Quanto stiamo vivendo in questi giorni a Treviso è un film già visto. Società ambiziosa e campagna acquisti stellare per puntare decisi alla vittoria del campionato… non premiati da risultati positivi nell’immediato. Questa volta si respira aria pesante dopo sole due giornate perché maggiori erano le aspettative suscitate dalla nascita del nuovo Treviso, supportato dal consorzio Treviso Siamo Noi e da un progetto di rilancio finalmente credibile.
Come avevamo sottolineato all’indomani del traumatico debutto di Vazzola, questa “anomalia” – rispetto al recente passato – ha portato la maggior parte dei tifosi a dare per scontata la vittoria del campionato, dimenticandosi che anche nei due precedenti campionati di Promozione il Treviso aveva avuto a disposizione una rosa potenzialmente da primo posto. Eppure abbiamo visto la squadra rimanere a lungo fuori dalla zona play-off, a oltre 10 punti dalle battistrada Sarcedo/Godigese (2013/2014) e Portomansuè/Fontanelle (2017/2018). In entrambi i casi i tanti punti persi nel girone di andata sono costati carissimo, vanificando le rimonte primaverili e costringendo la squadra nel primo caso alla vittoria dei play-off e, un anno e mezzo fa, alla vittoria del Trofeo Regione Veneto per garantirsi il ripescaggio in Eccellenza. Ecco perché il Treviso (a cui è rimasto solo il campionato) deve iniziare a correre seriamente e vincere andando oltre le evidenti difficoltà del momento.
L’eliminazione dalla coppa era già stata messa in conto dopo il ko al debutto e i risultati della seconda giornata (decisivo il pareggio in pieno recupero del Vazzola a Spresiano), dunque il duro ma comprensibile sfogo di Luigi Sandri sul Gazzettino di Treviso di venerdì è motivato dalla deludenti prestazioni che la squadra ha offerto non solo contro il Vazzola, ma anche nelle vittorie con Villorba e Lovispresiano in coppa. Secondo il patron «sul piano fisico siamo in difficoltà e gli avversari arrivano sempre prima di noi sulla palla e mi pare abbiano anche più in fame» e già dalla prossima partita pretende «un ritmo alto a costo di sbagliare qualche passaggio e non trottelerrare e accontentarsi dell’appoggio al compagno più vicino».
Secondo mister Feltrin gli infortuni hanno rallentato la crescita del Treviso, e la preparazione delle sue squadre storicamente comporta un avvio lento. Tuttavia, visti i precedenti citati, non si possono perdere troppi punti nella fasi iniziali della stagione. Sandri probabilmente non sbaglia quando afferma che il tasso tecnico  è superiore alle avversarie, ma il Treviso non è ancora squadra a differenza dell’Opitergina (tanto per citare la principale contendente); in questo momento tutto questo andrebbe compensato con un maggior sacrificio collettivo e un atteggiamento più consono a una categoria come la Promozione, dove l’aspetto fisico conta di più. Rispetto a due anni fa questo Treviso è più dotato tecnicamente ma sembra soffrire di più soprattutto sulla linea mediana, dove può contare su tanti giocatori tecnici ma nessun elemento di quantità (senza andare troppo indietro nel tempo, il riferimento va sempre a Carraro, lo scorso anno al Portomansuè).

Cattelan con la maglia del Treviso nella stagione 2015/2016
Cattelan con la maglia del Treviso nella stagione 2015/2016

Per ora basterebbe una squadra più pratica e grintosa già dalla trasferta di Conegliano, dove i biancocelesti troveranno uno degli attaccanti più prolifici della categoria, Alessandro Cattelan. Dopo i 12 gol nella sfortunata stagione in Eccellenza 2015/2016 (Treviso secondo a un solo punto dalla Pievigina ed eliminato nella finale play-off del girone B), l’ex attaccante biancoceleste è sceso di categoria. Il biennio all’Opitergina è stato agrodolce: 15 gol al primo anno, solo 6 nella stagione 2017/2018 a causa di un serio infortunio che gli ha fatto saltare quasi tutto il campionato. Nell’ultima stagione si è riconfermato tra i migliori bomber della categoria: 16 gol con la maglia del Fossalta Piave, squadra a cui ha segnato il primo gol in campionato domenica scorsa. Un altro pari (1-1) dopo quello casalingo (0-0) nel debutto interno contro il Lovispresiano. Un po’ meglio in coppa: i gialloblu si sono qualificati agli ottavi di stagione, dove affronteranno l’Opitergina.

Dopo due anni Conegliano e Treviso tornano ad affrontarsi in Promozione, un derby di Marca che meriterebbe palcoscenici migliori. In totale tra coppa e campionato sono 19 i precedenti tra le due squadre: 8 vittorie per il Treviso, 4 per per il Conegliano e 7 pareggi. L’ultimo successo biancoceleste al Soldan risale al novembre 1993: 2-0 firmato da Bonfante e De Poli.

I precedenti a Conegliano:

Campionato

Serie D 1972/1973: Conegliano-Treviso 0-0
Serie D 1973/1974: Coneglianese-Treviso 0-3
Serie D 1974/1975: Coneglianese-Treviso 1-4
Interregionale 1991/1992: Conegliano-Treviso 1-0
Interregionale 1992/1993: Conegliano-Trevioso  0-0
Interregionale 1993/1994: Conegliano-Treviso 0-2
Eccellenza 2009/2010: Union CSV-Treviso 1-0
Promozione 2017/2018: Conegliano-Treviso 0-0

Coppa Italia

Serie C 1982/1983: Conegliano-Treviso 0-1
Serie D 1992/1993: Conegliano-Treviso 0-1

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