Dopo due sconfitte consecutive prestagionali, tra amichevoli e coppa, il Treviso coglie un pareggio a Lignano contro il Pordenone, squadra che, esattamente come il Real Vicenza che aveva sconfitto i biancocelesti nell’amichevole disputata esattamente 10 giorni fa a Longarone, milita in serie D (girone C), con ambizioni, vista l’assenza di squadroni blasonati come Treviso e Unione Venezia che hanno fatto da padrone negli ultimi campionati, di alta classifica.
Rispetto a una settimana e mezzo fa, i progressi nella compagine biancoceleste, seppur di lieve entità, ci sono stati eccome.
Lanciamo una provocazione: il Treviso 2012/13 giocherà meglio rispetto a quello della passata stagione. Non ce ne vogliano i vari Giorico, Torromino, Ferretti, Maracchi e soprattutto mister Zanin, questa affermazione-provocazione non vuole sminuire l’immenso lavoro da loro svolto nel fantastico biennio 2010/12, ma se le caratteristiche principali della “vecchia” squadra erano sicuramente la concretezza, il cinismo e l’astuzia, per quanto riguarda il “nuovo” Treviso di Maurizi è già chiaro che il nuovo allenatore pretende che la squadra imponga il proprio gioco, votato all’attacco, cercando di giocare sempre la palla e di non buttarla mai via. Questo fatto ovviamente ha le sue conseguenze positive e negative: di positivo c’è che il gioco sicuramente ne trae vantaggio, di negativo c’è che in difesa soffriamo tanto, troppo, dato che inevitabilmente qualche passaggio rasoterra dei nostri risulta sbagliato, e gli avversari possono subito provare a pungere in contropiede, a volte (soprattutto quando sbagliano i difensori) trovando vere e proprie autostrade tra loro e il nostro portiere.
Nel primo tempo di ieri, fatte queste premesse, è facile immaginare come sia stata la partita: pallino del gioco quasi sempre tra le mani dei biancocelesti, e neroverdi friulani pronti a ripartire in contropiede. Rispetto alla precedente amichevole, il Treviso presenta dal 1′ l’attesissimo esordiente Nazzareno Tarantino sul versante destro dell’attacco, mentre il suo omonimo Pierangelo parte dalla panchina e esordirà a inizio secondo tempo; in porta c’è la conferma di Merlano, con Videtta difensore destro e Cernuto a sinistra; assenti Beccia, Picone, Reginato e Rosaia, al posto di quest’ultimo Spinosa a fianco di capitan Salvi, mentre davanti ci sono, oltre a Tarantino N., Sy e Fortunato, con Brunetti a destra e Esposito a sinistra.
L’inizio del Treviso è arrambante, la squadra di Maurizi cerca subito di imporre i propri ritmi, e Sy, dopo 5 minuti, è imbeccato da Tarantino N. solo davanti al portiere: il francese salta Bortolin ma, defilatosi troppo sull’esterno, il suo tentativo di tiro viene rimpallato sulla linea da un difensore neroverde. All’8′, quando meno te lo aspetti, arriva il vantaggio del Pordenone: cross di Buttignaschi dalla sinistra, Zubin stoppa la sfera in piena area di rigore e infila la palla in diagonale di destro sul secondo palo, nonostante Cernuto tenti di ostacolarlo e Merlano esca in uscita disperata. 1-0 per il Pordenone quindi, e tifosi neroverdi (un’ottantina circa) in visibilio sulle tribune dello stadio Teghil. Il Treviso accusa il colpo e all’11’ Buttignaschi sfiora il raddoppio con un tiro dalla distanza di poco a lato.
