Il Trento dopo la promozione in Serie DDomani si fa sul serio, la partita di Coppa Italia al Briamasco di Trento rappresenterà la prima uscita ufficiale per il Treviso di Diego Zanin. Trento-Treviso è un classico che ritorna, dopo le grandi sfide degli anni ’70-’80 in serie C, ma negli ultimi 20 anni i destini delle due squadre sono stati differenti. Il Treviso ha vissuto due fallimenti, ma nel mezzo di questi ha giocato 4 campionati di serie C, 9 campionati di serie B e addirittura un breve passaggio nell’Olimpo del calcio italiano. Il grande Trento invece ha vivacchiato in serie C e da alcuni anni, complice le continue gestioni societarie fallimentari, è sopravvissuto di stenti tra i dilettanti. Storia recente: nel 2006/2007 una salvezza risicata in serie D, seguita da due retrocessioni consecutive, la prima evitata grazie a un ripescaggio. L’anno scorso la partecipazione all’Eccellenza trentina ha rappresentato il punto più basso della sua storia, ma la permanenza in questa categoria è durata solo un anno grazie a un campionato dominato. Ma il calvario per l’aquila di San Venceslao è continuato anche durante un’annata apparentemente trionfale: il cambio di allenatore, la cacciata del dg Maurizio Seno e altri membri dello staff dirigenziale, la penalizzazione di dieci punti, poi tolta, per dei tesseramenti irregolari che coinvolgevano il contestatissimo presidente Marco Fattinger. Ma i guai non erano finiti. I malumori tra il patron e l’allenatore Marco Melone, amatissimo dalla tifoseria, non mancano, e a promozione conquistata l’artefice del miracolo sbatte la porta e ingaggia un duello a distanza con Fattinger. Identica sorte per un altro “epurato”, il direttore sportivo Attilio Ravelli. Nel frattempo vengono presentati i sostituti: nuovo ds è lo scaligero Riccardo Montefameglio, mentre per la panchina è scelto l’esperto Uber Manfredini, allenatore 61enne dal curriculum non invidiabile. Fattinger dichiara colpi ad effetto, il Trento dovrà puntare al salto diretto in Seconda Divisione. Ma la situazione economica non è delle migliori, ci sono le pendenze del campionato precedente da ripianare, e a luglio la società aquilotta rischia di non iscriversi in Serie D. Alla fine ce la fa sul filo di lana, mentre scoppia una polemica tra il patron e il sindaco Andreatta. Dall’incubo al sogno ripescaggio, Fattinger ci crede, ma alla fiDe Mattia, l'ex di turnone ritira la domanda perché gli viene impedito di presentare una fideiussione fatta all’estero. Intanto la squadra promozione viene smantellata, tutti i protagonisti se ne vanno, compreso il nostro Igor De Mattia che a Treviso si impone fin dall’inzio tra i titolari inamovibili. Le prime amichevoli estive sono incoraggianti (sconfitte 3-0 ma contro squadra di serie A come Bologna e Brescia), ma le successive confermano che i problemi per il Trento non sono finiti. Prima la sofferta vittoria in rimonta per 3-2 contro il Porfido Albiano (Eccellenza) e lo 0-0 comn il Montebelluna, seguito dal pareggio con Casale e il pesante 3-0 subito a Carpi (entrambe ripescate in Seconda Divisione). Il tonfo più clamoroso mercoledì scorso, al triangolare di Mori: 1-1 con i padroni di casa (Eccellenza) e 2-0 con la Vallagarina, team di Promozione. In questo torneo il Trento ha perso subito, per una distorsione al ginocchio guaribile in 15 giorni, il colpaccio preannunciato da Fattinger: Eder Baù, ex Triestina, Spezia e Padova con una lunga militanza tra Serie B e C. Altri arrivi importanti sono rappresentati dal ritorno del grintoso centrocampista Pontalti (dalla Colognese) e il tris di acquisti dal Villafranca: il difensore Calandrelli, il centrocampista offensivo Ligarotti e Piroli, 18 presenze e 8 gol lo scorso campionato. L’altro grande colpo di mercato è Marco Perrone, attaccante classe ’85 proveniente dalla Canavese (4 presenze in Seconda Divisione)  protagonista nel campionato di Serie D 2008/2009 con la Rivarolese (17 gol). Da tenere d’occhio il trio Ligarotti-Perrone-Piroli, mentre i veri problemi sembrano essere a centrocampo, privo di un centrale di qualità, e la difesa, dove manca un centrale di esperienza.

