La Dolomiti Bellunesi annienta definitivamente il Treviso: secondo 3-0 e terzo trionfo stagionale, se si considera anche il turno preliminare di Coppa Italia con la vittoria ai rigori ottenuta al Tenni.
Già in in quell’occasione la squadra di mister Zanini si era dimostrato superiore e più organizzata, ma nel doppio confronto in campionato non c’è stata storia. Una sconfitta che nell’immediato costa la panchina a mister Florindo, sostituito fino al termine della stagione da Perticone, assente anche oggi insieme al compagno di reparto Salviato. Scelte obbligate per l’ormai ex tecnico biancoceleste, che rispetto alla sconfitta con il Bassano cambia due interpreti a centrocampo: Nunes per Miccoli e Meola al posto di Simonetta. Sull’altra panchina meno problemi per Zanini, con la squadra quasi al completo e reduce da cinque vittorie di fila.
Come nel precedente incontro il Treviso sembra partire meglio e con un buon possesso palla, ma è un’illusione perché la Dolomiti Bellunesi si dimostra subito più incisiva quando è il momento di concretizzare. Al 18′ Arcopinto ci prova dalla distanza ma calcia sopra la traversa. Un minuto dopo fa meglio di lui la stella dei padroni di casa, Giacomo Marangon: ex allievo di Florindo a Adria e Desenzano, nonché oggetto dei desideri estivi del Treviso. Il trequartista polesano punta l’area e da posizione defilata prova a infilare Sperandio sul primo palo, ma il classe 2005 non si fa sorprendere. Lo stesso attaccante ci riprova al 24′ con un’altra conclusione insidiosa da fuori area con la palla che passa vicina al palo. Il Treviso finisce subito all’angolo di fronte alla squadra che nell’ultimo mese, oltre al secondo posto, gli ha soffiato il miglior attacco del girone C. Non sorprende l’ottima intesa del reparto offensivo: al 28′ Caprioni lancia Marangon in area, Mariutto sventa il pericolo. Ma il pericolante muro biancoceleste è prossimo a cedere: sugli sviluppi di un corner Caprioni arriva l’incornata perfetta di Alcides. Al 29′ padroni di casa avanti con merito. Il Treviso sembra comunque vivo e riesce a sfiorare il pareggio: Gnago sfrutta il solito lancio dalle retrovie per guadagnarsi una punizione dal limite, Nunes calcia e sfiora il palo. Il primo tempo si chiude con la sensazione che, nonostante la superiorità dimostrata dai padroni di casa, il Treviso con un po’ più di concretezza possa ancora giocarsela.
In effetti, nella ripresa gli ospiti spingono sull’acceleratore per cercare il pareggio. Dopo pochi minuti Leite, servito da Gnago dentro l’area, ci prova con il mancino ma la conclusione non impensierisce l’ottimo Virvilas. Prova a salire in cattedra Sottovia: prima con un tiro deviato da capitan Perez, poi con un diagonale che finisce a lato. Ma l’assalto si spegne quasi subito, la Dolomiti Bellunesi controlla e lascia sfogare il Treviso per poi chiudere la partita sulle ripartenze. Al 72′ micidiale azione innescata dal solito Marangon: l’ex Adriese punta Farabegoli, penetra in area e serve Tardivo che appoggia per Cossalter: facile appoggio in rete e raddoppio dolomitico. Partita virtualmente chiusa, nonostante un lampo biancoceleste di Lattuchella che si spegne di poco a lato. Nel primo minuto di recupero arriva il tris: cross di Cozzari, deviazione aerea vincente di Toniolo che vale il trionfo finale dei bellunesi.
Come ammesso dopo il match da mister Zanini il risultato è forse troppo pesante per il Treviso. Discorso analogo per la partita dell’andata, ma risultati a parte in tre partite la superiorità della Dolomiti Bellunesi è indiscutibile. Con la sesta vittoria di fila ha consolidato il secondo posto, mantenendo vive le speranze per un miracolosa rimonta, in parte smorzate dal blitz veneziano a Campodarsego di 24 ore prima. Zanini deve continuare il filotto vincente e sperare in un altro crollo della capolista. Sembra molto difficile, intanto mercoledì c’è il recupero della gara di Montecchio che potrebbe portare il distacco a 8 punti, dieci giorni prima dell’attesissimo scontro diretto in casa. D’altro canto, l’Union sembra aver superato il momento difficile, coinciso con l’assenza di alcuni elementi fondamentali come Beltrame, subito decisivo a supporto di Mauri.
Chi non sembra proprio uscire dal momento no è il Treviso di Florindo, esonerato con un comunicato ufficiale poche ore dopo la partita, suscitando reazioni contrastanti tra i tifosi biancocelesti. La squadra, ora affidata a Perticone, è in caduta libera ma l’obiettivo dichiarato è stato raggiunto da tempo, inoltre mancano solo cinque partite alla fine. Anche i tifosi più critici dell’allenatore rodigino non hanno compreso la decisione, focalizzando le critiche sui giocatori e il ds.