Il Treviso però lentamente si riorganizza e continua con il possesso palla e le sue trame offensive, nonostante da qui al duplice fischio finale almeno un paio di errori in disimpegno forniscono a Merlano altrettanti brividi, con Zubin come sempre rapace d’area, pronto a sfruttare la minima opportunità che gli capiti sui piedi, anche se la mira non sarà più quella sfoderata in occasione del gol. Tra i biancocelesti, Tarantino N. è sicuramente tra i più intraprendenti, mentre sulle fasce Brunetti e Esposito spingono senza la minima pausa, e questo crea non pochi grattacapi ai terzini neroverdi. Dopo un suo tiro a lato, al 18′ Tarantino N. imbecca nuovamente Sy con un cross dalla destra: un rimbalzo, poi il centravanti francese colpisce di prima intenzione di collo destro, con la palla che finisce alle spalle del portiere Bortolin, riportando la sfida in parità. Poi la partita cala un po’ di ritmo, e prima del finire di tempo un’occasione a testa per raddoppiare: per il Treviso con Esposito (buona anche ieri la sua prova) che riceve un cross dalla destra (indovinate di chi) ma il suo diagonale di sinistro finisce di poco a lato; per il Pordenone invece il solito Zubin viene liberato (come detto in precedenza) da un disimpegno sbagliato della retroguardia biancoceleste, ma il suo tiro finisce di poco a lato.
Nella ripresa il ritmo si abbassa notevolmente, complice la stanchezza e i numerosi cambiano, che portano entrambe le squadre a essere rivoluzionate. Nel Treviso il più ficcante è sicuramente Rizzo, la più bella sorpresa di questo inizio di stagione biancoceleste: rapido, intraprendente, sempre pronto a saltare l’uomo, il giocatore leccese è sicuramente una spina del fianco nella difesa pordenonese e va vicino per due volte al gol, con il nuovo portiere neroverde Benedetti bravo a dirgli per due volte di no. Sono però del Pordenone le occasioni migliori, la prima con Lucchini a metà tempo, con la difesa biancoceleste che rimpalla il suo tiro, la seconda vicino al 90′ con Lavagnoli che riceve palla dallo stesso Lucchini e da buonissima posizione tira a lato.
Finisce con qualche mormorio da parte dei supporters trevigiani giunti a Lignano, i risultati finora non sono stati sicuramente buoni ma la speranza è che il gioco della squadra stia lentamente prendendo forma: all’inizio del campionato mancano ancora 20 giorni e ci saranno ancora 3 amichevoli (annunciate dalla società) per plasmare il nuovo giocattolo. Ci sono da oliare comunque parecchi meccanismi, soprattutto in difesa dove la difesa a 3 non è ancora stata assimilata da chi, come Cernuto, Di Girolamo e Videtta (i titolari di ieri), l’anno scorso giocava con la difesa a 4. Spinosa è sembrato a suo agio a fianco di Salvi e come già detto gli esterni (Brunetti e Esposito nel primo tempo) sono sembrati molto positivi. Davanti, Sy è croce e delizia: dispone di una discreta tecnica, ottimo fisico, ma tende a passare pochissimo il pallone e questo è molto negativo per la manovra, che viene rallentata di parecchio. Sugli esterni alti, il mancino di Tarantino N. comincia a farsi sentire, mentre Fortunato non riesce ancora a incidere come potrebbe. Dei giocatori entrati nella ripresa, da rivedere Tarantino P., mentre Toppan è sembrato a suo agio sia nel ruolo di difensore sinistro, sia in quello da esterno sinistro di centrocampo; da rivedere sicuramente Tisbi, Del Grande e Garofalo, mentre Campironi non è sembrato sicuro come al solito.

TABELLINO

PORDENONE-TREVISO 1-1 (1-1)

PORDENONE (4-4-2): Bortolin (46′ Benedetti); Zilli (86′ Dose), Bianchi (46′ Zlogar), Zamuner, Cuberli (83′ Cauz); Sambo (49′ Nastri), Lestani (46′ Lavagnoli), Nichele, Buttignaschi (46′ Lucchini); Zubin (77′ Sakajeva), Sessolo (58′ Ursella). A disp. Facchin. All. Soncin.
TREVISO (3-4-3): Merlano (46′ Campironi); Videtta (46′ Toppan), Di Girolamo (46′ Tarantino P.), Cernuto; Brunetti (77′ Tisbi), Salvi, Spinosa (66′ Gelfusa), Esposito (70′ Garofalo); Tarantino N. (46′ Rizzo), Sy (77′ Madiotto), Fortunato (65′ Del Grande). A disp.: Migliorini, Dragoni. All.: Maurizi.
ARBITRO: Rasia di Bassano.
RETI: 8′ Zubin (PN), 18′ Sy (TV)
NOTE: Spettatori 200 circa, di cui 50 provenienti dalla Marca. Angoli 6-1 per il Treviso. 

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