PERFEZIONISTA 'Migliorarsi per migliorare' è il motto di MauriziIl destino burlone ha voluto che Agenore Maurizi, ufficializzato un mese fa, sia stato presentato alla stampa proprio nel giorno in cui il suo predecessore Diego Zanin è diventato a tutti gli effetti il nuovo allenatore dell’Unione Venezia. Un simbolico passaggio di consegne reso meno amaro dalla quasi certa iscrizione del Treviso alla prossima Lega Pro 1.

“CREDO NEL PROGETTO” Grande entusiasmo da parte del mister romano, che dopo le vittorie nel calcio a 5 cerca la consacrazione anche nel calcio professionistico: “L’obiettivo è disputare un buon campionato – ha precisato Maurizi ai microfoni di radio Veneto Uno –  e la valorizzazione dei giovani. Ho scelto il Treviso proprio perché mi è stato proposto un progetto che mi piaceva. Ora, passato il momento burocratico, sono per iniziare a lavorare sul campo, quest‘anno sono stato fermo a sufficienza e mi sono stufato di studiare. Vengo dalla federazione e sono abituato ad una organizzazione maniacale, anche se in 6 anni di Lega Pro mi sono trovato pure in condizioni difficili”. In realtà Maurizi da quando ha iniziato l’avventura da allenatore nel calcio a 11 ha lavorato escluvamente in situazione difficili (qualche settimane fa avevamo affrontato il particolare curriculum da allenatore professionista). Ci auguriamo che a Treviso possa ottenere risultati positivi anche grazie a una situazione societaria finalmente tranquilla.
Per quel che riguarda lo schema di gioco, Maurizi non abbandonerà la filosofia applicata nelle precedenti esperienze in Lega Pro: “Applico un 3-4-3, non fisso: 3 centrali difensivi; 2 centrocampisti di fascia e 2 interni, di cui uno aggressivo e uno più tecnico; due seconde punte e una centrale. Con un modulo così è facile parlare di calcio divertente, poi magari quando vedono che si abbassa a un 5-4-1 dicono che sono un difensivista… Voglio solo un Treviso che giochi la palla, che faccia un calcio fluido e recuperi la palla nella metà campo altrui grazie alla nostra aggressività: non bisogna far giocare l‘avversario. In fase di possesso invece prediligo far gioco fin dal portiere. E questo vale sia in casa che fuori”.
Ai microfoni di Rete Veneta Maurizi ha confessato di essere già stato più volte in città: “Ho incontrato qualche tifoso, nei giorni scorsi, quando ero a Treviso. per lavoro, sempre per il calcio. E’ la quinta-sesta volta che vengo qui, ma la tifoseria calda non la conosco”. E dopo la turbolenta conferenza stampa di ieri durante la quale se n’era rimasto in disparte subendo gli attacchi di alcuni tifosi, questa mattina Mauro Traini (sempre a Reete Veneta) ha voluto rimediare dando qualche indicazione sui giocatori confermati: “Di quelli sotto contratto, a parte Beccia e Di Girolamo che sono quelli un pò più anzianotti, abbiamo confermato i più giovani: Maracchi, Brunetti, Madiotto, Del Grande, Marzolla, probabilmente Cernuto. Speriamo che anche lui rimanga con noi…”. E Spinosa?

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