SI RIPARTE? Il Treviso nella tana del giovane (ma agguerrito) Rossano

Treviso-Rossano

Treviso e Rossano nella gara d’andata

Questa volta, tempo permettendo, dovrebbe essere la volta buona. Il Treviso tornerà in campo per la prima volta dopo il caos seguito alla confitta di Cornedo. C’è grande attesa per il debutto del nuovo allenatore Davide Tentoni, che grazie al diluvio di queste settimane è riuscito a guadagnare qualche giorno in più per conoscere la truppa biancoceleste. Dopo le opache prestazioni di inizio 2014, vedremo se la condizione è migliorata o se i carichi natalizi non sono ancora stati assorbiti del tutto. La speranza è di vedere un Treviso più brillante, magari con qualche giocatore chiave recuperato dopo gli acciacchi fisici lamentati contro Loreggia e Cornedo.
Anche perchè adesso l’obiettivo dichiarato della società è chiaro: vincere il campionato. Questo ha fatto intendere Walter Frandoli motivando l’esonero di Piovanelli e l’ingaggio di Tentoni. Ne prendiamo atto, anche se fin da questa estate abbiamo sostenuto che in queste categorie, anche in presenza di un organico inferiore alla concorrenza, l’obiettivo del Treviso deve essere la vittoria del campionato. Insomma, il Treviso, nonostante i tanti problemi e la classifica deficitaria, non si nasconde più, a differenza di qualche avversaria. Continuiamo  infatti a leggere riferimenti (tavolta talmente ripetitivi ed espliciti da sembrare provocatori) a un Treviso strafavorito in quanto squadra corazzata costruita per ammazzare il campionato. Il Treviso, forse, potrò anche cambiare marcia e ribaltare la classifica, ma per ora parliamo di una società nata a inizio agosto, di una squadra che ha iniziato ad allenarsi a due settimane dall’inizio del campionato, e alla prima giornata di campionato si è presentata a Loreggia con un paio di ragazzini in panchina. Mam mano la squadra si è rafforzata, ma le difficoltà non sono mancate, come dimostra il -9 dalla vetta di fine novembre. Essere ora a -5 dalla vetta con 13 partite da giocare è un mezzo miracolo, visti i tanti problemi affrontati. Meno miracolose invece le prestazioni di squadra già rodate come l’Eurocalcio Cassola, per non parlare della vera corazzata del girone, la Godigese. Inizialmente etichettata come sorpresa in quanto neopromossa (così l’aveva giudicata anche noi, complice la scarsa conoscenza della categoria), la squadra castellana è in realtà l’organico più completo e forte del girone B, anche senza Marchesan (capitano del Cittadella in Serie C e B). Il Treviso dovrà tornare al più presto quello di dicembre, altrimenti la vera ammazzacampionato potrebbe scappare e diventare irraggiungibile, rendendo inutile il derby di inizio maggio.
L’inizio, come diremo in seguito, non sembra in discesa. Il Treviso peraltro dovrà fare a meno per due giornate di un elemento fondamentale come Giuliato, unico centrocampista di interdizione presente in rosa. Sarà assente a Rossano, ma anche nella sfida a porte chiuse contro il Mussolente. La sua assenza va a colpire un reparto che abbonda di esterni offensivi ma manca, peraltro, di un vero metronomo. La società aveva affidato le chiavi al deludente di Prisco, lasciato andare senza rimpianti a dicembre. C’è spazio per qualche altro arrivo, o l’ingaggio di un altro allenatore (e l’aumento delle uscite) ha definitivamente cancellato questa possibilità? Per ora Tentoni dovrà lavorare sullo spirito, partendo dalla base di una squadra che vanta il miglior attacco e la miglior difesa. Talentuosa, giovane ma anche un po’ inesperta e troppo spesso vittima di banali ingenuità.
I tifosi incrociano le dita sperando in un’altra vittoria, sicuramente meno illusoria di quella ottenuta nel dicembre 2009 in Eccellenza. Allora il Treviso di Rumignani, dimessosi qualche settimana dopo di fronte alla crisi irreversibile della squadra, aveva espugnato Rossano con i gol di Marco Romano e Julio Sagna.

IL ROSSANO DOPO LA LEZIONE DI CORNEDO… I colori sono gli stessi (gialloblu), la posizione in classifica, quasi. Ma se il Cornedo è riuscito quasi ad acciuffare la zona salvezza, il Rossano è ancora impantanato sul fondo della classifica. A dicembre la squadra aveva compiuto un balzo verso la zona play-out espugnando a sorpresa il campo della capolista Eurocalcio Cassola, ripetendosi all’ultima giornata, in casa, contro l’Azzurra Sandrigo. Ma nei giorni successivi il doppio successo era sembrato il canto del cigno di una squadra (e una società) sull’orlo del baratro. Negli ultimi giorni del calciomercato, a fronte dei problemi economici patiti fin dall’estate, la dirigenza aveva optato per il taglio dei “rimborsi spese” più pesanti: il portiere Dissegna, i difensori Mazzuccato e Gemo, i centrocampisti Pavan e Nicoletti e gli attaccanti Baggio e Dalla Gasperina. E a inizio mese se n’erano già andati l’attaccante Pasquetti e il centrocampista Memedovski. Sono rimasti i più giovani, in particolare i fuori quota compresi tra il 1993 e il 1995, mentre altri giovanissimi sono rientrati dai prestiti nelle squadre di categoria inferiore. Una squadra sostanzialmente smantellata, eppure nelle due partite di ritorno il Rossano formato “under 20” si è difeso con onore. In classifica è ancora ultimo, con peggior attacco (17 gol), peggior difesa (34 gol) e differenza reti (-17), ma in campo ha messo in difficoltà due big. Nel nebbione della prima di ritorno la Godigese è rimasta bloccato sullo 0-0 per un’ora, mentre nel recupero della gara ha piegato la resistenza dei locali solo con un rigore nel primo tempo. Due settimane fa per poco non arriva il successo sul Caldogno Rettorgole (1-1), che a fatica è riuscito ad evitare una sconfitta. Insomma, a due settimane dallo scivolone di Cornedo un’altra trasferta facile solo in apparenza per i biancocelesti, che faranno bene a dimenticare il tennistico 6-1 dell’andata. I biancoceleti dovranno anche fare i conti con un terreno di gioco non al meglio della condizione dopo le piogge incessanti delle ultime settimane.