venezia sicuramente c’è stato un grande dispendio di energie, ma io penso che una squadra come la nostra se vuole vincere il campionato deve essere capace di resistere a tutto e dimenticarlo immediatamente. La cosa più giusta da fare è rituffarci nel campionato con la testa e le gambe, altrimenti si va troppo dietro ad una partita sola, che in termini di punteggio vale come le altre. Se pareggi a Venezia e poi non vinci con l’Opitergina c’è da mangiarsi le mani”. Già, il Treviso di regali ne ha fatti anche troppi, e a questo punto della stagione non si può più sbagliare. Per il capitano come per Biagini le assenze non peseranno, come non peserà la cronica assenza di pubblico sugli spalti del Tenni: “Quelli che vengono a vederci, anche in trasferta, se dimostrano passione e tifo, è come se fossero di più. A noi va bene anche così, non possiamo pretendere ciò che non può avvenire. Vedremo di dare il massimo per quelli che ci sono e che ci vogliono bene, questa è la cosa che conta di più”. Quest’anno il pubblico del Tenni ha sorpreso quasi sempre in negativo, e non può che sconsolare il confronto con i 1500 spettatori di media dell’Interregionale 1994/1995, la prima di tre straordinarie vittorie firmate Caberlotto-Pillon. E pensare che Treviso-Opitergina in Eccellenza lo scorso anno aveva segnato il dato stagionale più alto: oltre 1300 spettatori, mentre quest’anno con una società solida e una squadra prima in classifica nella serie superiore si fatica a farne mille… Dalle pagine de Il Gazzettino Corvezzo si augura di vedere il Tenni pieno, ma per far queste potrebbero non essere sufficienti nemmeno iniziative simili alle promozioni per le famiglie (e i biglietti omaggio) che l’Unione Venezia ha pensato per riempire il Penzo in occasione del derby… Ferronato e compagni cercheranno di regalare una gioia ai pochi fedelissimi. Ce la metterà tutta anche uno dei giocatori più importanti di questo Treviso, Andrea Bandiera, che in settimana è stato incolpevolmente invischiato in una sterile polemiche. Possiamo solo dire che i tifosi non hanno mai avuto dubbi sulla sua professionalità e sul suo valore. Un valore inestimabile, messo in mostra anche al Penzo con un’altra encomiabile prova.

P