Una macchiolina in un progetto apparentemente grande, ambizioso. Si potrebbe definire così la questione “falsa” denominazione. Criticare la società per questa decisione sarebbe alquanto ingeneroso, dopo quanto è stato costruito in meno di un anno culminato con la storia promozione in Lega Pro, però vorremo sapere almeno le motivazioni di una scelta che ci pare assurda, sebbene non intacchi quanto di importante è stato fatto finora.
STAGIONE 2011/2012 Anche perché ieri sono stati illustrati i progetti futuri. E sembrerebbero grandi progetti. Fino al 30 giugno il Treviso conserverà il proprio status di società dilettante, ma dal giorno successivo si entrerà nel mondo professionistico. Entro la fine del prossimo mese bisognerà comunque regolarizzare l’iscrizione alla Lega Pro. 300mila euro di fideiussione per la Seconda Divisione conquistata di diritto sul campo, 600mila per la Prima Divisione. Infatti il presidente continua a non escludere a priori un possibile doppio salto tramite ripescaggio nell’ex Serie C1, tutto dipenderà dal numero di fallimenti in Lega Pro, probabilmente si supererà l’ecatombe della scorsa estate…Ma un doppio salto non sarà un azzardo troppo grande? Corvezzo è sicuro, anche in quel caso il Treviso si farebbe trovare pronto. In ogni caso, la definizione della composizione (definitiva?) della Lega Pro si saprà dopo il Consiglio Federale del 4 luglio. Per affrontare la Lega Pro, Prima o Seconda Divisione, serviranno tanti soldi, ed è per questo che nelle prossime settimane vi saranno ulteriori entrate in società. Il dentista croato Kucan non s’è più visto, ma a quanto pare nei 20-25 nuovi soci annunciati ieri da Corvezzo dovrebbe esserci qualche soggetto proveniente da fuori provincia (croato?), e non solo. Di certo la maggior parte degli azionisti saranno trevigiani, e questo non può che essere un aspetto positivo perché mantiene la società ancorata al territorio.
SETTORE GIOVANILE E ACCADEMIA Verranno rafforzate le tre squadre principali del settore giovanile biancoceleste, infatti ci saranno una squadra Beretti, Allievi e Giovanissimi nazionali. E il resto del settore giovanile? Ecco un’altra novità. In virtù del più volte annunciato accordo di collaborazione con l”Inter (dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni), verrà costituita una sorta di Accademia del calcio in Veneto. Verrà costituita una società separata dall’F.b.c. Treviso, con un altro numero di matricola, un altro presidente e un’altra dirigenza, e si chiamerà, stando a quanto ha detto Corvezzo, A.s.d. Biancoceleste. In questa Accademia verranno gestiti i giovani di età compresa tra i 6 e i 14 anni.
LANCENIGO E STADIO TENNI Per rendere fattivo questo progetto, però, serviranno strutture adeguate, simile a un campus. Gli spazi ci sono, le strutture no. A Lancenigo i campi di allenamento per ospitare la prima squadra, il settore giovanile e l’accademia ci sono, ma non bastano. Il presidente Corvezzo ha allora confermato uno dei propositi chiaramente espressi già dopo la sua prima conferenza stampa di presentazione nell’aprile dello scorso anno: ristrutturare Lancenigo. In realtà alcuni lavori alle preesistenti strutture sono già stati fatti, ma ora servono nuovi spogliatoi, e uffici che verranno trasferiti da vai Ugo Foscolo. Le nuove strutture verranno costruite in bioedilizia. E lo stadio Tenni? Come previsto, bisognerà reintrodurre i tornelli. Persi quelli usati in Serie B a causa di un’incomprensione (chiamiamola così…) con Ca’ Sugana, ne serviranno di nuovi, ma fortunatamente qualcosa è rimasto, come ha precisato Casagrande, ossia i cavi e altre componenti dei tornelli veri e propri, che invece andranno riacquistati. Sulla capienza non c’è ancora nulla di certo, ma dovrebbe essere portata a 7500. A tal proposito, nel recente incontro di Firenze del 2 maggio scorso tra società di Lega Pro e neopromosse è emerso che solo i biancocelesti, il Mantova e il Perugia hanno i prerequisiti per potersi iscrivere regolarmente alla categoria superiore.
