AVANTI DOPO 120′ Gnago cambia la partita e segna il gol qualificazione

Il Treviso passa, ma che fatica. Nei 90′ regolamentari i biancocelesti creano di più dell’Eurocalcio Cassola, sciupano le solite palle d’oro e rischiano pure di subire la beffa in un paio di occasioni (miracoli di Bortolin, che arriva a quota 961′ d’imbattibilità, e dei difensori biancocelesti). A metà ripresa Tentoni, come previsto, cambia strategia in senso offensivo inserendo Gnago e Mensah. Con i due colored è tutta un’altra musica, ma dopo altre due occasioni sciupate la partita si trascina stancamente nei supplementari. Dove Gnago, dopo un girone di ritorno da dimenticare, dimostra di essere in crescita seminando il panico con il ritrovato mix di tecnica e potenza, e tornando al gol grazie a un assist geniale di Dal Compare. Che anche oggi, come nelle due gare di campionato ha rimediato la consueta dose di randellate (impunite) dai soliti noti in maglia rossoblu. Per fortuna la spunta il Treviso, che forse poteva chiudere prima la pratica con un assetto iniziale meno sperimentale. 30′ minuti di gioco aggiuntivi (e crampi) “regalati” alla Godigese, che invece ha piegato il Cartigliano 2-1 nei tempi regolamentari. A Castello di Godego,  tre settimane dopo la sfida dell’ultima giornata, servirà la vittoria, e un Treviso decisamente migliore di quello visto oggi.

