La rivoluzione era nell’aria già dalla vigilia della disastrosa trasferta di Moriago, ma l’operazione “svuota tutto” è stata ufficializzata solo nelle ultime ore del mercato di dicembre. Confermando le indiscrezioni dell’ultima settimana, l’Acd Treviso ha comunicato lo svincolo di ben 10 giocatori: oltre a Federico Anibaldi (1996), per la prima squadra se ne sono andati Andrea Campagnolo (1986), Lonceny Cissè (1996), Antonio Lazzari (1984), Mattia Marangon (1993), Damiano Mason (1988), Federic Mendy (1997), Riccardo Minto (1994) e Daniele Vianello (1989). Infine Rogelio Viteri (1994) è stato ceduto a titolo definitivo al Favaro Marcon. Contestualmente a questi tagli e cessioni è stato annunciato il primo acquisto, il difensore classe 1994 Nicola Fornasier dell’Atletico San Paolo Padova.
SALUTI…E VELENI Ci sarebbero tante cose da dire su questo “repulisti” che in fin dei conti non ci sorprende più di tanto, e di cui ieri abbiamo avuto un antipasto con l’esonero dell’allenatore in seconda Stefano Realini, inzialmente rimasto in organico anche dopo l’esonero di mister Tentoni. Nelle prossime settimane tra nuovi acquisti e amichevoli ci sarà tanta carne al fuoco; nel frattempo vanno fatte alcune considerazioni su quanto accaduto tra domenica e oggi. La partita di Moriago e la chiusura del girone di andata hanno permesso di costruire un quadro d’insieme più completo su questa prima, deludente metà di stagione, confermandoci che su tante cose i tifosi ci avevano visto giusto, mentre su altre ci siamo sbagliati, nel senso che la situazione era molto peggio di quanto pensassimo… Come il campionato del Treviso insomma.
Alla vigilia di questa specie di “purga” qualche elemento è caduto nella sempre più letale “trappola” dei social network, anticipando il suo addio al Treviso. Niente di scandaloso, se non fosse che il poco simpatico divorzio è stato accompagnato in due tempi da “critiche” poco gentili nei confronti della società, i tifosi e alcuni anonimi compagni di squadra con cui evidentemente non si è instaurato un buon rapporto. A nulla è servito il tardivo colpo di spugna, perché ormai le esternazioni hanno fatto il giro della tifoseria a suon di condivisioni, mandando in fibrillazione un ambiente già scosso dopo l’indecoroso spettacolo di Moriago.
Proprio domenica, vedere compagni di squadra mandarsi a quel paese con troppa frequenza dopo ogni passaggio sbagliato, ci aveva fatto storcere il naso. Nelle ore successive tutti gli altri nodi sono venuti al pettine, altri tasselli si sono sistemati e, come detto, adesso il quadro è sempre più completo. L’impressione, condivisa ormai da gran parte della tifoseria, è che questa squadra non è, anzi non fosse (perché verrà rivoluzionata) un gruppo coeso. Due mesi fa, mentre il Treviso mostrava timidi progressi tra campionato e Coppa, avevamo detto il contrario. Evidentemente ci eravamo sbagliati.
Alla luce di queste considerazioni, comunque, il bilancio su questo girone di andata non muta più di tanto. Il mercato estivo non si è rivelato sufficiente, non degno di una squadra che si chiama Treviso e milita in Eccellenza, anche se, ovbiettivamente, nessuno si sarebbe aspettato un risultato così al di sotto le aspettative; il fatto che lo svuota tutto abbia coinvolto quasi tutti i giocatori portati dall’ex direttore sportivo, dimessosi per divergenze insanabili con il resto della dirigenza, sembra una conferma indiretta. Sono arrivati buoni giocatori, ma non i “top player” che dovevano garantire il salto di qualità a una squadra e un bel gruppo che, insieme a mister Tentoni, aveva conquistato l’Eccellenza. Proprio l’ex mister è stato criticato per alcune scelte tecniche contraddittorie, e dopo l’esonero ha ammesso qualche errore, in primis non l’aver puntato su un assetto preciso (uno dei principali nodi della discordia con la tifoseria) per ruotare la rosa e non creare malumori, prima di una necessaria sfoltita; una scelta concordata con il ds Tonicello. Come spesso accade nel calcio, pur non essendo l’unico colpevole, il primo a pagare è stato l’allenatore. Tuttavia il suo esonero ha scatenato un effetto domino che ha portato a una vera e propria rivoluzione interna, nel giro di appena due settimane.
