Piovanelli e LenziniI sei gol rifilati al Rossano non hanno fatto cambiare idea a Piovanelli (e ai tifosi): il Treviso,indipendentemente dall’andamento delle prossime partite, ha bisogno di una prima punta di peso. E in settimana perfino il portiere Carlo Bortolin, intervistato da Il Gazzettino di Treviso, ha sostenuto questa tesi: «Abbiamo diversi attaccanti e tutti bravi, ma ci manca una punta centrale forte fisicamente e con esperienza, uno che tiene palla, fa salire la squadra. Se arrivasse uno con queste caratteristiche credo che la nostra diventerebbe la squadra da battere». Il problema, ovviamente, è economico, e almeno fino a dicembre (quando aprirà il mercato invernale dei dilettanti) Piovanelli dovrà sfruttare al meglio il materiale umano a disposizione. Intanto i tifosi si godono le prodezze di Dal Compare, Quell’Erba, Del Papa e il baby Vio, giocatori che tecnicamente possono ambire alle categorie superiori (nel caso dei primi tre il curriculum parla da solo). Il Treviso finora ha disputato un ottimo campionato, ma prima di azzardare qualche previsione bisogna attendere la seconda parte del girone di andata, quando il Treviso affronterà le squadre più attrezzate sia in casa che in trasferta.

GLI AVVERSARI Un amaro antipasto di quanto ci attende l’abbiamo avuto a Cartigliano, ma anche l’avversario di domenica non è da sottovalutare. Il Mussolente, formazione giunta alla quarta partecipazione consecutiva al campionato di Promozione veneta, rappresenta una delle mine vaganti del girone, come dimostra l’ottimo avvio di campionato. Il confermato Lazzaron può contare su un gruppo rodato, che rispetto alla scorsa stagione ha cambiato poco, rafforzandosi con pochi ma mirati acquisti.  A centrocampo il colpo più importante è costituito dal 38enne Leonardo Malaguti, proveniente dal Rossano, ma con qualche annata in Serie C e una lunga esperienza nelle categorie superiori del dilettantismo veneto. Dalla favorita Nove Stefani, invece, sono arrivati l’attaccante classe ’87 Cornale, cresciuto nel Vicenza e con passato in Serie D, e il centrocampista classe ’94 Filippo Moro. Il resto del gruppo è composto dall’ossatura che lo scorso anno ha terminato il campionato al 10° posto, a parte dal giovane portiere Bortignon (’93). In difesa Lazzaron può contare sul blocco costituito da un giusto mix di esperienza e gioventù: il 28enne Zanella, Lorenzato (’89), Miotto (’94),  Perizzolo (’91) e Sancoldi (’96), proveniente dal Bassano, mentre a centrocampo, detto del colpo Malaguti, ci sono Giaretta (’93), Guidolin (’86) e l’esterno offensivo Cosma (’92).
In campionato il Mussolente è partito alla grande, vincendo 2-0 a Sarcedo (seconda forza del campionato), e liquidando con lo stesso risultato la matricola Godigese nel debutto casalingo. Poi, un black out di due partite, iniziato col rocambolesco pareggio di Loreggia: avanti 2-0 a fine primo tempo con una doppietta di Cornale, nella ripresa i misquilesi si sono fatti riprendere dalla formazione di casa rimasta in inferiorità numerica. Un campanello d’allarme prima della clamorosa disfatta casalinga contro il redivivo Caldogno Rettorgole, capace di espugnare il campo di Casoni con un rotondo e inappellabile 3-0. Un brutto colpo per i gialloneri, che domenica scorsa hanno faticato parecchio per piegare la resistenza del Cornedo fanalino di coda.
Domenica, i risultati delle ultime partite non conteranno nulla per entrambe le squadre. Specialmente per il Mussolente, che come le altre 14 squadre del girone cercherà di sfruttare il fattore campo per giocare la partita della vita contro la nobile decaduta Treviso. Per i biancocelesti, alla ricerca del primo successo esterno, una prova da preparare al meglio per evitare un’altra Cartigliano.

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