MARIO MACALLI Tutto rinviato per format e gironiI caldissimi primi 20 giorni di luglio biancocelesti si sono conclusi nel modo in cui tutti auspicavamo: il Treviso è ufficialmente ammesso in C1, stagione 2012/2013.

AMMESSI Sono state 3 settimane di paura, inutile nasconderlo: prima dello scorso week-end la situazione sembrava disperata e la tifoseria era sull’orlo di una crisi di nervi: come poteva di nuovo fallire una squadra che nel giro di 2 anni è passata dal campionato regionale di Eccellenza alla terza serie nazionale, la C1? A maggior ragione considerato il fatto che l’ultimo fallimento è datato 2009, quindi appena 3 estati fa. Eppure il nuovo tracollo era proprio dietro l’angolo, e anche il presidente Corvezzo ha dichiarato di aver passato anche lui dei giorni di preoccupazione e di difficoltà; questo a voler dimostrare che il tutto non era poi così scontato, e possiamo, a distanza di due mesi e mezzo, nuovamente festeggiare una promozione storica e meritatissima. L’attenzione sarà ora rivolta all’attesa per conoscere il format del nuovo campionato che il Treviso si appresta a disputare e, permetteteci di dirlo, sarà un’attesa tutt’altro che frenetica (a differenza di quella per l’iscrizione al campionato) ma da vivere con molta curiosità, gustandoci il momento e ricordando, come detto in apertura di articolo, il Treviso appena 2 anni fa di questi tempi militava nella sesta serie della piramide del calcio Italiano.

SERIE C1 A 16 SQUADRE… ANZI NO Nel pomeriggio era filtrata una voce dalla riunione in corso al Consiglio Federale: confermate le indiscrezioni della vigilia che vedevano la C1 (Lega Pro Prima Divisione non ci piace) con 2 gironi a 16 squadre (e senza retrocessioni), e la C2 con due gironi da 19. Il girone del Treviso (girone A) sarebbe stata formata da 1 squadra piemontese (Cuneo), ben 7 lombarde (Albinoleffe, Como, Cremonese, Feralpisalò, Lumezzane, Pavia e Tritium), 1 altoatesina (Alto Adige), 3 venete (Portogruaro, Treviso e Vicenza), 3 emilianoromagnole (Carpi, Reggiana e San Marino) e infine una toscana, il Pisa, separata dalle altre due corregionali, il Prato e il Viareggio, inserite inizialmente nel girone B. Di questa “voce” però, sembra essere confermato solo il taglio “all’antica” della penisola nella composizione dei gironi, ovvero quello orizzontale, che eviterebbe così il ripetersi dei gironi ibridi e apparentemente senza molto senso dell’anno passato, con l’Alto Adige finito in raggruppamento con il Siracusa, e la Pro Vercelli in quello del Taranto. La novità sostanziale rispetto ai rumors è che i gironi di C1 saranno a 18 squadre, e per formarli la Lega Pro ripescherà 4 squadre dalla C2: questo perchè, a quanto pare, il campionato di C1 è quello principale di Lega Pro, e un format a 16 squadre sarebbe stato riduttivo per la serie “regina”. Con che modalità saranno quindi ripescate le squadre? Ci si auspica principalmente in base ai meriti ottenuti sul campo, ovvero partendo prima dalle retrocesse in C2 sul campo e che non sono fallite (poche a dire la verità, Bassano, Monza e Foligno), passando poi dalle perdenti dei play-off di C2 (Casale, Entella, Rimini, Vigor Lamezia, Chieti e Aprilia), e infine coloro che già militavano in C2 nella passata stagione, per evitare i doppi salti, l’ultimo dei quali, quello del Pisa nell’estate 2010, passato direttamente dalla D alla C1, aveva destato non poche polemiche.

LONGARONE, ARRIVIAMO! E’ partito oggi, alle 16, il ritiro del Treviso, che anche quest’anno si svolgerà a Longarone, provincia di Belluno, ad appena 78 km dal capoluogo della marca. C’è grande attesa per conoscere i nomi dei giocatori che andranno a formare la squadra biancoceleste, visto che quest’ultima sarà parecchio rivoluzionata. 
Partiamo quindi dai confermati: i difensori Brunetti, Beccia e Di Girolamo ed il trequartista Madiotto, più i tre arrivi nel mercato invernale, ovvero Del Grande, Pacini e Marzolla, di cui sinceramente sappiamo poco, avendoli visti in campo complessivamente per appena 42 minuti nello scorso finale di campionato; oltre a questi, potrebbero aggiungersi anche Campironi, Cernuto (ma secondo il Gazzettino di Treviso di oggi questa è una possibilità remota, viste le offerte da squadre di categorie superiori) e Maracchi (la cui conferma appare quasi certa); stranissima la situazione di Spinosa: tutto l’ambiente era convinto che il talentino di Pomezia avesse firmato nella scorsa estate un contratto biennale, ma non è stato convocato nemmeno per il ritiro, quindi la sua permanenza a Treviso è avvolta nel mistero: ne sapremo i più nei prossimi giorni?
Oltre i due acquisti annunciati ieri, Salvi e Garofalo, continuano le voci di corridoio riguardo i possibili arrivi alla corte di Maurizi: il Corriere del Veneto fa i nomi di Guillaume Giliotti, difensore classe 1989, del Novara (14 presenze con i piemontesi in B nell’anno della promozione in A, 31 presenze e 2 gol l’anno scorso al Foggia in prestito in C1), Mariano Stendardo, difensore classe 1983, carriera da giramondo di tutto rispetto tra serie A (Lecce e Perugia, senza mai esordire), serie B (Napoli, Perugia, Messina, Grosseto e Salernitana) e serie C (Taranto, Bellaria, Cremonese, Salernitana, Pisa e Ternana), Nazzareno Tarantino, attaccante classe 1979, anche lui autore finora di una bella carriera, con 79 presenze e 12 gol in serie B (con le maglie di Lucchese, Empoli, Crotone e Juve Stabia, dove militava nella passata stagione) e 267 presenze e 42 gol in C (Prato, Lucchese, Crotone, Manfredonia, Cavese e Juve Stabia) e infine Fabrizio Lasagna, attaccante 1988 dell’Avellino (21 presenze e 2 reti nella passata stagione in C1), ex Vibonese (17 presenze e 1 rete in C2), Paganese (50 presenze e 5 reti in C1) e Milazzo (24 presenze e 11 gol in C2). Nei prossimi giorni arriveranno nuove ufficialità, non resta quindi che attendere che la nostra squadra prenda finalmente forma.

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