Peccato, perchè un Ferronato in Lega Pro avrebbe potuto fare da chioccia a qualche giovane, e non a caso conferma che si sarebbe anche accontentato di partire dalla panchina. Al di di tutto ciò, i tifosi con una buona memoria non possono scordare le parole di Corvezzo il giorno della presentazione di Ferronato, che un anno fa fu il primo acquisto biancoceleste. Allora il presidente aveva pronosticato addirittura un futuro da dirigente per lui. Le cose sono andate meglio del previsto, ma stando alle parole di Ferronato, la società non sembra averne tenuto conto, nonostante il ruolo svolto dal capitano in campo e fuori, nonostante la professionalità dimostrata anche nei momenti più bui… “Io dove gioco devo dare ma anche ricevere fiducia. La mia parte credo l’ho fatta, il giorno dopo il funerale di mia moglie ero ad allenarmi. Ma ho visto che si far presto a dimenticare”, conclude amaramente il vicentino. Nell’attesa che arrivi un chiarimento anche dalla controparte, non possiamo che salutare malinconicamente Ferronato (ormai un giocatore del Real Vicenza a tutti gli effetti). Di certo i tifosi non hanno dimenticato quanto fatto da Alessandro, campione dentro e fuori dal campo.
L’addio di Ferronato, sotto l’aspetto tecnico, provoca un’autentica voragine a centrocampo. Una voragine che rischia di allargarsi se non arriveranno le conferme di altri giocatori, in primis Bandiera. Stando all’intervista odierna pubblicata ne Il Gazzettino di Treviso, ci sarebbero problemi, seppur risolvibili, anche con il centrocampista trevigiano. Nel suo caso problemi lavorativi, ed economici. “In Seconda Divisione si utilizza il mercoledì per la doppia seduta e il giovedì mattina per visionare la cassetta relativa ai prossimi avversari”. Bandiera da alcuni anni è infatti impiegato part-time in un’azienda che gli permette di lavorare senza dover rinunciare a una vita (da grande protagonista) anche sul rettangolo verde. Tutto però si potrebbe risolvere con un adeguamento economico che dovrebbe corrispondere al guadagno che Andrea ricaverebbe continuando a lavorare part-time come negli anni scorsi. Dopo l’addio di Ferronato, la conferma di Bandiera diventa imprescindibile per mantenere l’ossatura della squadra anche in Lega Pro, una condizione che lo stesso presidente Corvezzo ha ribadito in precedenti dichiarazioni alla stampa…
Sempre Il Gazzettino di Treviso, oltre ad anticipare che entro questo mese saranno resi noti i nomi dei 10 soci che dovrebbero fare parte del nuovo assetto societario, rivela che alcuni ex biancocelesti avrebbero fatto intendere di gradire un ritorno in maglia biancoceleste. Si tratta del portiere veneziano Aldegani (metà stagione al Benevento, poi alla Cremonese in cambio del collega Paoloni, protagonista dello scandalo sul calcioscommesse…), una stagione a Treviso a fine anni ’90; i centrali difensivi Centurioni (promosso in A con gli ex Tesser, Gheller e Strukelj) e Cottafava (da un paio di stagioni a Trieste), entrambi a lungo con maglia biancoceleste e la fascia da capitano; infine l’esterno offensivo sardo Antonino D’Agostino, eroe di due promozioni, la cui ascesa è stata frenata negli ultimi anni da tanti infortuni. Inoltre nelle settimane scorse il friulano Messaggero Veneto aveva rivelato l’interesse del Treviso per tre elementi cardine della rivelazione Tamai: il terzino classe ’91 Cussigh, ricercato da alcune società di Lega Pro come il Mantova, e i centrocampisti Spetic (’82) e Maracchi (’88). Ma per quanto riguarda gli ultimi due, le trattative sembrano essersi arenate stando a venetogol.it.
Ritorni importanti, giovani promettenti, ma le novità nel calciomercato di giugno trovano il tempo che trovano. Fermo restando che serve un acquisto di categoria per reparto (due a centrocampo visto l’addio di Ferronato), in questo momento, specie prima della scadenza del 30 giugno, sarebbe più importante trovare l’accordo con i giocatori che hanno conquistato la promozione in Seconda Divisione.