Il Treviso, dopo una partita ordinata ma con poche occasioni, trova il gol qualificazione a pochi minuti dal recupero: decisivo un missile di Zamuner sotto l’incrocio, “scavalcando” il fortino difensivo della Godigese. Prossimo avversario il Benaco Bardolino, che ha battuto 4-3, dopo i tempi supplementari, la Virtus Verona (seconda squadra della società del quartiere Borgo Venezia, che quest’anno ha disputato la Lega Pro Seconda Divisione) nel derby veronese.

Dopo le indiscrezioni sulla capienza ridotta (o meglio, limitata al massimo numero di spettatori che può contenere la tribuna dello stadio di Castello di Godego), la Godigese decide di non fare pagare il biglietto lasciando l’entrata con offerta libera. Una decisione che, poco prima dell’inizio della partita, durante gli annunci dello speaker, si merita l’applauso di tutti gli spettatori presenti. In campo stavolta la maglia rossa ce l’hanno i padroni di casa, con il Treviso in tenuta biancoceleste (quella della Serie A…). Per la Godigese le assenze più pesanti sono il difensore Cecchetto e il capocannoniere Lazzaro, che già in condizioni non ottimali tre settimane fa, ha dovuto finire anticipatamente la stagione rinunciando ai play-off. Per il Treviso nessuna defezione, ma Tentoni decide di partire ancora senza Gnago e Mensah, con Bidogia e Dal Compare in attacco.
Il Treviso parte meglio, anche perché deve per forza vincere, ma le occasioni da rete non arrivano. Tanta buona volontà ed energie sprecate, ma risultati modesti. La Godigese, invece, conferma le nostre previsioni: squadre accorta, difesa ben piazzata con Marchesan ancora una volta sacrificato terzino sinistro, ma pronta a ripartire con lanci lunghi o contropiedi per sfruttare la rapidità di Martini e Floriani. Il Treviso, di fronte all’assetto difensivo dei padroni di casa, fa altrettanto, ma mettendo così in difficoltà Dal Compare; lo spilungone Bidogia ne becca qualcuna, prova qualche sponda, e sugli sviluppi di un calcio d’angolo si trova anche tra i piedi una palla d’oro a pochi passi da Marcato, ma la difesa castellana è brava a sventare il pericolo. Dalla parte opposta Ton, Zamuner, Orfino e Pilotto non sono da meno. In particolare Ton fa buona guardia su Floriani. Il Treviso spinge di più, ci prova più spesso sulla sinistra, ma Fonti finisce sempre per perdersi e pasticciare sul più bello, cercando troppo poco lo scambio con i compagni. I biancocelesti collezionano calci d’angolo, buttano palloni in mezzo, ma alla fine Marcato non deve mai intervenire. E paradossalmente l’occasione più ghiotta del primo tempo (in pratica l’unica vera occasione da gol confezionata da entrambe le squadre nell’arco di 90 minuti tutt’altro che esaltanti) ce l’ha proprio la Godigese. Sulle palle alte i castellani sono pericolosi, anche perché capitan Marchesan abbandona la retroguardia per tentare la sortita vincente. Al 24′, sugli sviluppi di un corner, dopo la deviazione aerea di un compagno di una squadra l’ex Cittadella irrompe a centro area mancando la deviazione; da dietro arriva in corsa Bellio, che disturbato dai difensori biancocelesti tira fuori di poco. Per il resto, davvero poco da commentare.
E se il primo tempo regala poche emozioni, il secondo non è da meno. Tentoni gioca subito il doppio cambio, mandando in campo Frankie Mensah e Gnago. Fuori, dopo una prova opaca, Bidogia e Fonti. Tuttavia Tentoni non mantiene il 4-4-2, piazzando i due colored in attacco e Dal Compare sulla destra. Il numero 10 rimane in attacco per formare un 4-3-3 che vede Del Papa accentrarsi a centrocampo, aggiungendo qualità e tecnica in un reparto dove Marangon e Giuliato cominciano già a mostrare i primi segni di stanchezza. Ma tutto il Treviso è poco lucido e per nulla brillante. Il primo grande caldo stagionale non risparmia neanche i biancocelesti, abituati agli allenamenti pomeridiani. E la Godigese, che nel primo tempo ha potuto risparmiare le energie difendendosi