FINALI POULE SCUDETTO AL TENNI Sono state confermate le voci che davano lo stadio Omobono Tenni di Treviso come sede delle finali della Poule Scudetto che comincerà domenica 22 maggio proprio nell’impianto di via Ugo Foscolo con Treviso-Cuneo. Una scelta forse dovuta alla scelta del capoluogo di Marca come Città europea dello sport, si pensi anche alla recente scelta del Palaverde di Villorba come sede per la Final Four di Eurocup di basket. Vedremo se il Treviso di Zanin riuscirà ad arrivare fino in fondo e a fare meglio della Benetton Basket, anche se le avversarie del triangolare, Cuneo e Mantova, sono forse insieme al Perugia le due squadre più attrezzate tra le 9 vincitrici.
PREVENDITA PER TREVISO-CUNEO Da martedì saranno in vendita al Tenni i biglietti per la prima sfida della Poule Scudetto. Prezzi fissi e inferiori a quelli usati per il campionato: 10 euro per la tribuna e 5 per la curva. La successiva gara a Mantova invece si dovrebbe svolgere in notturna, su esplicita richiesta dei virgiliani.
SQUADRA e MISTER La squadra che affronterà la Poule Scudetto dovrebbe essere in gran parte riconfermata per l’anno prossimo, i dubbi riguardano i tre giovani arrivati in prestito da società professionistiche (Cernuto dalla Reggina, Brunetti dalla Cremonese e e Spinosa dal Pomezia, squadra che recentemente è però stata retrocessa d’ufficio all’ultimo posto e retrocessa in Serie D). I tre in questione vorrebbero restare, come lo stesso Ferretti che vanta già da dicembre numerose richieste dalla Lega Pro, ma molto dipenderà dalla volontà delle società professionistiche di appartenenza.
ABBONAMENTI E TESSERA DEL TIFOSO Un’ultima importante novità riguarda gli abbonamenti e, in generale, l’accesso allo stadio. Con il passaggio alla Lega Pro anche la società sarà costretta ad adottare la famigerata Tessera del tifoso, senza la quale, precisiamo, non sarà possibile abbonarsi. I prezzi degli abbonamenti per i vari settori (non è ancora certo se verranno riaperti i distinti o se si chiuderà una delle tribunette laterali) saranno gli stessi dello scorso anno solo per chi riuscirà a portare un nuovo abbonato (che non usufruirà di questo premio fedeltà). E’ evidente che la società con questa scelta conta di stimolare l’aumento degli abbonati, magari richiamando quei tifosi dispersi dopo il fallimento e la caduta nel dilettantismo. L’ultima campagna abbonamenti, va detto, è stata un mezzo flop: poco più di 500 abbonati, meno degli oltre 600 fatti in Eccellenza con una squadra mediocre e una società fragile, per quanto miracolosamente messa in piedi dal grande Edy Sartori. Insomma, al di là della disaffezione dimostrata dal solito, freddo e apatico pubblico trevigiano, qualche responsabilità la società ce l’ha avuta. Da questo punto di vista nemmeno la gestione della promozione per le ultime due sfide in casa ha mostrato quale falla. Ma i margini di miglioramento ci sono, ne siamo certi.
Purtroppo l’introduzione obbligatoria della Tessera del tifoso potrebbe avere effetti più negativi che positivi. Il presidente Corvezzo, ricordando che tale tessera darà accesso a tutti gli stadi d’Italia, l’ha descritta con toni entusiastici. Ma è chiaro che per molti tifosi le cose stanno diversamente, tanto che, come accaduto quasi ovunque in Italia, in molti non aderiranno alla Tessera del tifoso causando una prevedibile emorragia di potenziali abbonamenti.
Nelle prossime settimane si annunciano altre novità, speriamo positive. Resta solo il rammarico per la mancata adozione della storica denominazione F.b.c. Treviso.