La brutta sconfitta contro il Conegliano ha lasciato senza parole i tifosi, che dopo oltre venti partite ufficiali non sanno più come giustificare le prestazione altalenanti del Treviso. Lo stesso smarrimento si deve percepire tra gli uffici e lo spogliatoio: se mister Da Rold ha ammesso che la squadra è in difficoltà, il presidente Sandri ha ribadito la convinzione che questo gruppo può e deve fare meglio, pur non escludendo altri interventi per cambiare rotta.
Dal debutto di fine agosto a Vazzola fino all’umiliante sconfitta contro il Conegliano penultimo in classifica a metà gennaio: salvo qualche prestazione in questo periodo poco sembra essere cambiato, mentre la rotazione in panchina sembra aver aggravato lo stato confusionale di una squadra ancora senza identità. “I ragazzi mi hanno promesso che quella di Vazzola sarà l’ultima sconfitta”. Sotto i portici di piazza dei Signori sembra riecheggiare ancora l’ingenua promessa di mister Feltrin durante la presentazione della squadra. A metà campionato  il Treviso ha già perso altre cinque partite, di cui tre al Tenni contro squadre che hanno passato almeno metà campionato nella parte destra della classifica.
Il -14 dall’Opitergina suona come un’umiliazione se si pensa alle roboanti dichiarazioni del precampionato, ma dopo questi ripetuti tonfi casalinghi nemmeno i play-off sembrano scontati. In realtà, viste le ingenti risorse sprecate dalla società l’obiettivo minimo dovrebbe essere il secondo posto, preferibilmente con un vantaggio tale da saltare uno se non entrambi i turni play-ogg del girone D per approdare alle semifinali regionali con maggior chance di strappare un pass per l’Eccellenza. Invece il ko con il Conegliano ha stravolto la classifica: i biancocelesti fermi a quota 31 sono precipitati dal secondo al quarto posto, dietro a Noventa (33), Caorle (32) e tallonati dal Fontanelle (30) che occupa l’ultimo posto utile per i play-off. Il prossimo turno offre proprio lo scontro diretto tra Noventa a Caorle: Treviso e Fontanelle ne approfitteranno? I gialloneri ospitano il Vazzola (18), reduce dal successo Vedelago, mentre il Treviso farà visita al Marcon, battuto 4-2 nella gara d’andata.

I rossoblu occupano il penultimo posto a quota 16 punti in coabitazione con il Fossalta, in netta ripresa  dopo il quarto successo di fila ottenuto proprio nella sfida salvezza contro la squadra di Stefano Berto. La matricola del girone D non è una squadra da sottovalutare, soprattutto per il Treviso autolesionista di questo periodo. Nella prima partita dell’anno hanno sbancato il campo Caorle, seconda miglior difesa di tutta la Promozione veneta dietro l’Opitergina, che due settimane prima aveva battuto il Marcon grazie all’immancabile gol nel finale di gara.
I veneziani segnano pochi gol (fa eccezione il 3-0 esterno di un mese fa in casa del Ponzano ultimo e in crisi) ma ne subiscono pochi anche rispetto a squadre di alta classifica. Con 14 realizzazioni sono il peggior attacco del girone D, ma con 20 gol subiti sono la quinta difesa meno perforata del girone D. Un altro paradosso riguarda il rendimento interno, con un solo successo su quattro totale. I numeri tra le mura amiche riflettono quelli globali: solo 5 gol fatti (nessuno ha fatto peggio in casa) e 9 subiti al Rocco di Marcon. Il miglior realizzatore di squadra è il classe ’99 Filippo Pavan con 3 gol; nel reparto arretrato non c’è più l’ex biancoceleste Borsato, in campo nella gara d’andata.

Considerato che il Treviso fatica di più contro le squadre di bassa classifica, specialmente quelle chiuse e attente in difesa, quella di domani è una sfida tutt’altra che scontata.

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