Debutto casalingo vincente per il Treviso: i biancocelesti hanno steso il neopromosso Santa Lucia con un 3-1 che forse non rispecchia il dominio esercitato nell’arco dei novanta minuti. Vantaggio dopo appena cinque minuti grazie a una mezza papera dell’ex Schincariol, che in fase di disimpegno si fa rubare palla da Roveretto: per Morbioli è un gioco da ragazzi insaccare a porta sguarnita. Il gol subito nei primi minuti manda ulteriormente in confusione un Santa Lucia lento e poco reattivo. Il Treviso crea tante palle gol ma non raddoppia… al 28′ la difesa biancoceleste viene infilata dal rapido Niakhasso che, dopo gli “assaggi” precedenti, brucia in velocità il giovane Vecchiato e sorprende Milan. Il Treviso si riversa in attacco, ma senza trovare la brillantezza della prima mezz’ora. Nei primi minuti il Santa Lucia sembra in grado di giocarsela, ma dopo dieci minuti il Treviso inizia tempestare gli ospiti e al 16′ De Poli e Morbioli confezionano il gol del 2-1. Secondo gol per l’ex Noale, già autore del secondo e decisivo gol a Cavarzano. Il Santa Lucia si riversa in avanti e per i biancocelesi si aprono praterie; alla mezz’ora Morbioli firma la prima doppietta personale con un’azione personale e chiude la partita.
Vittoria strameritata e fondamentale, visto la partita in meno e il conseguente ritardo da una Julia Sagittaria che si candida al ruolo di guastafeste lasciato in eredità dall’Opitergina. Il risultato finale rispecchia solo in parte la supremazia del Treviso, che come a Cavarzano ha avuto il controllo del gioco per gran parte del match, creando anche più occasioni rispetto alla trasferta di Belluno. Le uniche note negative riguardano ancora i troppi gol sbagliati insieme a poche ma decisive leggerezze difensive che in entrambe le partite potevano costare il successo. Il gol del pari ospite e una seconda occasione poco prima dell’intervallo sono nate da due errori evitabili che hanno trovato la difesa impreparati.
Due partite (di cui solo una a porte aperte per i tifosi) non sono abbastanza dare un giudizio complessivo su una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento, ma contro il Santa Lucia si è vista una squadra compatta e già in possesso di una buona organizzazione di gioco. Molto bene la linea mediana, con i due under sulle ali (Savio a destra e Magli a sinistra) e un centrocampo ben assortito con la fisicità di Diomandè e la fantasia di De Poli. Impiegato in cabina da regia, le sue naturali doti offensive da trequrtista l’hanno portato spesso a inserirsi negli scambi con il tridente d’attacco, non solo in occasione del 2-1. Già buona l’intesa tra Morbioli e i nuovi arrivati Baido-Roveretto, che con un po’ di freddezza e cinismo avrebbero aggiunto i loro nomi al tabellino. Si spera possano farlo già dalla trasferta di Eraclea, Covid permettendo…
Il Treviso non ha giocato la terza giornata (oltre alla prima rinviata per tutto il girone), intanto può già godersi un dato positivo con due vittorie in avvio; niente di speciale in apparenza, se non fosse che questo “filotto” in avvio non si verificava da ben dieci anni, con il Treviso dei miracoli di Diego Zanin nella Serie D 2010/2011 poi vinta contro l’Unione Venezia allenata proprio da mister Enrico Cunico. Questa statistica la dice lunga sulle difficoltà incontrate dal Treviso in questo lungo periodo di crisi (senza passare per la D)… per ritrovare i biancocelesti in vetta solitaria bisogna tornare indietro alle ultime tre giornate – tra fine aprile e maggio 2012 – del secondo campionato vinto con mister Zanin: la vittoria tennistica sulla Sanbonifacese, il primo posto ritrovato e mantenuto dopo il successo nel big match con la Virtus Entella alla penultima e nel finale incredibile di Montichiari, con il bolide di Torromino sotto l’incrocio in pieno recupero… Un tabù che andrà per forza spezzato se si vuole vincere il campionato. e abbandonare definitivamente queste categoria.