Eguagliato il record di vittorie consecutive, il Treviso è pronto per il primo di tre big match da affrontare in un finale di stagione da brividi. Il primo avversario è, insieme al Sarcedo (escluso il Cartigliano, già affrontato), la concorrente più attrezzata per la conquista del secondo posto. All’andata i biancocelesti avevano conosciuto la prima sconfitta interna, in un match fortemente condizionato dall’arbitro (un gol regolare annullato a Quell’Erba e un rosso eccessivo verso Giuliato) e, soprattutto, dalla sfortuna. Con un organico ancora incompleto (non erano ancora disponibili Gnago, Bidogia, Mensah e Viteri), i biancocelesti avevano dominato la partita, soccombendo a un Eurocalcio fortunato e cinico, capace di capitalizzare nel miglior modo possibile le ingenuità difensive di una squadra non ancora amalgamata. Letali si erano rivelate le folate offensive dell’affiatata coppia dei fratelli Dissegna, autori di un gol personale, ma vicini anche al clamoroso tris nel momento di massima spinta di un Treviso ridotto in dieci. Come se non bastasse, a coronare una giornata da incubo ci avevano pensato alcuni giocatori avversari, che non paghi della vittoria nel rientro in spogliatoio avevano tenuto un comportamento irridente e provocatorio nei confronti dei tifosi assiepati sulla rete e furibondi con la terna arbitrale.
Proprio in quel periodo i rossoblu avevano toccato lo “zenit”, conquistando la vetta della classifica grazie alla crisi del Sarcedo. Ma a dicembre i due clamorosi ko con i fanalini di coda Cornedo e Rossano, e l’inizio dell’irresistibile cavalcata solitaria della Godigese, avevano ricacciato indietro la compagine di mister Zanon. Nella prima parte del 2014 l’Eurocalcio ha mantenuto la solita andatura costante del girone di andata, positiva ma non sufficiente per tenere il passo della corazzata castellana. Proprio la Godigese, qualche settimana fa, ha posto definitivamente fine ai sogni di rimonta dei rossoblu, sbancando Cassola con un umiliante poker. Una pesante sconfitta interna che seguiva quella del recupero infrasettimanale con l’Ambrosiana Trebaseleghe, vincente 3-1. Due settimane fa il crollo definitivo è stato scongiurato dal fondamentale 3-0 rifilato al Caldogno Rettorgole, squadra rivelazione del campionato ma in evidente calo. Un successo in parte vanificato dalla sconfitta (2-1) di Sarcedo della settimana successiva: al momento l’Eurocalcio Cassola è dietro a Treviso e Sarcedo, distanti rispettivamente tre e due punti, ma deve anche guardarsi alle spalle visto il Cartigliano sta continuando la risalita ed è -2, mentre un gradino sotto, fuori dalla zona play-off, c’è pur sempre il Caldogno, che nonostante la flessione di queste settimane non va certo sottovalutato. D’altro canto va detto che il calendario sembra sorridere proprio all’Eurocalcio Cassola, che nelle ultime quattro giornate non dovrà vedersela con le corazzate del girone. Domani ai locali mancherà Savio, fermato dal giudice sportivo.
In zona play-off, comunque, rimane tutto apertissimo. Il Treviso, a parte le velleitarie ipotesi di rimonta sulla capolista, deve puntare a vincere per consolidare il secondo posto, visto che nelle restanti quattro partite dovrà affrontare avversarie che stanno attraversando un buon momento. Inoltre c’è da rimediare all’onta dell’andata: se la sconfitta esige un riscatto, lo scempio del Tenni (e del pubblico biancoceleste) chiama vendetta. Chiaramente senza voler strafare e cedere alle provocazioni avversarie, situazioni che finora abbiamo notato in più di qualche trasferta. I nostri, visti anche il recupero di Giuliato (che rimane in diffida insieme a capitan Ton, Zamuner, Marangon e La Cagnina, delicata situazione da gestire e valutare in attesa dei prossimi impegni), hanno tutte le carte in regola per migliorare il cammino lontano dal Tenni, che rimane tuttora deficitario.
3 thoughts on “NIENTE CALCOLI A Cassola per consolidare il secondo posto”
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dimostriamo di essere diventati una grande squadra! Forza Treviso!
Non vorrei che la sconfitta col Cartigliano costi la promozione diretta.
Può essere benissimo, caro Gianfranco… Il problema è che all’epoca il pareggio serviva ben poco, ci siamo sbilanciati e abbiamo beccato gol in contropiede all’ultimo. Peccato, ora quel punticino avrebbe fatto comodo…