SCACCO ALL'UNIONE Perna segna al Penzo. Come 16 anni fa a cadere è sempre...un'UnioneL’avevamo coscientemente realizzato a stagione in corso, prima che il Treviso salutasse definitivamente la compagnia, prima della trionfale passerella del 1° maggio allo stadio Tenni. Massimo Perna e Andrea Ferretti erano entrati nella storia biancoceleste già prima del derby a Sant’Elena. Dopo quella battaglia e la fuga definitiva verso la Serie C sono entrati nel MITO, insieme ad altri protagonisti. Ma è innegabile che nell’immaginario dei tifosi i grandi trionfi vengano spesso associati ai grandi goleador, e i due attaccanti biancocelesti lo sono stati. Una coppia terribile, una coppia che all’inizio non sembrava tale. Non ci mettono molto tempo a sbloccarsi. Ferretti debutta addirittura con una decisiva doppietta nella prima partita della Coppa Italia di Serie D, quando a Trento fa impazzire i tifosi biancocelesti con un gol e un’esultanza incredibili, che già sembrano presagire una stagione da favola. Perna debutta giocando una mezz’ora scarsa alla seconda giornata, in casa al Tenni contro il Montecchio Maggiore. Non segnerà, ma si rifarà alla grande al ritorno quando metterà il proprio sigillo sulla vittoria più incredibile di questa straordinaria stagione. Il primo gol arriva a Belluno dove dopo aver servito l’assist per il 2-0 di Ferretti chiude il match con un colpo di testa. Un gol nell’unica occasione avuta. Si poteva già capire allora che tipo di giocatore poteva essere Massimo Perna. Ma all’inizio in molti faticano a capirne le doti principali, specialmente quando il gol non arriva. Da una parte c’è quel pazzo toscanaccio di Ferretti che per 90 minuti corre in lungo e largo per il campo recuperando palloni, fornendo assist e magari segnando qualche gol a cui seguono esultanze fuori dalle righe. Non sorprende che anche nelle poche giornate in cui il gol non arriva per lui ci siano solo applausi. Perna è un giocatore completamente diverso. Rischia di passare inosservato, poco appariscente, e inizialmente, pur non mancando di segnare, sembra poco integrato nell’orchestra di Zanin, che comunque gira alla grande fin dalle prime uscite estive. Nonostante i gol arrivino comunque, i dubbi non mancano, anche perché lui e Ferretti sembrano mandarsi reciprocamente a quel paese ad ogni passaggio sbagliato. A dicembre un giornalista lo fa notare in TV, e per tutta risposta i due gli dedicano una significativa esultanza per smentirlo (in Treviso-Città di Concordia). Ma a smentirlo ci pensano anche i fatti, o meglio, i gol. A partire dal “criticato” Perna, che dopo due mesi di adattamento “getta la maschera”. Lo fa a partire dalla supersfida con la presunta corazzata SandonàJesolo, dove alla prima occasione si fa trovare pronto infilando Berto e portando in vantaggio i biancocelesti. Proprio il forte portiere jesolano gli negherà in più occasioni la gioia del gol decisivo, ma il bomber di San Giorgio a Cremano si rifarà con gli interessi nella gara di ritorno…intanto ci prende gusto e una settimana dopo cancellaIN VETTA Ferretti esulta a modo suo dopo il gol al Rovigo gli ultimi dubbi. A Monrupino, in mezzo alle aspre colline del Carso, il “cobra” napoletano aspetta gli ultimi cinque minuti per segnare il gol decisivo. La consacrazione arriverà tre settimane dopo, quando con un gol un pò fortunoso ma opportunista porta in vantaggio il Treviso nella partita più importante dell’anno: il derby con il VeneziaMestre. Dopo un dicembre un po’ appannato (salvo quella doppietta nella passerella prenatalizia casalinga con il Città di Concordia), a gennaio Perna torna a segnare gol pesantissimi. Alla prima del 2011 realizza allo scadere il rigore procurato da Ferretti, mentre una settimana dopo segna una delle reti più incredibili in 102 anni di Treviso F.b.c., il già citato gol di Montecchio. Al 97′, nell’ultima occasione a disposizione, un Perna più spietato che mai insacca il gol vittoria beffando un generoso Montecchio Maggiore. Qualche settimana dopo si rende protagonista della partita perfetta. A San Donà di Piave non ci sono i tifosi trevigiani, stoppati dai soliti divieti, ma Perna cancella l’ingiustizia con una partita perfetta: tre tiri, tre gol. La spietatezza fatta persona, come dimostra la doppietta di una settimana dopo al Tenni, contro i l Kras Repen. Anche a Venezia il “cobra” potrebbe regalare la stessa gioia ai tifosi, ma ci si mette di mezzo l’arbitro che fin dal primo minuto lo prende di mira. Perna porta in