I tornelli saranno toltiA tenere banco nella conferenza stampa del post partita, più che i commenti sulla grande vittoria del Treviso sul Montebelluna, sono sono state le parole del presidente Corvezzo e Casagrande. Il patron biancoceleste dopo aver espresso la propria soddisfazione per la quarta vittoria consecutiva dei ragazzi ha introdotto una vicenda che nell’ultima settimana ha avuto risvolti, in un certo senso negativi, per la società. Si tratta del sistema di sicurezza dello stadio, più precisamente dei tornelli, che già oggi saranno tolti per lasciar posto a un altro tipo di tecnologia con la speranza che sia funzionante già dalla prossima partita casalinga con l’Este. A questo punto la palla è passata al segretario Casagrande, che ha avuto il compito si spiegare con esatezza la natura del problema: “Domani (oggi, ndr) i tornelli saranno levati, dunque gli ingressi saranno tutti liberi e bisognerà trovare una soluzione per mantenere la capienza di diecimila posti, altrimenti noi senza tornelli o altro non possiamo giocare allo stadio Tenni. Venerdì ci è arrivata una lettera indirizzata alla società, al curatore fallimentare e al comune, il quale ci ha risposto che li dobbiamo levare”. Sulla vicenda è intervenuto il legale della società, l’avvocato Casonato, spiegando che è stata presentata una rivendica, poi vinta,  alla curatela fallimentare dall’azienda proprietaria dei tornelli, i quali sono stati ceduti in leasing al Portogruaro. “Uno dei tornelli dovrebbe finire a Udine…Siccome noi vorremmo confermare la capienza a diecimila posti ” – ha continuato Casagrande – “per mantenere tale capienza anche se siamo nei dilettanti noi dobbiamo trovare una soluzione come se avessimo i tornelli. Io domani cercherò di farmi portavoce presso la Lega Nazionale Dilettanti e il nostro referente affinchè si trovi una soluzione per continuare a giocare con 10mila posti. Quindi domani sera (stasera, ndr) chiamerò e chiederò se la soluzione che abbiamo pensato col presidente sia quella giusta per mantenere l’attuale capienza. Altrimenti se noi non riusciamo a fare questo dobbiamo ridurre la capienza dello stadio sotto i 7500, ma se scendiamo sotto questa soglia dobbiamo chiudere dei settori. E’ un’ipotesi di cui inizialmente s’era parlato in Questura, però poi , per le scelte societarie legate a una serie di eventi programmati da tanto tempo, abbiamo mantenuto i 10mila posti. Adesso è saltato fuori tutto questo , per cui dobbiamo trovare un escamotage. Se non dovessimo riuscire a trovare una soluzione dovremmmo chiudere dei settori, ma il presidente non ci vuole pensare”. I giornalisti, come tutti i tifosi, si chiedono il perchè di questa scelta che tanto disagio ha provocato (anche ieri) tra i tifosi, costretti a attese interminabili per acquistare i biglietti nominativi. A questo punto è intervenuto il presidente Corvezzo, che ha spiegato i motivi per cui vuole a tutti i costi mantenere una capienza superiore ai 10mila posti: “Noi pensiamo di rimpire lo stadio con altri eventi, ad esempio amichevoli tra squadre di Serie A. Ci sono già eventi programmati, anche della nazionale, e il 16 ottobre è prevista la partita benefica tra magistrati, cantanti e attori con prevendita che supera di gran lunga i 7500, dunque in questo caso saremmo costretti a bloccare tutto”. Comunque il presidente sembra molto ottimista sulla possibilità di risolvere positivamentee il problema: “Siamo riusciti ad andare in Serie D, riusciremmo a risolvere anche questa cosa, state tranquilli”.  Anche perchè, oltre all’incotro di beneficienza, è prevista una gara ufficiale della nazionale under 19 italiana contro l’Olanda.
In queste ore sono partite intense trattative con l’Osservatorio del ministero, sperando che da Roma possano arrivare notizie confortanti. Trovare un compromesso sarebbe fondamentale per risolvere una situzione complicata anche dalla tempistica con cui la società è stata avvertita, visto che l’amministrazione comunale ha comunicato che i tornelli dovevano essere tolti solamente lo scorso venerdì.
P