Con la bellissima iniziativa “Ieri, oggi e domani”, che sabato ha visto sfilare sul prato e sugli spalti del Tenni i campioni del passato e del presente biancoceleste insieme ai giovani del settore giovanile, si è conclusa ufficialmente la stagione sportiva 2010/2011 del Treviso F.B.C. Una stagione trionfale, ma dopo i festeggiamenti dell’ultimo mese è già tempo di pensare al futuro in Lega Pro, in Seconda Divisione. O in Prima? Come lo scorso anno le ipotesi di doppio salto non mancano, anche perché quella che ci aspetta sarà, sulla falsariga degli ultimi anni, un’estate caldissima. Alle difficoltà economiche dei club si somma lo scandalo scommesse, che potrebbe aggravare la situazione di queste società o coinvolgerne altre che invece avrebbero i conti in regola. Tant’è che in Lega Pro si prevede il fallimento di almeno 20-30 squadre. La solita ecatombe, dalla quale tante società indebitate (e in generale il calcio italiano) non riescono a trarre alcuna lezione.
Ma il ripescaggio del Treviso o di altre società come Mantova e Perugia è possibile? Stando a quanto successo lo scorso anno (vedi i doppi salti di Sanremese, dall’Eccellenza alla Seconda divisione, e il Pisa, dalla Serie D alla Prima divisione) la risposta sarebbe “sì”, se non fosse che anche nell’ultimo Consiglio federale il presidente della Lega Pro Macalli ha ribadito che a differenza dello scorso anno non verranno permessi doppi salti. Dato l’alto numero di fallimenti previsti si conta invece di ridurre da 90 a 76 le squadre iscritte alla Lega Pro, con il passaggio della Seconda Divisione da tre a due gironi (probabilmente da 20 squadre ciascuno). Considerato che i fallimenti dovrebbero essere più di 14, è già stato previsto che i posti vacanti saranno occupati tramite ripescaggio. Ma come detto in precedenza, potrebbero essere anche il doppio. In ogni caso la possibilità del doppio salto resta un’ipotesi rischiosa. Corvezzo mentre il Treviso dominava la Serie D ha confermato che il Treviso non avrebbe avuto problemi anche in caso di ripescaggio diretto dall’Eccellenza alla Seconda divisione, ma è anche vero che tra il dilettantismo e il professionismo vi è un abisso, e le difficoltà di tante società neopromosse dalla Serie D dimostra che i rischi sono sempre dietro l’angolo. Inoltre, dopo l’ammissione d’ufficio della scorsa estate, sarebbe preferibile affrontare con più tranquillità un campionato nell’ex C2, una categoria conquistata meritatamente sul campo.
Nei prossimi due mesi si deciderà tutto, intanto si pensa a questioni più importanti, in primis la definizione del nuovo assetto societario. Nell’edizione odierna de “La Tribuna di Treviso”, Corvezzo ha svelato alcuni retroscena sulle prossime mosse della società. “Tra 2-3 settimane, sarà completata la Srl con nuove adesioni, in questo momento i nuovi soci sono 12. Il progetto continua sulla falsariga dello scorso anno: la rosa dei giocatori sarà riveduta, e sarà Diego Zanin a darci le indicazioni. La Seconda divisione, lo sappiamo, bene, è un campionato diverso dlla Serie D, però pensiamo di restare ugualmente competitivi”. In merito alla campagna acquisti, il presidente annuncia alcuni cambiamenti: “Ci sarà qualche uscita, bisognerà tenere d’occhio anche l’età media: sarà obbligatorio schierare almeno tre ’91 e quindi bisognerà fare bene i calcoli ed azzeccare la combinazione. A ogni modo i pilastri della squadra restano”. Tra questi pilastri, non servirebbe dirlo, c’è sicuramente il bomber Ferretti, per il quale le offerte non sono mai mancate. A dicembre, a quanto sembra, si era interessata addirittura l’ambiziosa Cremonese, club che da alcuni anni prova senza successo il ritorno in Serie B. E sempre “La Tribuna di Treviso” riporta il forte interessamento del Carpi, neopromosso in Prima divisione. Con gli emiliani Ferretti aveva giocato la seconda metà della scorsa stagione, segnando una decina di gol e contribuendo al ripescaggio in Seconda divisione del club biancorosso. In realtà la notizia di questo interessamento del Carpi per il suo ex bomber era comparsa già un mese fa sul sito “tuttomercatoweb.com”, senza trovare ulteriori riscontri. Dal canto suo il bomber di Ponsacco non ha mai nascosto la sua volontà di rimanere al Treviso. Altri problemi riguardano i giovani in prestito da squadre professionistiche, in particolare Cernuto dalla Reggina, Spinosa dal Pomezia (retrocesso d’ufficio in Serie D) e Brunetti dalla Cremonese. Tra poco più di un mese, quando inizierà il ritiro (sarà a Laggio di Cadore?), vedremo quanti degli eroi dell’annata appena conclusa saranno ancora presenti. Di certo per rivedere quel Treviso “stile Barcellona” ammirato a tratti in questa stagione servirà mantenere il blocco principale costituito dai nostri bomber, il centrocampo e la coppia di difesa centrale. Per quanto riguarda il centrocampo, Ferronato ha già fatto intendere che vorrebbe giocare almeno un altro anno.