vantaggio i biancocelesti e sembra poter abbattere l’Unione, ma nulla può contro l’arbitro. Ci penseranno Ferretti e compagni a proteggere il fortino in una giornata che visti gli sviluppi della settimane successive è diventata la partita simbolo di un trionfo assolutamente legittimo. Il sigillo sulla vittoria in campionato sarà tutta sua, quando al 90′ di Treviso-Union Quinto il capocannoniere biancoceleste si procura il rigore e lo trasforma regalando il +7 sull’Unione Venezia. La matematica non arriva quel giorno, (e nemmeno una settimana dopo a Tamai dove Perna realizza il rigore del momentaneo pareggio), ma simbolicamente è quella la domenica speciale in cui il sogno si materializza davanti agli occhi dei tifosi. Quel sogno diventerà realtà il 1° maggio, tre settimane dopo il derby del Sile, quando il Treviso pareggia 1-1 con l’Union ChioggiaSottomarina grazie all’iniziale vantaggio di Ferretti, che chiude il campionato con la doppietta di domenica scorsa a Concordia. Ma cos’ha combinato in questi mesi il ponsacchino? Dopo aver parlato di Perna, capocannoniere con 20 gol, tocca ad Andrea, che di gol ne ha fatti solo uno di meno. S’è detto della sua doppietta al debutto del Briamasco di Trento. Tuttavia il suo primo gol in campionato arriva solamente alla terza giornata, a BellATTENTI A QUEI DUE Perna e Ferretti come Pradella e Fiorio. Con i loro gol il Treviso vola nell'ex Serie C2uno, quando dopo aver servito a Torromino il gol del vantaggio sigla il raddoppio sfruttando l’assist di Perna. Una settimana dopo il primo urlo al Tenni, quando infila il Montebelluna, e due settimane dopo batte il primo e unico rigore della stagione regalando il successo sull’Este. Poi il gol del pareggio a Pordenone. Ma quante occasioni gettate alle ortiche! In effetti ne sbaglia tanti, di gol facendo disperare i tifosi tanto quando li fa impazzire dopo uno dei suoi gol. A mancargli è la lucidità, lucidità che in gran parte perde nel suo costante e generoso lavoro di pressing a tutto campo. Per fortuna che quando non riesce più a metterla dentro lui ci pensa Perna. E quando il napoletano si blocca, segna Ferretti, come succede a dicembre. Dopo il vittorioso derby con l’Unione Venezia che ha garantito l’aggancio in classifica, il Treviso entra in una mini crisi. La squadra sembra a corto di fiato, specialmente i suoi protagonisti principali. Lo stesso Ferretti porta in vantaggio il Treviso sia a Oderzo che a Chioggia, ma sbaglia più volte il gol che chiuderebbe la partita. Con il Quinto sbaglia l’impossibile, e il Treviso non segna nemmeno. Con il Tamai neppure, e per poco non arriva la sconfitta. La società è consapevole che servono alternative in attacco, per ridar fiato ai due là davanti e prende De Lorentiis, subito in gol con il Città di Concordia, quando Perna torna a al gol con una doppietta, mentre Ferretti resta a secco ma si esibisce nella già citata esultanza polemica in cui dimostra tutto il proprio “affiatamento” con il compagno di reparto. Poco,importa, perché con la Sanvitese Ferretti dopo essersi procurato il rigore dell’1-0 segna il raddoppio dedicandolo a un tifoso che poco prima l’aveva ingenerosamente criticato. Passano gli anni ma nulla cambia, a Treviso è così, vedi i mugugni dei tribunari quando il Treviso s’è messo a fare melina dopo il pari del Chioggia…Dal canto suo Ferretti è un tipo sanguigno, dentro e fuori dal campo. Lo dimostra a Montecchio dove porta in vantaggio i biancocelesti ma poi rischia grosso durante un battibecco concluso con un buffetto all’avversario fortunatamente non visto dall’arbitro. Peggio andrà a due giocatori biancorossi, espulsi nel finale per averlo steso malamente in occasione di una palla a due. Ferretti tira dritto, e continua a segnare. Il giorno della commemorazione di Fabio di Maio il Treviso gioca contro il Rovigo, e Ferretti nel secondo tempo segna il gol decisivo aggiungendo un nuovo paragrafo al capitolo “esultanze”. Dopo il gol corre verso la curva e si arrampica sulla rete salendo in vetta…quella vetta a cui il Treviso resta saldo anche una settimana dopo, quando espugna Este. Ferretti segna il primo gol, altra spettacolare esultanza. Il vantaggio arriva dopo pochi minuti, Andrea corre verso i tifosi e passando sopra il basamento della scaletta per i giudici di gara scivola e finisce gambe all’aria. Imperterrito, si rialza e sale sulla scaletta simulando la stessa esultanza di una settimana prima. Va sempre in gol per primo Ferretti, lo fa anche con