Mentre la partita sta per iniziare il sole lascia posto a dei minacciosi nuvoloni grigi che non fanno ben sperare. In campo ci sono due squadre senza grosse assenze importanti, e lo stesso Treviso, a sorpresa, può schierare Orfino dall’inizio nonostante il piccolo infortunio patito nell’ultimo allenamento. Rientrata l’emergenza in difesa, visto che Pilotto è in panchina e La Cagnina è addirittura in campo, ma Tentoni preferisce una formazione prudente con un centrocampo massiccio. Un apparente 3-5-2 già visto a Caldogno, e che sembra dettato anche dalla consapevolezza che al Treviso può bastare il pari. In difesa Orfino-Ton-Zamuner, a centrocampo Fonti-Giuliato-La Cagnina-Vio-Del Papa, in attacco fiducia ancora a Bidogia supportato da Dal Compare. Nei primi dieci minuti non succede niente, ma al 14′ sugli sviluppi di una punizione dell’Eurocalcio Bortolin è la difesa si fanno sorprendere, ma per fortuna il colpo di testa di Bortolin trova appostato sulla linea di porta un difensore biancoceleste che spazza via. Il Treviso davanti combina poco, mentre Dal Compare riceve fin dai primi minuti il solito trattamento speciale da parte di Cantele (sì, lo stesso espulso solo nel finale a Cassola dopo 80′ minuti di… “gioco”) e soci. Ma anche oggi prevale l’impunità, tante che dopo almeno cinque interventi da arancione non sanzionati Dal Compare si fa giustizia da solo, ma quanto meno Santi di Verona ha la decenza di usare lo stesso metro di giudizio usato verso gli ospiti. Il primo tiro in porta del Treviso è una punizione dello stesso Dal Compare, ma la vera occasionissima capita poco dopo tra i piedi di un centrocampista. Di mezzo comunque c’è sempre il capocannoniere biancoceleste, che inventa per Bidogia; l’attaccante mette in mezzo una palla che coglie in controtempo sia Del Papa che la difesa ospite, ma non l’accorrente Giuliato che tuttavia spara sopra la traversa un rigore in movimento. Peccato, ma si capisce che giocando palla bassa in velocità l’Eurocalcio va nel pallone. Ma l’assetto del Treviso, con Gnago e Mensah entrambi fuori e Dal Compare troppo accentrato, non sembra ottimale. Sarà un caso, ma nel quarto d’ora finale la squadra sembra cambiare strategia, una sorta di 4-3-3 con Del Papa più spregiudicato e Dal Compare libero di partire dalle corsie esterne, dove solitamente è devastante. E infatti nei minuti finali, mentre i nuvoloni grigi cominciano a scaricare acqua in abbondanza, il Treviso va nuovamente vicino al gol. Fonti parte in contropiede e serve Dal Compare, che s’invola verso l’area piccola e conclude, trovando l’incerta parata di Frison in due tempi. Il Treviso prende il sopravvento, e in questi frangenti l’Eurocalcio Cassola dimostra che chiaramente che il distacco minimo in classifica non è per niente veritiero. Riprende il trattamento speciale per Dal Compare, ma ci vuole un fallo da rosso diretto di Contiero con il piede a martello per far, finalmente, tirar fuori il cartellino a Santi di Verona. L’esecuzione da distanza considerevole spetta sempre al numero 10 biancoceleste, ma la palla non si abbassa quanto basta per impensierire Frison. Poi riprende l’assalto, ma l’Eurocalcio Cassola riesce a contenerlo fino all’intervallo, e sfiora addirittura il colpo dopo una palla regalata da Giuliato a Mauro Dissegna, che non ci pensa due volte e va alla conclusione, trovando la pronta risposta di Bortolin.
Nel secondo tempo ci si aspetterebbe un Treviso ancora propositivo in avanti, ma i tifoso vengono ben presto delusi, perché il Treviso sembra aver già esaurito la spinta di fine primo tempo. In avanti Bidogia gira a vuoto, spesato, e il centrocampo non riesce a costruire molto. Anzi, spesso di affida a inutili lanci lunghi. L’Eurocalcio, come suo solito, attende sornione, pronto a colpire in contropiede con i due Dissegna, tant’è che Bortolin deve salvare in due tempi su un’altra conclusione di Mauro. Il Treviso non crea pericoli, salvo una girata fiacca di Orfino sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Tra il pubblico qualcuno comincia a rumoreggiare, e Tentoni nel giro di cinque minuti decide di mischiare le carte buttando dentro prima Frankie Mensah (al posto di La Cagnina, protagonista di una onesta prova di contenimento in un ruolo non suo) e Gnago, al posto di un evanescente Bidogia. La musica sembra cambiare, anche se lucidità e precisione non fanno spiccare il volo al Treviso. L’intesa tra i due attaccanti africani non è ottimale; se Gnago, a cui le ultime panchina sembrano aver fatto bene, sembra in crescita, Mensah crea apprensione con la sua velocità ma pasticcia troppo. I due riescono comunque a confezionare un’occasione d’oro: Gnago ritrova la magia perduta sulla linea di fondo e mette in mezzo, ma Mensah arriva in ritardo di un soffio e la palla attraversa l’area senza trovare la deviazione vincente. Il Treviso lancia un nuovo assalto finale, ma manca la lucidità;  Dal Compare va più volte al tiro, ma il massimo risultato è l’esterno della rete con Frison in controllo. E come spesso succede, è il Treviso che rischia la beffa, quando su una percussione avversaria di Cogo e Dissegna parte un tiro svirgolato dalla difesa di casa che non finisce fuori di pochissimo. Ma stavolta la fortuna non sorridere all’Eurocalcio Cassola.
E così si arriva ai supplementari, che peraltro colgono di sorpresa alcuni spettatori. Nel primo quarto d’ora, il Treviso cerca subito il gol che potrebbe significare la qualificazione. E il primo over time si apre con un’azione fotocopia dell’occasionissima del secondo tempo: Gnago via via sulla sinistra e mette in mezzo, ma ancora una volta Mensah sfiora solo la deviazione. In ogni caso, con quei due là davanti e Dal Compare libero di svariare a destra e sinistra, la musica è decisamente diversa. E con la stanchezza degli avversari la fisicità delle due pantere nere diventa inarrestabile. L’Eurocalcio Cassola si sbilancia per cercare il gol qualificazione, concedendo spazi al Treviso. Gnago sembra tornato ai livelli del 2013, ma come detto, Mensah spesso pasticcia. Al 5′, dopo essersi liberato bene sulla destra, sbaglia completamente il suggerimento per il compagno, già pronto a sfondare la porta su lato opposto. Poco dopo Mensah, dopo aver fregato in velocità un difensore ospite, si invola verso Frison, ma tergiversa troppo, e invece di tirare prova a servire l’accorrente Gnago, trovando invece la respinta di un difensore vicentino. La palla arriva a Dal Compare, che prova un inutile pallonetto raccolto facilmente da Frison. Cinisco, questo sconosciuto. Il Treviso sembra proprio averlo perso nel momento clou della stagione, visto che nei 90′ minuti è maturato il terzo 0-0 consecutivo al Tenni. E quando non segni i gol, rischi di prenderli. Come al 7′, quando Giuliato salva sulla linea, mentre sul mischione successiva la difesa riesce a liberare, anche se a tessera si conta un “caduto”per parte. Per fortuna c’è un giocatore che, dopo un girone di ritorno deludente, ha un conto da chiudere. All’11’ Dal Compare inventa un assist delizioso per Gnago, che punta Frison e lo fulmina dimostrando doti tecniche che sembravano essersi perse dopo la pausa natalizia. 1-0 e qualificazione ormai acquisita. Anche perché l’Eurocalcio Cassola è ormai cotto, e nella ripresa deve ringraziare l’inesperienza del classe ’96 Vio, che solo davanti al portiere (altra azione tutta africana con Gnago che, servito da Mensah, serve l’assist perfetto al giovane centrocampista biancoceleste) si fa ipnotizzare due volte. E nel recupero un passaggio all’indietro troppo corto di Giuliato costringe al fallo (e all’infortunio) proprio Vio, che oltre alla beffa dell’ammonizione deve pure uscire dal campo lasciando i suoi in dieci. Il calcio di punizione al limite dell’area, insidioso, spetta al neoentrato Pontarollo, ma la palla si spegne di poco alta sopra la traversa consegnando il passaggio del turno al Treviso. A fine partita il campo del Tenni sembra un terreno di battaglia, con parecchi giocatori crollati a terra esausti e colti da crampi. Poi, tutti sotto la curva dai tifosi, pronti a un nuovo esodo verso Castello di Godego.

