La scelta della Federcalcio di rinviare le gare di domenica, dalla serie A alla terza categoria, per la morte in campo di Piermario Morosini,  per quanto sia stato drammatico l’accadimento, lascia più di qualche perplessità: non sarebbe stato meglio ricordare il calciatore con un gesto diverso, preferibilmente all’interno del rettangolo di gioco? A cosa realmente è servito lo stop dei campionati? Probabilmente a nulla, perché già da sabato sera stampa e informazione televisiva erano già più occupati a capire quando si sarebbe recuperata la giornata e l’eventuale slittamento di quella successiva per non falsare le sorti del campionato piuttosto che riflettere (ed è la riflessione il senso del rinvio) su quanto accaduto e su come prevenire queste drammatiche vicende. Anche sotto il punto di vista della riflessione, in ogni caso, ci sarebbe stato da discutere: quella che è accaduta sabato pomeriggio a Pescara è una tragedia frutto del caso, un episodio decisamente non ascrivibile all’inadeguatezza dei controlli cui i giocatori, soprattutto professionisti, sono sottoposti (dal punto di vista cardiaco i controlli italiani sono al top in Europa), quanto piuttosto alla negligenza di una parte delle forze dell’ordine che ha ritardato i soccorsi (come è possibile parcheggiare un’auto, in doppia fila, nel percorso che porta l’ambulanza all’interno del terreno di gioco?). La stessa negligenza che nel 2007 ha tolto la vita ad un altro ragazzo, Gabriele Sandri, tifoso laziale, mentre stava seguendo la sua squadra in trasferta. Nessuno stop al campionato, quel giorno: due metri e due misure? La vita di un tifoso vale meno di quella di un calciatore? E quella di un preparatore dei portieri? Dice bene, Zeman, quando fa notare che il giorno dopo la morte di Franco Mancini, membro dello staff tecnico e uomo di campo, il suo Pescara dovette giocare, ancora sotto shock, contro il Bari.
Chiusa questa parentesi, doverosa secondo chi scrive, torniamo a trattare dell’argomento di cui la rubrica si occupa: il campionato di Lega Pro seconda divisione girone A. Ed è della Lega Pro, intesa come organo federale, la decisione di mantenere invariato il calendario e far recuperare le gare rinviate domenica il 25 aprile, festa nazionale, facendo sostanzialmente giocare la 36^ giornata prima della 35^, con tutte le conseguenze riguardanti squalifiche e verdetti che questo comporta. Decisione che, a quattro giornate dalla fine, rischia di falsare un campionato che deve ancora dare tutte le sue sentenze. 
Il campionato, come spesso è avvenuto negli ultimi anni, è stato falsato anche dalle penalizzazioni. Nel girone A sono infatti cinque le squadre penalizzate, un quarto del totale. L’ultima sentenza della commissione disciplinare, inoltre, che ha tolto due ulteriori punti ai bresciani del Montichiari, tocca indirettamente anche il Treviso: se infatti a quota 34 con 7 punti di vantaggio sul Lecco terz’ultimo e 6 punti sotto la salvezza diretta il Montichiari poteva già iniziare a preparare il play-out, adesso i punti sul Lecco, a quattro giornate dalla fine, sono 5 e i blucelesti, dall’altezza del loro organico, hanno tutte le carte in regola per poterli recuperare. Ecco perché ora anche per il Montichiari queste ultime quattro giornate saranno quattro finali, l’ultima delle quali li vedrà di fronte proprio ai biancocelesti di mister Zanin, con buone possibilità che la gara sia decisiva per entrambe le compagini.
Nel frattempo però il Treviso dovrà guardare alla prossima partita, sicuramente la più difficile da qui alla fine, contro il Cuneo dell’ex Ezio Rossi. I piemontesi sono secondi a pari merito con il Casale. un solo punto sotto il San Marino capolista e uno sopra il Treviso che, vincendo, li supererebbe. All’andata i biancorossi cuneesi si imposero meritatamente al Tenni per 3 a 2 (era il 4 dicembre) e da quel giorno hanno ottenuto 7 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte. Un cammino non certo irresistibile ma che nell’equilibrio del campionato ha permesso di mantenere il piazzamento nelle zone alte. Il Cuneo, prima della sosta pasquale, aveva battuto il Casale nel derby piemontese per 2 a 0, raggiungendolo al secondo posto in classifica, sfruttando anche lo scivolone del Treviso a Santarcangelo di Romagna. Partita difficilissima, quindi, per i biancocelesti, a cui mancherà ancora una volta la coppia difensiva centrale titolare e che dovrà far affidamento al reparto offensivo per riuscire a portare a casa almeno un punto dal Piemonte.
Quello di Cuneo non sarà comunque l’unico big match della 36^ giornata: al Carlo Speroni di Busto Arsizio andrà infatti di scena Pro Patria contro Casale. I bustocchi, che senza penalizzazione sarebbero primi a +2 sul San Marino, cercano tre punti fondamentali per agguantare il sesto posto che vale i play-off, distante solo due punti, mentre il Casale, che ha vinto solo una delle ultime sei partite, ha bisogno di punti per tenere vive le speranze di promozione diretta. Anche il San Marino capolista avrà un compito difficilissimo: domenica infatti affronterà in trasferta il Santarcangelo, reduce dal successo interno sul Treviso e appaiato al sesto posto con i liguri della Virtus Entella, che, dopo aver sconfitto proprio i titani, ospiterà domenica a Chiavari un Renate che, visto anche il calendario non proibitivo, non dovrebbe avere difficoltà a raggiungere la salvezza. Salvezza che, se riuscirà a mantenere il posto al play-out, cercherà di raggiungere anche il Montichiari, che domenica ospiterà un Rimini all’ultimo treno per la promozione diretta. Dovessero fallire infatti, i romagnoli potrebbero già iniziare a pensare ai play-off, visto anche il calendario impervio che li attende.
Nonostante la penalizzazione che ha tolto un ulteriore punto all’Alessandria (ora sono 3 totali), i grigi avranno domenica il match point salvezza contro una Sambonifacese che, rimessa in gioco dalla penalizzazione del Montichiari, con ogni probabilità non si risveglierà dal torpore che la sta accompagnando da un girone intero. È dalla gara di andata infatti (successo per 3 a 2 ad Alessandria) che i veronesi non vincono una gara di campionato e in diciassette partite hanno raccolto appena quattro pareggi e tredici sconfitte, portando quelle totali a ventuno. Ventuno sono anche le sconfitte del fanalino di coda Valenzana che, perdendo domenica in casa contro un Poggibonsi ancora in corsa per i play-off e se il Montichiari dovesse raccogliere punti in casa con il Rimini, sancirebbe l’aritmetica retrocessione degli orafi.
Partita fondamentale in chiave salvezza sarà quella che andrà di scena al Bellini di Portomaggiore tra Giacomense e Bellaria-Igea Marina, appaiate al quint’ultimo posto a quota 40, insieme a Savona e Mantova. I liguri del Savona andranno a far visita ad un Borgo a Buggiano ormai salvo, decimo con 47 punti, che alla sua prima stagione tra i professionisti ha sorpreso tutti restando sempre nelle zone medio alte della graduatoria. Il Mantova andrà invece a far visita ad un Lecco all’ultima spiaggia per rientrare in corsa per un posto nei play-out. Partita difficilissima per i virgiliani, reduci dal successo esterno per 2 a 0 sulla Valenzana e che nelle ultime due giornate affronteranno Santarcangelo e Pro Patria che con ogni probabilità saranno ancora in corsa per un posto nei play-off.
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