il Pordenone, lo fa anche a Padova contro il San Paolo. Ma al Plebiscito la vittoria non arriva per colpa di alcune dubbie decisioni arbitrali. A dir la verità Ferretti se ne mangia uno grande come una casa nella ripresa, ma una settimana, contro il Kras, aveva realizzato la sua prima tripletta. Tuttavia dopo il gol di Padova Ferretti si blocca e non segna più fino alla festa casalinga del 1° maggio, ma contribuisce alla grande fuga con grinta, assist e rigori procurati. Problemi per il Treviso non ce ne sono perché, come detto poco fa, quando si inceppa una bocca di fuoco dell’attacco biancoceleste subentra l’altra. Così nella fase decisiva del campionato è Perna il grande protagonista, mentre anche Torromino e De Lorentiis si prendono la loro giornata di gloria nel derby interno con l’Opitergina. Il resto è storia (e trionfo) recente.
Il Treviso è tornato tra i professionisti dopo anni di oblio, grazie anche ai gol di Perna e Ferretti. Inevitabili i paragoni di stampa e tifosi con il Treviso del passato. Ma il confronto più logico è quello con il primo Treviso di Pillon, che nella stagione 1994/1995 trionfava nell’attuale Serie D (allora si chiamava Interregionale) dopo quattro anni di dilettantismo e un primo fallimento, a stagione in corso, sicuramente meno traumatico di quello che ha macchiato l’anno del centenario. Già dopo i primi risultati positivi del Treviso di Zanin i paragoni si sono sprecati. Caberlotto-Corvezzo, Pillon-Zanin, etc. Un articolo di Silvano Focarelli su La Tribuna di Treviso di qualche giorno fa ha messo a confronto il Treviso 1994/1995 con quello versione 2010/2011. I numeri danno ragione alla squadra dei miracoli di metà anni ’90: 78 punti (54, visto che allora valeva la regola dei due punti a vittoria) con 24 vittorie, 6 pari e 4 sconfitte per il Treviso di Pillon; 73 punti, frutto di 21 vittorie, 10 pareggi e 3 sconfitte per il Treviso di Zanin, che pur avendo segnato di meno (59, tre in meno di Bonavina e compagni) e subito di più (26 reti subite contro 20), ha perso una partita in meno. A tal proposito, con Zanin il Tenni è diventato un vero fortino con una sola sconfitta contro le tre (su quattro totali) collezionate dal baffo di Preganziol. Per quanto riguarda le vittorie, in casa entrambi i Treviso ne hanno vinte 13, mentre in trasferta la squadra di Zanin ne ha vinte 8, ben cinque in meno rispetto alla squadra di Pillon. In realtà fare un confronto attendibile e dire chi tra le due squadre sia la più forte è impossibile, tanto sono cambiati il calcio e la Serie D rispetto a sedici anni fa. A cambiare significativamente, con conseguenze rilevanti, i vari regolamenti, a cominciare da quello degli under. Il Treviso di Pillon aveva qualche giovane, uno su tutti Andrea Boscolo, destinato a vivere l’intera epopea del duo Caberlotto-Pillon, ma la squadra era composta perlopiù da giocatori senior e dalla lunga esperienza tra i professionisti, visto che il regolamento sugli under introdotto proprio in quell’anno era meno poco influente e facilmente aggirabile dalla varie società.
FATTORE P-F Ma le analogie tra il Treviso di Zanin e quello della prima di tre promozione consecutive si stanno facendo e si faranno ancora a lungo. Un’altra riguarda i protagonisti di questo articolo, Perna e Ferretti. Inevitabili i confronti con i due bomber del Treviso di Pillon, Pradella e Fiorio, quest’ultimo capocannoniere di quel Treviso (e di quelli successivi) con 20 gol, proprio come Perna. In coppia con Flavio quel vecchio marpione di Loris Pradella, che di gol ne fa solo 11, ma tutti pesantissimi, a cominciare da quello con cui abbatte l’Unione…Triestina nella partita decisiva. Eh sì, a sedici anni di distanza a cadere è sempre un’Unione. Allora era la Triestina, oggi il VeneziaMestre, anche se con gli alabardati la contesa è stata ancora più dura, visto che lo scontro diretto decisivo per le sorti del campionato arrivò solo alla penultima giornata! Quest’anno il testa a testa è stato lungo, il finale diverso, forse più facile del previsto, ma altrettanto glorioso. In tutto questo, però, c’è una costante, il “fattore P-F”. Allora fu Pradella-Fiorio, oggi Perna-Ferretti. Perna è entrato nelle prime posizioni della speciale classifica dei capocannonieri biancocelesti più prolifici in un singolo campionato (coppe escluse). Inoltre Perna e Ferretti con 39 gol si sono aggiudicati il terzo posto nella speciale classifica delle coppie più prolifiche nei 102 anni di storia del Treviso F.b.c.