con ordine, non chiede di meglio. Anche con il nuovo assetto più offensivo, i biancocelesti combinano poco. Con la posta in palio così alta, del resto, non ci si poteva certo aspettare una partita molto diversa, ma il Treviso, che di solito crea ma sbaglia tanto, non riesce neppure a imbastire una azione degna di nota. La Godigese attende e prova a colpire con i soliti lanci per i veloci Floriani o Martini; il secondo a metà tempo si fa pescare sulla sinistra dopo un lungo traversone della retroguardia, ma il suo tiro è completamente sballato. Il Treviso ci prova in ogni modo, ma combina poco e si fa pure male. Del Papa, già martellato nel primo tempo dai difensori di casa, va giù da solo toccandosi la caviglia. L’infortunio sembra grave, ma l’ex Sacilese torna in campo dopo qualche cura. In campo rimane l’equilibrio, anche se al 24′ il Treviso concede una rara “dormita” difensiva lasciando troppa libertà alla Godigese: Cirotto riceve palla e, dopo essere entrato in area, conclude debolmente. Bortolin ringrazia, il neontrato Bergamin, liberissimo sulla sinistra, non è altrettanto contento. Un minuto dopo c’è un sussulto del Treviso con Gnago, ma è poca roba: l’ivoriano riceve palla sul vertice dell’aerea, resiste alle cariche, si accentra e scocca un tiro debole, che Marcato accompagna sul fondo senza patemi. In un paio di occasioni ci prova anche Dal Compare, ma il fantasista biancoceleste dimostra di non aver superato il suo momento “così così”. La partita sembra trascinarsi verso i supplementari senza emozioni, visto che anche la Godigese sembra essersi abituata all’idea, tant’è che Meneghetti ha già sprecato il terzo cambio rafforzando il fortino difensivo. Il Treviso, tuttavia, nei cinque minuti finali ha ricominciato ad attaccare, se così si può dire, con maggior convinzione. Poca roba, anche se al 43′ l’ennesimo azione porta i suoi frutti, e di mezzo ci sono proprio i due neoentrati: lancio lungo dalla difesa, Gnago spizza di testa e Mensah recupera palla, ingaggiando un duello con Marchesan. Da una parte il ghanese, che fino a qualche mese fa giocava con gli amatori del Canizzano, dall’altra l’ex bandiera e capitano del Cittadella (per il decennio 2002-2012), 284 presenze tra Serie C1 e Serie B. Fatto sta che Mensah, fresco e veloce, riesce a resistere alla carica e servire l’accorrente Zamuner, che da corazziere si trasforma in bombardiere: bolide e palla sotto l’incrocio, inutile il volo di Marcato. Esultanza smodata di tutta la squadra e della tifoseria biancoceleste, che ormai vede la qualificazione vicina. Quando si riprende è già tempo di recupero, e a poco vale l’assalto finale della Godigese. Anzi, il Treviso rischia pure di raddoppiare con un’incursione sulla destra di Mensah (diagonale fuori di poco), mentre sull’altro lato Dal Compare fa tutto bene fino all’assist, che coglie fuori tempo tutti i compagni. Il triplice fischio arriva poco dopo, ed è grande festa. Il sogno dell’Eccellenza rimane vivo, e una vittoria contro il Benaco Bardolino potrebbe risultare decisiva a prescindere dal risultato del quarto turno.

TABELLINO

GODIGESE-TREVISO 0-1 (0-0)

GODIGESE (4-4-2): Marcato; Martinello (st 32‘ Milani), Tarraran, S. Cecchin, Marchesan; Bellio, Alberton, Cinel (st 33‘ P. Cecchin); Martini (st 14‘ Bergamin), Floriani. A disp. Bertoncello, Cazzaro, Biliato, Marconato. All. Meneghetti.
TREVISO (4-4-2): Bortolin; Pilotto, Ton, Orfino, Zamuner; Del Papa, Giuliato, Marangon, Fonti (st’ 1’ F. Mensah); Bidogia (st 1‘ Gnago), Dal Compare. A disp. Vincenzi, La Cagnina, Vio, Livotto, Viteri. All. Tentoni.
ARBITRO: Fiorentin di Padova.
MARCATORE: st 43’ Zamuner.
NOTE: Giornata calda e soleggiata, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Bellio e Cinel per la Godigese, Marangon, Zamuner e Dal Compare per il Treviso. Angoli 8-3 per il Treviso. Spettatori 540, ingresso gratuito. Rec. pt 1’, st 3’.

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