Un tornado che dopo il passaggio ha messo in mostra un quadro desolante, peggiore di quanto si potesse temere. Una situazione insostenibile per qualsiasi allenatore, tant’è che, come temevamo, il cambio di panchina non si è rivelato sufficiente, perchè c’era una rosa incompleta e di qualità non così eccelsa, da rafforzare. E, per quanto abbiamo visto negli ultimi giorni, anche un gruppo diviso. Davvero una brutta situazione, che mai ci saremmo aspettati di vivere anche in queste categorie. Evidentemente qualcuno non ha capito cosa significhi giocare a Treviso. Non se lo meritavano i tifosi, e neanche la società, che sta pagando a caro prezzo anche qualche errore di gioventù.
Per concludere e tornare brevemente sulla notizia del giorno, non possiamo che salutare quasi tutti i giocatori che hanno lasciato il Treviso, compresi quelli la cui esperienza è durata solo pochi mesi. Ovviamente un abbraccio più forte va a Marangon e Viteri, due giocatori che hanno contribuito alla emozionante promozione in Eccellenza dello scorso anno. Per il resto, stendiamo un velo pietoso e cominciamo a raccogliere i cocci in vista di un 2015 che sa tanto di “anno zero”…
Mamma mia!Chi è rimasto?Ma sopprattutto chi arriva?
L’importante è che qualcuno se ne sia andato. …….
Chi va, chi arriva… ragazzi, non è una bella situazione. Le rivoluzioni portano sempre spargimenti di sangue.
Adesso si riparte, e fuori le unghie!
Sono desolato, ma del resto si e’ messo il dito sulla piaga e si son scoperti gli altarini: ‘gruppo non coeso’, e quindi con quello si spiegano tante cose…inoltre le ‘colpe’ del personale ‘non-giocante’ assumono, per quel che mi riguarda, un’altra dimensione. Mi dispiace per Viteri, un trottolino che a me e’ sempre piaciuto e che come dice Zakk ha contribuito al finale esaltante dello scorso campionato. Il Marcon ha fatto un ottimo acquisto.
Sinceramente pensavo che arrivassero 2/3 elementi di spessore con l’allontanamento di altrettanti più o peno,così praticamente devono rifare quasi tutto e con il mercato chiuso si devono affidare agli svincolati .Non sarà facile !Spero bene comunque .Forza Treviso
Però direi che a questo punto, dato che l’epurazione inizia dopo l’uscita di scena di Tonicello, il cerchio si chiude. Posso azzardare una ricostruzione? Di questo tipo: Tentoni viene confermato. A meno che il ragazzo non abbia manìe suicide chiede la conferma del blocco promozione. Probabilmente anche Gnago, visto che per quanto si sia dimostrato uno sciocco, lo scorso anno ha da solo colmato le lacune dell’attacco. Magari chiede un paio di rinforzi nelle zone nevralgiche, uno per ruolo. Poi compare Tonicello. Non vuole Gnago, ad esempio. Ma porta tutta una serie di suoi uomini. Tentoni li accetta e tace per aziendalismo, o perché non ha alternative. Si trova ad allenare un numero enorme di giocatori, di cui alcuni sono arrivati come i salvatori della patria. La cosa, ovviamente, non funziona. Fa scelte non comprensibili che, magari, alla luce del quadro definitivo, gli vengono anche imposte. La squadra non gira e Tentoni ne paga le conseguenze venendo sollevato dall’incarico. Poi se ne va Tonicello che ha capito di essere finito fuori dal giro della fiducia. E oggi TUTTI gli uomini che ha portato vengono messi sul mercato.
Totale: abbiamo sempre pensato ad una squadra costruita da Tentoni e Tonicello, ma mi sa che Tentoni ha avuto poca voce in capitolo. La società, essendo giovane e poco sgamata, si è affidata ad un Tonicello che ha fatto, con ogni probabilità, i propri interessi. Magari anche in buonafede, non mi permetto di dire nulla di diverso. Ma se oggi vengono tagliati tutti gli uomini che ha portato lui…
Cosa rimane ora? Una società che ha imparato che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, un ex allenatore serio che ha pagato una situazione critica in cui poteva fare davvero poco, dei ragazzi che sono stati sballottati per dei mesi e dei tifosi che ne hanno le tasche piene. La situazione non è rosea, purtroppo. però, a questo punto, dobbiamo stringerci attorno a chi c’è e ripartire. Ancora una volta un esordio di una squadra quasi del tutto nuova, contro la Feltrese. Che Dio ce la mandi buona.
Comunque vada, Forza Treviso!
Le prime partite di coppa e campionato sembrava che ci fossero due allenatori in panchina. Il quadro che si delinea, ora che sono saltate fuori tutte le tessere del puzzle, sembra proprio questo. Io ho sempre detto che ruotare la rosa – all’inizio spesso a danno di qualche elemento della vecchia guardia – è stato sì un errore, che però ha solo aggravato le storture di un mercato che ritenevo inadeguato. Anche se viste come sono andate le cose indadeguato è un eufemismo. In ogni caso, penso che tenendo un assetto preciso avremmo fatto sì più punti, ma di certo non saremmo alla pari con il Nervesa… perchè questa rosa ha dimostrato dei limiti, ma soprattutto non c’era manco un gruppo coeso, come ha confermato stamattina la rassegna stampa.
