stadio Caldogno
Lo stadio di Caldogno

Due sfide in tre giorni: dopo il ritorno al successo, il primo per il neoallenatore Davide Tentoni, il Treviso deve dimostrare di essere sucito dalla crisi di inizio anno. Contro il Mussolente – almeno stando alle cronache radio e giornalistiche, visto che la partita era a porte chiuse – i biancocelesti non hanno brillanto, ma grazie all’estro di Dal Compare hanno ritrovato il gol e chiuso la partita senza subirne. Un risultato eccellente considerato il momento difficile e le tante assenze per squalifica. Domenica Marangon, Ton e Giuliato saranno nuovamente disponibili, anche se il terzo sarà comunque a rischio squalifica visto il giallo rimediato (prima del rosso diretto a partita conclusa) a Cornedo. I biancocelesti ritrovano così quello che, fino a qualche partita fa, era stato il centreocampo “titolare” (Marangon e Giuliato), anche se il jolly Balzan, già impiegato all’occorrenza come difensore centrale e terzino, ha offerto una buona prova. Positiva anche la prova del debuttante Andrea Zamuner, 23enne difensore centrale, rimasto svincolato dopo due anni da titolare con il Pordenone in Serie D. Risolti dunque alcuni problemi in difesa, resta da capire se nelle prossime settimane capiterà un’occasione d’oro anche per il centrocampo, mentre sulle esterni vi è quasi abbondanza. Ciò che al momento non sembra funzionare, paradossalmente, è l’attacco. Nel silenzio del Tenni vuoto altra prova sottotono di Bidogia, che con il decisivo gol contro il Loreggia sembrava finalmente essersi sbloccato. Gnago, invece, da inizio anno è alle prese con un infortunio alla caviglia che lo sta fortemente limitando; basti pensare che prima della sfida col Mussolente Tentoni aveva confessato di averlo allenato una sola volta. Davvero troppo poco per un giocatore con quella massa muscolare. E domenica, dopo i due gol sciupati a Rossano, l’ivoriano si è mangiato il gol del 3-0.
Dopo quell’errore il Treviso ha commesso il solito errore di abbassare il ritmo e rintanarsi in area di rigore; il Mussolente ha collezionato calci d’angolo in serie e ha sfiorato in più di un’occasione il gol che poteva riaprire la partita. La difesa ha retto, ma per sperare nella rimonta sulle prime bisognerà diventare più costanti, eliminare certe ingenuità e, constesualmente, ritrovare il cinismo che aveva reso praticamente imbattibile il Treviso a fine 2013. Solo così i biancocelesti potranno mantenersi nei piani della zona play-off, dove anche il secondo posto dell’Eurocalcio Cassola dista ben cinque punti. La Godigese, avanti di otto lunghezze, sembra iraggiungibile: non tanto per il distacco, ma per la forza che la corazzata di Meneghetti sta dimostrando da qualche mese. Nove successi (e una sola sconfitta, proprio contro il Treviso) nelle ultime dieci partite: il girone B sembra aver trovato il suo padrone, anche perché parliamo dell’organico (sulla carta) più forte del girone. Al di là del successo nel derby, non sapremmo affermare con sicurezza chi vale di più (certo, la Godigese ha quel Marchesan che probabilmente farebbe la differenza anche in Serie C…). Tuttavia il Treviso vale sicuramente più dell’attuale quarto posto, e dovrà dimostrarlo fin dalla insidiosa trasferta di Caldogno.

CALDOGNO RETTORGOLE, COSTANZA E CONCRETEZZA All’andata non c’era, ancora non al 100% dopo una stagione fermo ai box. Ma dalla partita successiva ha debuttato con la sua nuova maglia, e da quel momento il Caldogno Rettorgole ha iniziato l’inesorabile scalata verso le posizioni di vertice. Ovviamente stiamo parlando di Alberto Paoli, unico giocatore biancoceleste a vivere per intero il triennio tra Eccellenza e Seconda divisione, condito da un “ripescaggio” e due promozioni consecutive. Nell’estate 2012, rimasto svincolato, ha appeso le scarpette al chiodo per dedicarsi alla famiglia, ma un anno dopo ha deciso di tornare in campo per aiutare la squadra della sua (e di Roberto Baggio) città natale. Il debutto è stato favoloso, con l’eurogol che ha regalato il successo contro il Rossano. Da quel momento i biancorossi hanno cambiato marcia: una vera sorpresa, la più grande rivelazione del girone B. Sorpresa perché la squadra, dopo la salvezza tranquilla dello scorso campionato (10° posto, ben distante dalle prime), non ha subito grandi cambiamenti, a parte l’innesto di Paoli. La conferma in blocco della squadra ha pagato, come dimostra l’attuale posizione in classifica, un quinto posto a quota 30 punti, in piena zona play-off. Squadra ostica e concreta, il Caldogno Rettorgole non segna molto ( con 18 gol è addirittura il peggiore attacco con Azzurra Sandrigo e Sarcedo), ma subisce poco, e con 15 reti è la quarta difesa del girone B.
L’inizio del girone di andata, tuttavia, non è stato molto positivo per i biancorossi. Tre pareggi per 1-1 con Cornedo, Rossano (squadre in fondo alla classifica, ma come abbiamo visto capaci di battere il Treviso) e Summania. E domenica è andata peggio, vista la sconfitta interna con il Campigo per 1-0. Nonostante tutto la squadra di Paoli non può essere sottovalutata: nel match di andata il micidiale uno-due di La Cagnina aveva chiuso la partita nel primo tempo, ma nei minuti iniziali gli ospiti avevano colpito una traversa con Piovan, che con Marcante e Panozzo rappresenta l’elemento più pericoloso.

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