EZIO ROSSI A Cuneo in cerca di rivinciteIl big-match della terz’ultima giornata della C2 girone A si gioca senza ombra di dubbio quello che si disputerà allo stadio Omobono Tenni tra Treviso e Cuneo, nonostante a Casale Monferrato ci sia un interessantissimo Casale-Pro Patria, con i bustocchi che senza penalizzazione sarebbero ora al quinto posto, a pari merito con il Santarcangelo.

CUNEO Il Cuneo nacque nel 1905 ed è tra le poche squadre attualmente in C2 a non aver mai subito l’onta di un fallimento. Il suo attuale Presidente è Marco Rossi, mentre il suo socio in affari, Furio Morano, ricopre la carica di vice-Presidente; la squadra gioca le sue partite casalinghe nello stadio “Fratelli Paschiero”, 4.000 posti a sedere.
Il Cuneo ha nella serie D la sua categoria per eccellenza: i biancorossi infatti hanno disputato ben 45 campionati della loro storia in quella che oggigiorno è la quinta serie.
Dopo aver disputato i primi decenni della sua storia in campionati regionali, il Cuneo conquistò per la prima volta la serie C al termine del campionato 1937/38 di Prima Divisione Piemontese, in cui la squadra arrivò terza, e venne ripescata in 3a serie; dopo 3 buoni campionati in serie C, nel 1941/42 il Cuneo vinse il girone D, sopravanzando la Biellese di un solo punto, e qualificandosi per le finali-promozione in serie B; inserita nel girone finale B assieme a Palermo-Juventina, Anconitana e Varese, la squadra biancorossa arrivò ultima, a un solo punto dal secondo posto che le avrebbe permesso la storica promozione.
Dopo la guerra, la squadra venne inserita nella serie B-C-Alta Italia, ma terminò il suo campionato all’ultimo posto, retrocedendo in serie C; dopo un buon 4° posto, la squadra arrivò 10a, retrocedendo in Promozione; di fatto questo fu l’ultimo campionato dei biancorossi in terza serie, che manca quindi a Cuneo da ben 63 anni.
Nel 1960/61 la squadra retrocesse dalla serie D alla Prima Categoria, tornando quindi a disputare dei campionati regionalli; tre anni più dopo, grazie alla vittoria del girone B della Prima Categoria Piemontese, i biancorossi fecero ritorno in serie D, dove restarono per 7 campionati (uno dei quali, il 1965/66, concluso al 3° posto, a soli 3 punti dallo Spezia, primo e promosso in serie C), prima di retrocedere in Promozione, nuovo massimo campionato regionale; grazie alla vittoria del campionato di Promozione 1974/75, i cuneesi fecero ritorno in serie D; nel 1977/78 i biancorossi arrivarono 14°, ma al termine dello spareggio contro l’Asti retrocedettero nuovamente in Promozione; al termine del campionato 1980/81, terminato al 2° posto in Promozione, i piemontesi vennero ammessi all’Interregionale, la nuova serie D; dopo 7 campionati in cui i biancorossi non sfiorarono mai la promozione, ecco che al termine della stagione 1988/89, i cuneesi vinsero il girone A di serie D, conquistando per la prima volta l’accesso in C2.
Dopo 2 campionati conclusi a metà classifica (rispettivamente 8° e 7° posto), nel 1991/92 la squadre retrocesse nel CND; due anni dopo la squadra venne retrocessa e poi ripescata, ma la caduta in Eccellenza arrivò l’anno dopo, al termine dello spareggio perso contro il Montichiari (1-3); nel 1996/97 il Cuneo vinse il girone B di Eccellenza, al termina di un bel testa a testa con la Valenzana, sopragiungendo i rossoblù di soli due punti; ma era la C2 il vero obiettivo del Cuneo, che non venne centrato in tempi brevi: furono infatti necessari 7 campionati di serie D, tra cui un play-off vinto senza però essere promossi in C2, per fare ritorno nella 4a serie nazionale, al temine cioè del campionato 2004/05, vinto in volata nei confronti della Cossatese.
Il ritorno dei biancorossi in C2 fu inizialmente in grande stile, e nella stagione 2005/06 lottarono a lungo contro il Venezia per la promozione in C1, finendo al secondo posto e garantendosi così l’accesso ai play-off; il cammino nella post-season si interruppe subito, e al Carpenedolo bastò la vittoria casalinga (2-1) per eliminare il Cuneo, che poi non riuscì ad andare oltre al pareggio a reti inviolate nel match di ritorno: sfumò così il sogno di tornare in C1.
Dopo un campionato mediocre (13° posto), i biancorossi nel 2007/08 arrivarono 14°, dovendo poi ricorrere ai play-out per la classifica avulsa; qui trovarono la Valenzana, ancora con il dente avvelenato per per il secondo posto in Eccellenza Piemontese di 12 anni fa, e infatti eliminarono il Cuneo (0-2 a Valenza, 1-0 a Cuneo), che quindi tornò in serie D.
Dopo due 11° posti, il Cuneo l’anno scorso ha dominato il campionato dall’inizio alla fine (7 punti di vantaggio su Saint-Christophe e Asti), guadagnando così l’accesso alle finali scudetto: nel girone, considerato da tutti il più difficile, i biancorossi ebbero la meglio proprio sul Treviso (1-1 all’Omobono Tenni) e sul Mantova (4-1 in casa); nelle finali di Treviso, i biancorossi eliminarono prima l’Ebolitana in semifinale (5-3 dopo i calci di rigore), poi il Perugia in finale, vincendo il loro primo Scudetto Dilettanti.

FRANCO LERDA Assieme a Enrico Fantini, che però è ancora nella rosa dei biancorossi, e a Marco Nappi, il giocatore più famoso che abbia mai vestito la maglia del Cuneo è Franco Lerda, attaccante del 1967, nato a Fossano, proprio in provincia di Cuneo.
Lerda ha iniziato nel Torino, dove ha debuttato in serie A a 18, ottenendo in due stagioni 19 presenze e 1 gol; poi scese in serie B, a Messina (29 presenze, 2 gol), Taranto (32 presenze, 5 gol) e Triestina (29 presenze, 6 gol), prima di finire addirittura in C1, a Verona, sponda Chievo, dove in 32 partite realizzò 8 gol; da lì arrivò la chiamata del Cesena, dove in due anni in B realizzò 25 gol in 74 partite; il Brescia, squadra di B con ambizioni di massima serie non restò indifferente al fiuto del gol di Lerda, e lo portò al Rigamonti, dove realizzò 6 gol in 31 presenze, contribuendo alla promozione in serie A delle rondinelle; nella stagione successiva, Lerda non segnò mai in serie A, prima a Brescia, 2 presenze, poi a Napoli, 12 presenze; scese nuovamente in serie B, e nuovamente con il Brescia: 2 gol in 16 partite; poi una stagione e mezza all’Atletico Catania, 8 gol in 40 partite, e mezza all’Alessandria, 1 gol in 8 giornate.
Infine il passaggio al Cuneo, la squadra con cui ha giocato il maggior numero di stagioni, ben 4, realizzando in totale in serie D la bellezza di 73 gol in 111 partite, non riuscendo però mai a centrare la promozione in C2; chiuse la carriera alla Canavese, 11 gol in 21 partite.
Da allenatore Lerda ha allenato in serie D il Saluzzo e il Casale, in C1 il Pescara e la Pro Patria (persa la finale play-off per la B contro il Padova), e poi in B a Crotone e Torino.

PRECEDENTI Non ci sono precedenti tra le due squadre.

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