Dopo il big match di inizio anno perso con la Clodiense e le successive vittorie che hanno garantito in anticipo la quota salvezza la squadra ha mollato? In realtà il Treviso per tutta la stagione ha evidenziato le solite lacune, soprattutto nei frequenti alti e bassi: dall’inizio incerto al cambio di modulo, dalla prima crisi di novembre a quella, apparentemente senza fine, di questi mesi. Le tante vittorie di misura, spesso maturate nei minuti finali, hanno mascherato i limiti di una squadra che secondo tanti tifosi, visto il budget a disposizione, doveva essere costruita meglio. L’inserimento di giocatori molto esperti doveva portare esperienza sui più giovani del gruppo, ma i risultati sono stati deludenti. Emblematico il caso della difesa, con Salviato (’87) e Perticone (’86) scelti per dare esperienza al reparto composto da giovani nati tra il 1999 e il 2004. I biancocelesti con 33 gol subiti occupano il centro classifica: un dato negativo che non viene compensato dal secondo miglior attacco del girone C proprio dietro la Dolomiti Bellunesi. Il crollo mentale e fisico del girone di andata si è rivelato devastante proprio per il reparto offensivo, fino a qualche settimane fa fiore all’occhiello del Treviso. Dopo gli straordinari del girone di andata, Gnago è finito in riserva e Posocco, dopo qualche segno di cedimento fisico, è incappato in un infortuno abbastanza serio, rendendo vano il recupero di Sottovia dopo cinque mesi ai box. Un giocatore, come lo stesso De Respinis, con caratteristiche diverse; il dinamismo di Posocco è sempre risultato un fattore decisivo e ha compensato le altre gravi lacune di questo Treviso: la mancanza di un ottimo trequartista di esperienza e l’assenza totale di gioco sulle fasce, dovuta in buona parte al rendimento dei 2004. Due problematiche in parte connesse e che nascono con il mercato estivo. Nei programmi iniziali il Treviso di Florindo doveva scendere in campo con la difesa a 4 e un trequartista dietro le punte, seguendo le scelte tecniche proposte nelle precedenti esperienze, da Adria a Desenzano. Proprio Marangon sembrava la ciliegina sulla torta, ma una volta saltato il suo ingaggio non è stato individuato un profilo simile, “ripiegando” su un giocatore con caratteristiche molto diverse come De Respinis. Dopo le sconfitte di Chioggia e Este Florindo è dovuto correre ai ripari adottando il più sicuro 3-5-2. La squadra è diventato più solida, ma anche nel miglior momento della squadra emergevano i limiti dell’organico: i giovani del 2004, scelti inizialmente per una difesa a 4, non hanno mai fornito una spinta sufficiente sulle fasce. Poche palle e cross per la coppia di attaccanti, un’assenza decisiva per una squadra senza un giocatore in grado di saltare l’uomo e fare la differenza nello spazio tra attacco e centrocampo. E così il Treviso si è dovuto affidare ai lanci lunghi dalla difesa e alle giocate solitarie di Gnago e Posocco, “spompati” a tutto campo per recuperare palloni. Meola e Arcopinto, under classe 2003, hanno avuto un buon rendimento anche in fase realizzativa, a fianco di un Nunes spesso monumentale. Non abbastanza di fronte all’assenza di spinta delle fasce e la mancanza di uno o più giocatori di esperienza in grado di fare la differenza dietro al reparto offensivo. Beccaro, primo acquisto del nuovo corso, è sempre stato frenato da infortuni e una condizione fisica non ottimale. Poche giocate decisive e nessun gol fatto, un dato emblematico considerata la carriera dell’ex Luparense.
E i tifosi, a pochi giorni da una conferenza stampa che ha delineato i programmi per il prossimo quinquennio, si chiedono cosa si salverà di questa stagione. Allenatore esonerato a cinque giornate dal termine (eventuali e inutili play-off esclusi), 4 giocatori over 35 e la nuova regola degli under che prevederà solo tre elementi in campo (un 2004, 2005 e 2006). In questo contesto si inseriscono le prime anticipazioni sul nuovo allenatore che circolavano nelle ultime settimane, con buona pace di Florindo, già in discussione.
TABELLINO
DOLOMITI BELLUNESI – TREVISO 3-0 (1-0)
Marcatori: Alcides 27’, Cossalter 69’, Toniolo 90’.
Dolomiti Bellunesi: Virvilas, De Carli (Cossalter 67’), Perez, Tiozzo, Caprioni (Nunic 74’), Capacchione (Grieco 83’), Toniolo, Baldassar, Tardivo, Alcides, Marangon. All. Zanini.
Treviso: Sperandio, Borsato, Raggio, Farabegoli, Mariutto (Lattuchella 76’) Meola, Nunes, Arcopinto, Leite (Miccoli 72’), Sottovia (65’ De Respinis), Gnago. All. Florindo.
Arbitro: Buzzone di Enna, assistenti Nikolic di Merano e Mongelli di Chieti.
Note: ammonito Perez (DB). Angoli 3-2 per il Treviso. Recupero pt 1′, st 5′. Spettatori 1000 circa.