Per il resto nulla, il Montecchio pieno di giovani e senza un attacco adeguato aveva dimostrato tutte le previsioni del precampionato, previsioni che l’attuale posizione in classifica sembra confermare. Ma come detto sopra, i vicentini hanno dimostrato segnali di ripresa, lo dimostra la recente prestigiosa vittoria al Plebisicito di Padova, contro il San Paolo. Inoltre il Montecchio in casa, nonostante sia penultimo con solo un punto in più del fanalino di coda Torviscosa, s’è dimostrato squadra ostica, soprattutto in casa dove ha perso solo tre volte e sempre di misura, compresa quella rocambolesca per 4-3 proprio contro la squadra udinese. Il risultato più prestigioso ottenuto tra le mura amiche del “Gino Cosaro” è il 6-2 ai danni del Kras Repen. Sicuramente l’attacco ha fatto vedere buone cose nelle ultime giornate, grazie soprattutto al capocannoniere dei biancorossi, Roveretto, a segno nelle ultime due partite. Decisivo a Padova, il fantasista biancorosso ha segnato anche tre giorni fa nel difficile campo del Tamai, ma dopo aver subito il clamoroso gol dello svantaggio le furie rosse si sono scatenate segnando tre gol e ottenendo il successo che ha regalato loro un sorprendente terzo posto solitario a quattro punti dal duo in vetta. Insomma, il Montecchio è squadra da prendere con le molle, e negli ultimi turni ha fatto vedere buone cose nonostante l’assenza per squalifica del regista Gajacanin, assente anche domani.
Tra i biancocelesti è ancora alta l’adrenalina dopo il successo in extremis su Sanvitese… e arbitro. Mercoledì il Treviso era partito alla grande, come al solito, ma tra errori sotto porta e decisioni assurde di arbitro e assitenti non è riuscito a trovare il gol del vantaggio. A prescindere da questi fattori, in alcuni tratti di partita la squadra ci è parsa lontana parente del miglior Treviso. Forse a causa del crescente clima di nervosismo favorito dalla terna arbitrale, la squadra per gran parte del secondo tempo non è riuscito a costruire il gioco come ha sempre fatto, nonostante un Ferronato in grande spolvero. Torromino dopo un buon primo tempo non è riuscito a fare da tramite con il duo Perna e Ferretti. Il secondo in particolare è apparso molto nervoso e ha perso più palle del solito, ma alla fine si è rivelato comunque decisivo procurandosi un rigore sacrosanto, non dato, uno dubbio, concesso, e realizzando il liberatorio raddoppio seguito da un’esultanza molto polemica verso chi ancora si permetteva di metterlo in discussione. La volata verso la porta la dice lunga sulla voglia di vincere di un giocatore che negli ultimi tempi ha dovuto fare i conti con una fastidiosa pubalgia. A parte le buone prestazioni di Perna e Ferretti, ci fa sempre più piacere sottolineare l’ottimo inserimento di De Lorentiis. Anche domani, molto probabilmente non partirà dall’inizio, ma il panzer varesotto ha dimostrato di poter cambiare la partita e andare in gol con molta facilità, nonostante i pochi minuti a disposizione. Domani Zanin, che si dovrà accomodare in tribuna dopo l’ingiusto allontanamento di mercoledì, molto probabilmente dovrà far rifiatare qualche elemento uscito malconcio dal Tenni. In dubbio Biagini, alle prese con un problema alla caviglia, con De Bortoli che molto probabilmente troverà la seconda maglia da titolare dopo il suo arrivo. Servirà un grande Treviso per ritrovare un successo che in trasferta manca da troppo tempo, precisamente dal 14 novembre, quando i biancocelesti avevano espugnato Torviscosa a una settimana dal vittorioso derby con l’Unione Venezia. Quasi due mesi di astinenza che hanno visto il Treviso ottenere a Oderzo, Quinto e Chioggia tre pareggi che avrebbero dovuto essere vittorie. Decisamente troppo per una squadra che punta a vincere il campionato. Obbligatorio interrompere il digiuno, anche perchè il Venezia sembra decisamente più solido di quella difensivamente fragile del girone di andata, mentre le inseguitrici non ancora fuori dai giochi nonostante la classifica dica il contrario.
Il Treviso, intanto, oltre a godersi il primo posto nel girone C può vantare un altro primato, seppur poco significativo. E’ infatti al primo posto nella Coppa disciplina, davanti ad altre 192 società.