UTV BNUna settimana davvero strana quella che si sta per concludere. Niente di nuovo in via Ugo Foscolo, visti i tanti problemi affrontati in questi anni di “montagne russe”. Tuttavia gli ultimi sette giorni hanno visto un assurdo alternarsi di emozioni contrastanti, anche per motivi extra calcistici che hanno coinvolto alcuni calciatori biancocelesti. La settimana era iniziata con la gioia per il quinto successo consecutivo, seguito al fiocco rosa in casa Giuliato. Ci si avviava dunque verso il decimo compleanno di forzatreviso.it, “festeggiato” amaramente mercoledì scorso. Prima la notizia del grave lutto che aveva colpito Andrea Zamuner, poi il verdetto del giudice sportivo che di fatto metteva fine a una rincorsa, quella al primo posto, comunque difficile (ma vista la mini crisi della Godigese non impossibile), e scatenava una feroce polemica a cui non potevamo certo sottrarci. Anche perché le ultime indiscrezioni della stampa sui “fatti” di Cassola ha rafforzato la convinzione che sotto ci sia qualcosa di poco chiaro, e che a prescindere da tutto la punizione sia stata  eccessiva.
Chiaramente non si vuol certo giustificare eventuali comportamenti, nonostante le provocazioni (non punite e del tutto snobbate dal referto arbitrale) subite da squadra e tifoseria biancoceleste al Tenni nell’andata con l’Eurocalcio Cassola e a Cornedo. Da inizio campionato, poi, ci chiediamo in base a quale criterio vengono comminate le ammende “per offese all’arbitro e alla terna arbitrale”. In ogni partita si sentono critiche, sfottò e insulti all’arbitro o alla terna (infatti anche altre squadre sono state multate, anche se non con la costanza del Treviso), ma non sempre arrivano le ammende; nel caso nostro, poi, ci sono state partite tesissime a cui non seguiti proveddimenti, e viceversa altre relativamente tranquille cui ha fatto seguito la consueta ammende di 120 euro. Tutto dipende dall’arbitro, e forse da come gli gira la giornata…
Non sono certo queste decisioni (e nemmeno i pochi cartellini che quasi tutti i fischietti sventolano a degli avversari solitamente più fallosi) a condizionare un campionato, però influiscono certamente sulle casse societarie: tra ammende super e standard il Treviso è stato multato di 1410 euro. Un contributo al Crv e ai papaveri che contro il Mussolente sono venuti personalmente a controllare che tutte le disposizioni per la gara a porte chiuse fossero osservate. Tra società e tifosi, che ogni domenica garantiscono cospicue entrate extra alle società ospitanti, il Treviso sembra un buon affare per la categoria, anche se in estate metà presidenti fanno le barricate denunciando i soliti favoritismi. Perdonateci dunque un po’ di ironia, visto che secondo i soliti gufi/anonimi non dovremmo neanche permetterci di protestare perché la categoria ci sarebbe stata regalata.
Un regalo pagato caro, viste la tante ammende e le stangate di Cornedo e Cassola. La seconda, come avevamo anticipato, sta assumendo contorni sempre più fumosi. Il referto parlava di sassaiola all’indirizzo dei giocatori avversari al rientro negli spogliatoi. Noi avevamo sottolineato, facendo riferimento anche al video della partita, che negli stessi momenti la tifoseria era ammassata sulla rete insieme alla squadra in trionfo; inoltre non capivamo come fosse possibile che ci fossero sassi sotto la tribuna. E poi, nessuno ha visto niente di strano (a parte il presidente dell’Eurocalcio Cassola intervistato da venetogol), tant’è che se dopo Cornedo avevamo già anticipato i fatti del dopo gara prevedendo almeno quanto meno un’ammenda salata, questa volta la stangata è stata un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Ma si sa, dicono che il referto arbitrale è legge e incontrovertibile (anche se in Serie A abbiamo visto il contrario). Tuttavia negli ultimi giorni, a confermare i nostri dubbi e infittire il mistero ci ha pensato la tribuna di Treviso. Stando alle inidiscrezioni riportate dal quotidiano, sembra addirittura che l’episodio non sarebbe stato visto dall’arbitro, ma riferito dai carabinieri. Questo perché, tra le altre cose, l’episodio non sarebbe accaduto nemmeno all’interno, ma fuori dallo stadio di San Giuseppe di Cassola! Niente di ufficiale, ma comunque una importante conferma dei dubbi espressi dalla tifoseria nei giorni scorsi. Sacrosanto, a maggior ragione, il ricorso. Il cui esito, tuttavia, salvo sorprese saranno negativi (esattamente come quello per Cornedo-Treviso). Al massimo potrebbe venire tolto un punto, o “posticipata” la penalizzazione al prossimo campionato.

Gnago
Gnago aveva debuttato a Sandrigo

CALMA E SANGUE (BIANCOCELESTE) FREDDO Per fortuna, classifica a parte, in campo gli obiettivi non cambiano. Avevamo detto che il Treviso, non avendo niente da perdere, doveva puntare sempre al massimo risultato, perché se non è il primo posto, vi sono pur sempre altri obiettivi: dal secondo posto al +10 sulla quinta per evitare la prima partita dei play-off. Il -2 complica le cose anche per l’obiettivo secondario, come se non bastasse un calendario tutt’altro che agevole. A questo si aggiunge infine una lunga lista di diffidati che potrebbe creare problemi, specialmente dopo una settimana carica di tensioni.
I ragazzi che andranno in campo avranno sicuramente voglia di rivalsa, ma d’altra parte dovranno stare attenti a non sfogare la rabbia accumulata in settimana nel modo sbagliato. Anche perché gli arbitri tendono a punire più frequentemente le proteste che gli interventi da cartellino. In settimana Tentoni ha dichiarato che la stangata del giudice sportivo sarà “una molla” da sfruttare. Tuttvia questa molla andrà fatta scattare nel modo giusto, senza perdere quella lucidità che ha permesso ai biancocelesti di infilare il miglior filotto stagionale. Un filotto da migliorare già dalla sfida con l’Azzurra Sandrigo.
Una squadra da non sottovalutare, a dispetto della classifica, anche perché il Treviso in questo campionato ha dimostrato di soffrire soprattutto contro le “piccole”. All’andatai biancocelesti erano tornato dal vicentino con un pareggio deludente ma meritato; sul podio delle peggiori prestazioni, probabilmente Sandrigo sta tra Cartigliano e Rossano. I biancocelesti, con in campo il debuttante Gnago (destinato a cambiare gli equilbri dalla gara successiva), avevano creato ben poco, salvando il punticino grazie a Bortolin. Se non altro dopo quella partita le cose sono radicalmente cambiate, mentre per l’Azzurra sono arrivate tre sconfitte di fila che sembravano aver posto fine all’avventura di mister Bevilacqua. Ma al giro di boa nulla è cambiato, e l’Azzurra si è risollevata, riportandosi in pianta stabile nella zona salvezza. Il girone di ritorno lo testimonia: per i vicentini quattro vittorie, cinque pareggi e due solo sconfitte, peraltro di misura, in casa di Eurocalcio Cassola e Godigese. Non certo una squadra materasso, come dimostra il 2-0 casalingo rifilato al Sarcedo. Al momento l’Azzurra Sandirgo occupa il quint’ultimo posto in coabitazione con il Campigo, vicinissima alla salvezza.

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