Un Treviso buono a fasi alterne, quello visto contro l’Eurocalcio Cassola. La squadra ha ingranato veramente solo dopo l’innesto di Gnago e Mensah, con Dal Compare libero di imperversare sulle corsie laterali, talvolta alternandosi con l’onnipresente Del Papa. E questa, come andiamo ripetendo da inizio stagione – o almeno da quando il Treviso, nel mercato di dicembre, è riuscito a trovare qualche attaccante – dovrebbe essere l’assetto del Treviso: un 4-4-2 con in attacco due tra Gnago, Mensah e Bidogia, e Dal Compare libero di partire dalle corsie esterne, senza il bisogno di tornare verso il centrocampo a ricevere palloni, pochi, e randellate da dietro. Tante, troppe. Ci siamo proprio rotti di questi arbitri senza personalità, incapaci di punire subito e con la giusta severità interventi pericolosissimi. Nella prima mezz’ora ai rossoblu è stata concessa ampia libertà di menare: è chiaro che se l’arbitro non interviene subito, non solo gli avversari continuano a randellare, ma la partita viene pure falsata. E ovviamente, nonostante tutto, anche oggi finiamo con più cartellini degli avversari: 3-2, uno per proteste, due per aver interrotto avversari lanciati in contropiede. Incredibile.

Ma tornando all’assetto iniziale del Treviso, ecco la spiegazione di Tentoni per la tribuna di Treviso: «Sono idee di gioco che nascono a seconda delle caratteristiche dell’avversario: il Cassola faceva un 4-4-2 o 4-2-3-1 concedendoci la linea tra il centrocampo e la difesa; là volevo creare superiorità con Del Papa, l’ideale per scardinare una retroguardia abbastanza lenta. Con il 4-4-2 ritengo tuttavia di aver trovato equilibri migliori, in ogni caso faccio un forte applauso ai ragazzi, hanno mostrato grande voglia di sacrificio e di lottare, per loro un giusto premio in una stagione che sta andando verso una situazione importante. Lo dicevo prima della partita: vogliano consolidare un anno nato in un modo, poi pian piano sistemata, ed ora serve la ciliegina sulla torta». Insomma, Tentoni è consapevole che il 4-4-2 è la soluzione ottimale per le caratteristiche di questo Treviso… anche se molto dipende dai protagonisti in campo. Partire senza almeno uno tra Gnago e Mensah è sembrata una mossa un po’ troppo al risparmio, anche se, con un ritardo forse evitabile (la squadra è stata costretta ai supplementari), ha pagato, perché tra fine secondo tempo e primo tempo supplementare i due africani hanno mandato in tilt gli avversari. In ogni caso i numeri parlano a favore del pragmatico Tentoni, che dopo la crisi iniziale ha impostato un Treviso meno spettacolare ma più accorto in difesa. Tuttavia a Castello di Godego servirà la vittoria, e forse un assetto iniziale meno sperimentale. Se non altro le tante panchine sembrano aver fatto bene a Gnago, apparso in crescita già nello spezzone concessogli proprio nel derby trevigiano.

TABELLINO

TREVISO-EUROCALCIO CASSOLA 1-0 (0-0 dopo i tempi regolamentari)

RETE: sts 11’ Gnago.
TREVISO (3-5-2): Bortolin; Orfino (st 32‘ Pilotto), Ton, Zamuner; Giuliato, La Cagnina (st 18’ F. Mensah), Del Papa, Vio, Fonti; Bidogia (st 21’ Gnago), Dal Compare. A disp. Vincenzi, Livotto, Balzan, Viteri. All. Tentoni.
EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2): Frison; Marin, Savio, Morosin, Cantele; Bortoli, Marco Dissegna, Frigo sv (pt 21’ Puppi), Contiero (st 32’ Cogo); Craciun (sts 1’ Pantarollo), Mauro Dissegna. A disp. Delogu, Battistello, Cuman, Freda. All. Zanon.
ARBITRO
: Santi di Verona.
NOTE: giornata piovosa, campo di gioco in ottime condizioni. Ammoniti La Cagnina, Del Papa e Vio per il Treviso, Contiero e Puppi per l’Eurocalcio Cassola. Angoli 9-4 per il Treviso. Rec. pt 3’, st 5’. Supplementari: pt 2’, st 2’ Spettatori 413, incasso 2.930