“Un girone fa” era forse andata peggio, anche all’andata la beffa era arrivata allo scadere, ma in un altro campo: l’Opitergina in vantaggio sull’Unione Venezia fino al 90′ subiva due gol nel recupero, mentre il San Paolo Padova sbancava il Tenni 2-0 cacciando il Treviso a -3 dai lagunari a due settimane dal derby. La beffa di ieri ha permesso un aggancio e non un sorpasso, ma è stata la più dolorosa tra quelle subite in questa stagione (pensiamo ai pareggi in zona Cesarini subiti a Oderzo e Chioggia, o al gol vittoria subito a Montebelluna). Uno smacco difficile da accettare per le circostanze che hanno portato a un risultato che ci sta strettissimo: da una parte per i torti arbitrali, dall’altra per la cronica incapacità del Treviso di chiudere le partite. Lo sottolinea mister Diego Zanin, che al di là degli errori del modesto Paolini di Ascoli punta il dito proprio sulla mancanza di cinismo: “L’unica pecca di una grandissima gara è che non abbiamo raddoppiato: il San Paolo ha fatto un tiro in porta“. Il mister dunque lascia da parte le polemiche arbitrali: “Io devo pensare il discorso tecnico: ci è mancata la cattiveria, il cinismo per fare il 2-0. Poi sapevamo che dobbiamo combattere contro tutto e tutti, noi i punti bisogna straguadagnarceli. Ma i rimproveri ai ragazzi non me la sento di farne, la differenza l’hanno fatta gli episodi“. Già, gli episodi. Se il mister riesce a trattenersi, chi era in campo proprio non ce l afa a cominciare dal portiere Nicola Sartorello, il cui balzo felino questa volta non è servito a salvare il risultato: “Secondo me il pallone non era entrato totalmente. Mi ha stupito la grande velocità e sicurezza con la quale il guardialinee ha convalidato il gol. Io penso che in quel momento si trovasse ancora lontano circa due metri dalla linea di fondo e quindi forse non era in una posizione ottimale per giudicare“. E per quanto riguarda il rigore non concesso, Marco Spinosa è incredulo: “Altro che rigore, m’è arrivato un calcio in faccia, peccato che l’arbitro non l’abbia visto. Vabbè, guardiamo avanti, è meglio“. Nessun dubbio, dunque, sul compito che aspetta il Treviso nei prossimi due mesi: “Dobbiamo subito rifarci da domenica col Torviscosa. Siamo ancora primi e ci attendono sette finali“. E’ molto arrabbiato anche Massimo Perna, a secco dopo il pokerissimo collezionato nelle due partite precedenti: “Tanto lo sapevo che si decide tutto a Venezia. Ma se hanno già deciso di far vincere qualcun’altro, che almeno ce lo dicano“. Dichiarazioni che lasciate pochi minuti dopo un risultato deludente ci possono stare, ma il bomber è consapevole che la squadra ha le proprie colpe: “Certamente avremmo dovuto segnare il 2-0 per maggior tranquillità, ma non ci siamo riusciti. Fra l’altro tante gare le abbiamo vinte 1-0. Ci stava riuscendo anche oggi ma non è bastato“. Insomma, mister e giocatori, senza rinunciare a delle lecite reciminazioni, non vedono l’ora di riscattare il passo falso e ritrovare la vittoria in vista del big match al Penzo. Il più arrabbiato di tutti, però, è proprio il presidente Renzo Corvezzo che non le manda a dire: “Errori gli arbitri ne possono fare, ma non così determinanti: come facciamo a pretendere che la gente torni negli stadi se accadono queste cose? Non è possibile, non lo accetto. Mi auguro che in futuro ci mandino arbitri all’altezza. E ora chissà se mi squalificano?“. Non sappiamo cosa sia successo nel dopo gara, speriamo solo che le proteste finali (per nulla sopra le righe) non comportino ulteriori squalifiche oltre agli infortuni delle ultime due settimane. Quella di ieri è stata una brutta botta da digerire per i ragazzi di Zanin, usciti malconci sia fisicamente che moralmente da un campo adatto ad ospitare solo il rugby. Inoltre il San Paolo, visto il divario tecnico e l’assenza a centrocampo di due pedine fondamentali come Pastrello e Masiero, l’ha buttata sul piano fisico intervenendo duramente soprattutto su Ferretti, uscito nel finale dopo essere stato colpito anche dai crampi. Peggio è andata a Cernuto, sempre presente in campo fino alla gara col Kras. Il giovane difensore è rientrato ieri dopo lo stop di una settimana fa ma è dovuto uscire già a fine primo tempo a causa di un riacutizzarsi del problema alla caviglia. Un problema sicuramente aggravato dalle buche del Plebiscito. Ora è tempo di guardare avanti lasciando da parte polemiche a questo punto inutili, e che rischiano di innervosire un ambiente che sta già entrando in clima derby. Ma prima c’è il fanalino di coda Torviscosa, un appuntamento comunque da non sottovalutare visto che a dispetto di una retrocessione sempre più vicina i friulani ultimamente hanno messo in difficoltà squadre di alta classifica, come il SandonàJesolo, il Tamai e lo stesso San Paolo Padova. (le dichiarazioni dei protagonisti sono estrapolate da “Il Gazzettino di Treviso” e “La Tribuna di Treviso” del 14 marzo)