Infine, sembra certo l’accordo di collaborazione tra l’ULSS 9 di Treviso e lo staff sanitario biancoceleste.
Ma il ripescaggio del Treviso o di altre società come Mantova e Perugia è possibile? Stando a quanto successo lo scorso anno (vedi i doppi salti di Sanremese, dall’Eccellenza alla Seconda divisione, e il Pisa, dalla Serie D alla Prima divisione) la risposta sarebbe “sì”, se non fosse che anche nell’ultimo Consiglio federale il presidente della Lega Pro Macalli ha ribadito che a differenza dello scorso anno non verranno permessi doppi salti. Dato l’alto numero di fallimenti previsti si conta invece di ridurre da 90 a 76 le squadre iscritte alla Lega Pro, con il passaggio della Seconda Divisione da tre a due gironi (probabilmente da 20 squadre ciascuno). Considerato che i fallimenti dovrebbero essere più di 14, è già stato previsto che i posti vacanti saranno occupati tramite ripescaggio. Ma come detto in precedenza, potrebbero essere anche il doppio. In ogni caso la possibilità del doppio salto resta un’ipotesi rischiosa. Corvezzo mentre il Treviso dominava la Serie D ha confermato che il Treviso non avrebbe avuto problemi anche in caso di ripescaggio diretto dall’Eccellenza alla Seconda divisione, ma è anche vero che tra il dilettantismo e il professionismo vi è un abisso, e le difficoltà di tante società neopromosse dalla Serie D dimostra che i rischi sono sempre dietro l’angolo. Inoltre, dopo l’ammissione d’ufficio della scorsa estate, sarebbe preferibile affrontare con più tranquillità un campionato nell’ex C2, una categoria conquistata meritatamente sul campo.
Nei prossimi due mesi si deciderà tutto, intanto si pensa a questioni più importanti, in primis la definizione del nuovo assetto societario. Nell’edizione odierna de “La Tribuna di Treviso”, Corvezzo ha svelato alcuni retroscena sulle prossime mosse della società. “Tra 2-3 settimane, sarà completata la Srl con nuove adesioni, in questo momento i nuovi soci sono 12. Il progetto continua sulla falsariga dello scorso anno: la rosa dei giocatori sarà riveduta, e sarà Diego Zanin a darci le indicazioni. La Seconda divisione, lo sappiamo, bene, è un campionato diverso dlla Serie D, però pensiamo di restare ugualmente competitivi”. In merito alla campagna acquisti, il presidente annuncia alcuni cambiamenti: “Ci sarà qualche uscita, bisognerà tenere d’occhio anche l’età media: sarà obbligatorio schierare almeno tre ’91 e quindi bisognerà fare bene i calcoli ed azzeccare la combinazione. A ogni modo i pilastri della squadra restano”. Tra questi pilastri, non servirebbe dirlo, c’è sicuramente il bomber Ferretti, per il quale le offerte non sono mai mancate. A dicembre, a quanto sembra, si era interessata addirittura l’ambiziosa Cremonese, club che da alcuni anni prova senza successo il ritorno in Serie B. E sempre “La Tribuna di Treviso” riporta il forte interessamento del Carpi, neopromosso in Prima divisione. Con gli emiliani Ferretti aveva giocato la seconda metà della scorsa stagione, segnando una decina di gol e contribuendo al ripescaggio in Seconda divisione del club biancorosso. In realtà la notizia di questo interessamento del Carpi per il suo ex bomber era comparsa già un mese fa sul sito “tuttomercatoweb.com”, senza trovare ulteriori riscontri. Dal canto suo il bomber di Ponsacco non ha mai nascosto la sua volontà di rimanere al Treviso. Altri problemi riguardano i giovani in prestito da squadre professionistiche, in particolare Cernuto dalla Reggina, Spinosa dal Pomezia (retrocesso d’ufficio in Serie D) e Brunetti dalla Cremonese. Tra poco più di un mese, quando inizierà il ritiro (sarà a Laggio di Cadore?), vedremo quanti degli eroi dell’annata appena conclusa saranno ancora presenti. Di certo per rivedere quel Treviso “stile Barcellona” ammirato a tratti in questa stagione servirà mantenere il blocco principale costituito dai nostri bomber, il centrocampo e la coppia di difesa centrale. Per quanto riguarda il centrocampo, Ferronato ha già fatto intendere che vorrebbe giocare almeno un altro anno.
Infine, sembra certo l’accordo di collaborazione tra l’ULSS 9 di Treviso e lo staff sanitario biancoceleste.
Le dichiarazioni di Corvezzo sono estrapolate da “La Tribuna di Treviso”.