Adesso sì che gli alibi sono finiti, anche per la “vecchia guardia”, che comunque deve farsi un esame di coscienza. Sicuramente i giocatori dell’anno scorso hanno avuto un rendimento superiore ed è stato giusto ripartire da loro (e da Conte, Hysa e i Granati) e più costante rispetto a quasi tutti i partenti, ma in campo c’erano anche loro e spesso hanno commesso errori ridicoli.
Per quanto riguarda il mercato… speriamo che arrivi gente migliore di quella che se ne è andata. Magari meno giocatori, ma migliori. Purtroppo anche se azzeccassimo tutti gli acquisti sarà durissima, perché i cambi in corsa sono sempre difficili, specialmente se radicali come quello che stiamo vivendo. Per fortuna il mercato dei dilettanti è a dicembre, e in mezzo c’è una pausa abbastanza lunga.
E’ quasi paradossale, ma ora che le carte sono scoperte, finiamo per essere praticamente tutti d’accordo, dallo zenith al nadir (Ale/Zakk/Franco e altri). Come nell’omonimo film, siamo al ‘Ricomincio da tre’ (difensore – gia’ acquistato – punta e centrocampista, speriamo in Babbo Natale). E tanta, tanta pazienza. I migliori auguri a Mr Rorato e al Presidente. Aspetto domenica sera prima di estendere gli auguri al resto della truppa….
Ottima disamina, degna del miglior Zakk repertoire, Ale77. Ergo, Tentoni paga per ‘omicidio colposo’ con una pena da omicidio preterintenzionale (aggravato). Io spero vivamente che Rorato non debba subire situazioni del genere e che la societa’ abbia appreso dai propri errori. Domenica di riffa o di raffa saltera’ fuori una vittoria, se non altro per la legge dei grandi numeri. Sorvoliamo sul bel gioco – troppo marasma ancora nell’aria – e accontentiamoci di muovere la classifica.
Secondo me un allenatore che accetta (come sembra) di far giocare una squadra senza poter decidere al meglio da solo anzi dover ascoltare ordini da altri “non è un allenatore ma un pagliaccio”quindi dire che Tentoni sia una vittima è la più grossa cazzata che ho sentito perché se era così doveva andarsene da solo.Io credo invece che Tentoni era ed è un allenatore mediocre che il sig Tonicello abbia cannato gli acquisti anche un po’ sfortunato nel fatto di chi non ha dato quello che “tutti”ci si aspettava e che la società adesso ha sbagliato a mandare via quasi tutti !
Mauri, tu non sei un lavoratore dipendente, vero?
Non è una domanda polemica. Solo che chi lavora stipendiato può meglio capita cosa significhi accettare il compromeso delle logiche aziendali.
Ma dai cosa dici ! Un allenatore mette la faccia e comunque dalle dichiarazioni di Tenton dopo l’esonero non fanno onore a lui almeno stai zitto e poi ricordati che si parla di eccellenza e a questi livelli un allenatore non può decidere la formazione in calcio è veramente finito ! È vero lavoro per conto mio ma sono anche nel calcio come dirigente prima categoria e promozione ma queste cose non le ho mai sentite potrei capire spingere per mettere in vetrina qualche giovane ma non così
Sei a Treviso una piazza importante tanti occhi addosso ti giochi tanto non puoi accettare una situazione del genere non dirmi che Tentoni aveva bisogno i soldi de Treviso per vivere avere un po’ di coglioni insomma!
Non commento sul tono della risposta – diciamo che visto che lavori in proprio, no voria proprio averte come paron… Doveva andarsene da solo? E perche’, certi giocatori no? Non capisco pero’ il passaggio ‘dichiarazioni di Tentoni dopo l’esonero non fanno onore a lui’. Ma come, se han scritto a dritta e a manca che e’ stato onesto, un signore, da apprezzare dal punto di vista umano,….e mo’ lo riduciamo a vile ‘pagliaccio’, ‘just like that’?? Comunque si’, consideriamo il caso chiuso, visto che adesso commenteremo su una squadra semi-nuova, con un Mister che dovra’ ancora una volta imparare a gestire diversi giocatori nuovi, inserirli in moduli diversi….e siamo gia’ a meta’ campionato con distacchi abissali da recuperare. Speriamo bene.
Mauri cerca di moderare i toni però, dai…
Giusto meglio pensare alla squadra che verrà in fondo Tentoni non c è piu Tonicello neanche ! Quindi forza ragazzi ripartiamo incitiamo quelli rimasti e i nuovi e una società che avrà fatto errori ma vuole bene al Treviso .Forza Treviso nulla è perduto c è ancora tempo per entrare nei playoff.
Ok ! Scusa .