Sembrerebbe un avversario abbordabile per il Treviso, ma i biancocelesti di amichevoli, pur vincendole tutte, ne hanno giocate solo tre. Un paio di incontri in più avrebbero favorito l’amalgama di una squadra completamente nuova, che non ha ancora testato le proprie capacità nell’arco dei 90 minuti. Inoltre la rosa è ancora incompleta, manca l’attaccante di peso da affiancare a Ferretti e in grado di garantire almeno 15 gol a stagione. Il ballottaggio-tormentone è ancora tra Panizza del Mezzocorona e Gasparello del San Marino, con la punta del Mezzocorna ancora favorita. Ma Zanin ha ammesso che in questi giorni altri attaccanti di serie C si sono proposti alla società di via Ugo Foscolo. Nel frattempo sono arrivati i tanto attesi  e dolorosi tagli, che in sostanza hanno confermato quanto si sapeva da tempo. Tra i tre stranieri il prescelto è il centrocampista Tomazic, classe ’87 con un passato nel Domzale, squadra della Serie A slovena. Niente da fare per il centrale difensivo Jerkic e il giovane bulgaro Tsvetoslay Zarev, che nelle prime amichevoli si era comportato molto bene. Gli altri due non tesserati sono l’attaccante classe ’91 Costa e il pari ruolo classe ’93 Alessandro Zennaro, mentre Diego Armando Montuori aveva lasciato Lancenigo già due settimane fa. Questa la lista dei 23 tesserati che potranno essere convocati per la gara di domani, ma entro la prossima settimana dovrebbe aggiungersi il tanto atteso attaccante.

PORTIERI: Nicola Sartorello (1990, Sacilese), Samuele De Miglio (1991, Casarano).
DIFENSORI: Andrea Brunetti (1991, Pizzighettone), Alberto Paoli (1982, confermato), Daniele Visintin (1982, Itala San Marco), Davide Tinazzi (1991, Vicenza), Nicola Zordan (1989, Vicenza), Giuseppe Biasuzzi (1992, confermato), Alessandro Faggian (1990, confermato), Francesco Cernuto (1992, Reggina), Lorenzo Biagini (1990, Pontedera).
CENTROCAMPISTI: Alessandro Ferronato
(1973, Este), Andrea Bandiera (1986, Union Quinto), Igor De Mattia (1985,Trento), Stefano Nardin (1990, confermato), Fabio Baldares (1991, Roncalli), Carlo Alberto Ruggiero (1990, confermato), Tadej Tomazic (1987, ND Adria Miren), Alessio Mento (1992, Reggina).
ATTACCANTI: Giuseppe Torromino (1988, Carrarese), Andrea Ferretti (1985, Carpi), Luca Bidogia (1992, Union Sandonatese), Marco Spinosa (1991,  Pomezia).

Tornando alla sfida col Trento, si ricorda che il fischio d’inzio è fissato per le ore 16.00. In caso di parità dopo 90 minuti ci saranno subito i calci di rigore, e il vincitore domenica successiva affronterà il San Paolo Padova allo stadio Plebiscito. Intanto godiamoci una sfida che nonostante la categoria ha ancora il suo fascino, questi i precedenti tra le due squadre in gare ufficiali, l’ultima sfida risale proprio alla Coppa Italia di Serie D, campionato 1990/1991, con il Treviso che espugna 2-0 lo stadio Briamasco.

Coppa Italia

Trento-Treviso 1-2 Coppa Italia Serie C 1981/1982
Trento-Treviso 2-0 Coppa Italia Serie C 1987/1988
Trento-Treviso 1-1 Coppa Italia Serie C 1989/1990
Trento-Treviso 0-2 Coppa Italia Serie C 1990/1991

In toale 6 incontri in questa competizione, 2 vittorie biancocelesti, 2 vittori gialloblu e 2 pareggi.

Campionato

Trento-Treviso 2-1 Ia Divis. gir. C 1928/1929

Trento-Treviso 1-1 Ia Divis. gir. C 1932/1933

Trento-Treviso 2-1 Ia Divis. gir. C 1933/1934

Trento-Treviso 3-1 Ia Divis. gir. C 1934/1935

Trento-Treviso 1-4 Ia Divis. gir. C 1935/1936

Trento-Treviso 2-0 Serie C, gir. A 1970/1971

Trento-Treviso 1-0 Serie C, gir. A 1971/1972

Trento-Treviso 0-0 Serie C. gir. A 1975/1976

Trento-Treviso 0-0 Serie C, gir. A 1977/1978

Trento-Treviso 1-1 Serie C1, gir. A 1978/1979

Trento-Treviso 2-1 Serie C1, gir. A 1980/1981

Trento-Treviso 1-1 Serie C1, gir. A 1981/1982

Trento-Treviso 2-1 Serie C1, gir. A 1982/1983

Trento-Treviso 0-0 Serie C1, gir. A 1983/1984

In totale 28 incontri in campionato, 12 vittorie biancocelesti, 8 vittorie gialloblu e 8 pareggi.                                               

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