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Belloto in tribuna lo scorso 29 settembre per Treviso-Marcon. Adesso siederà in panchina

Sorpresa e stupore tra i tifosi biancocelesti, non tanto per l’esonero ormai scontato di Francesco Feltrin, quanto per il clamoroso ritorno di Gianfranco Bellotto (il suo vice sarà Roberto Salvalajo) dopo vent’anni. Da giorni circolava il nome di Pasa in ballottaggio con Giovanni Soncin, invece è stato scelto il mister che li aveva allenati nella Serie B 1997/1998, quella dello storico ritorno nella cadetteria dei biancocelesti. I rumors delle ultime ore lo davano in vantaggio e la notizia è stata confermata dalla società poche ore dopo aver annunciato l’esonero di mister Feltrin.

Bellotto era uno dei grandi ex apparso in tribuna per il ritorno al Tenni contro il Marcon lo scorso 29 settembre; la stessa società aveva pubblicato sulla pagina facebook ufficiale il video dell’intervista di Piergiorgio Zavarise. E così alcuni tifosi sui social hanno già messo in correlazione la sua apparizione al Tenni (non certo casuale, viste le novità di oggi) con il silenzio stampa di mister Feltrin e del suo vice nel post match, nonostante la vittoria sui veneziani. Una maliziosa supposizione destinata a non trovare conferma.
Di sicuro da due-tre settimane si respirava aria sempre più pesante in casa biancoceleste, l’abbiamo sottolineato anche nel commentare il ko di Fontanelle. Lo sfogo del presidente Sandri sui quotidiani, le dichiarazioni dello stesso Feltrin sul rendimento dei giocatori a Il Gazzettino di Treviso a due giorni dalla trasferta di Conegliano e il silenzio stampa dopo la vittoria sul Marcon. A ciò si aggiunge il crescente nervosismo in panchina, mentre a Fontanelle molte scelte tecniche iniziali e a partita sono sembrate poco sensate.
Tutto in parte comprensibile. A Treviso in queste categorie, specialmente con le aspettative accresciute dalla nuova realtà societaria, la pressione si sente sempre di più. E come mantenere la calma di fronte a una squadra che non mostra segni di miglioramento dopo 8 partite ufficiali? Per non parlare dell’atteggiamento irritante di alcuni giocatori. Qualcuno non sarà d’accordo, ma nel gennaio 2018 i tifosi si erano accorti che qualcosa non andava tra la squadra e mister Pala (mandato platealmente a quel paese o snobbato dalla squadra durante le esultanze per i gol), che infatti venne “dimissionato” dopo un successo. Due anni dopo la situazione non è la stessa, ma il cambio in panchina era nell’aria e non ha sorpreso i tifosi, comunque dispiaciuti per un personaggio come Feltrin che a Treviso aveva lasciato un bel ricordo, avendo già avuto importanti esperienze tra prima squadra e settore giovanile.

Molto più sorprendente, invece, il ritorno di Bellotto in panchina. Certo, se pensiamo al tipo di allenatore la scelta è comprensibile: il tecnico di Camposampiero è il classico sergente di ferro e per alcuni tifosi – i tanti che hanno accolto con giubilo il suo ritorno –  è l’uomo giusto per mettere in riga una squadra accusata di scendere in campo in punta di piedi e senza grinta.
Al momento prevale nettamente l’euforia tra i tifosi, almeno tra quelli che anche in tenerà età hanno vissuto l’epoca d’oro del Treviso… tuttavia non manca qualche voce discordante. Bellotto, classe ’49, non allena praticamente da 11 anni, quando era subentrato a stagione in corso a Novara nella Serie C1 2007/2008, concludendo il campionato a centro classifica; nel decennio successivo nessuna esperienza in panchina a parte Ragusa nel settembre del 2013, quando dopo solo un mese si era dimesso per divergenze con la società.

In questi anni Bellotto è stato comunque presente all’interno del mondo del calcio, ospite in tante trasmissioni televisive, e ai tempi della Serie B l’abbiamo visto più volte in tribuna al Tenni, al punto che ogni tanto si ipotizzava un suo ritorno, soecie nei momenti di crisi con allenatori sulla graticola; quattro anni fa, in una lunga intervista a Il Mattino di Padova, aveva espresso l’intenzione «di fare  l’allenatore fino a 90 anni». Nel maggio del 2017 era comparso al fianco della Sampdoria (squadra in cui ha giocato nel triennio 1981-1984, portandola alla salvezza come allenatore nella difficile stagione 2001/2002, in Serie B) per presentare il nuovo (e attuale) main sponsor Invent, consorziato del Treviso che compare sulle maglie del settore giovanile biancoceleste con Grigolin.

Nella foto Sante Bortoletto, titolare di Invent, insieme a tre grandi ex del Treviso: Marco Giampaolo, Bellotto e il ds Carlo Osti (foto sampdorianews.net)

Dopo aver visto il derby d’Italia con in campo due capitani ex Treviso (Handanovic per l’Inter e Bonucci per la Juventus), fa un certo effetto vedere certe immagini. Specialmente oggi, perché nelle stesse ore in cui Bellotto veniva annunciato come nuovo tecnico del Treviso, il Milan sollevava dall’incarico Giampaolo. Un altro esonero nell’aria da tempo, tanto che dopo il ko di Fontanelle alcuni tifosi avevano previsto con un po’ di ironia il ritorno in via Ugo Foscolo dell’ormai ex tecnico rossonero. Invece riecco Bellotto, una scelta sorprendente e per certi versi azzardata visto che, periodo di inattività a parte, il tecnico padovano non ha mai allenato in categorie così basse. La società punta sulla sua grinta e voglia di riscatto per scuotere la squadra, ma i miracoli non li fa nessuno e questo Treviso potrebbe aver bisogno di altri innesti. Per ora non possiamo che augurare un grande in bocca in lupo al nuovo allenatore.

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