CLASSIFICA DEI CAPOCANNONIERI BIANCOCELESTI

1° Maran II 26 in Serie C 1938/1939
2° Zian 22 in Serie C 1949/1950

3° Zian 21 in Serie C 1948/1949

4° Fiorio 20 in Interregionale 1994/1995
4° Perna 20 in Serie D 2010/2011

5° Fiorio 19 in Serie C2 1995/1996

6° Bozzolo 18 in I Divisione 1932/1933
6° De Bernardi 18 in Serie D 1974/1975
6° Favaro 18 in Eccellenza 2009/2010

7° Bisigato 17 in I Divisione 1930/1931
7° Burattini 17 in serie C 1946/1947
8° Bortoletto II 16 in Serie C 1942/1943
8° Rondon 16 in Serie C1 1982/1983

8° Beghetto 16 in Serie B 1999/2000

9° Visentin II 15 in Serie C 1937/1938

9° Persi 15 in Serie B 1951/1952
9° Fiorio 15 in Serie C1 1996/1997

9° Ganci 15 in Serie B 2003/2004

Come si vede lo stesso Ferretti con i suoi 19 gol si posizionerebbe al quinto posto in coabitazione con lo stesso Fiorio.

CLASSIFICA COPPIE D’ATTACCO PIU’ PROLIFICHE

1° Zian 22 + Persi 20 in Serie C 1949/1950
2° Zian 21 + Burattini 19 in Serie C 1948/1949

3° Perna 20 + Ferretti 19 in Serie D 2010/2011
4° Fiorio 20 + Pradella 11 in Interregionale 1994/1995

4° Beghetto 16 + Toni 15 in Serie B 1999/2000
5° Fiorio 19 + Pradella 8 in Serie C2 1995/1996

5° Bozzolo 18 + Marcuzzo 9 in I Divisione 1932/1933

5° De Bernardi 18 + Osellame 9 in Serie D 1974/1975

Va detto che non sempre la coppia d’attacco è composta dai due giocatori più prolifici, vedi la coppia Fiorio-Pradella, con il secondo che nel 1994/1995 e nel 1995/1996 ha segnato meno di due centrocampisti come Bonavina e Pasa (14 e 11 gol).

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