CRISI NERA Ferretti non riesce più a pungere: è l'immagine di una squadra che non sa più costruire gioco e segnare. Grassi la punisce.


Encefalogramma piatto, o quasi. Mentre fuori continua il teatrino (in settimana sono attese nuove, appassionanti puntate…non cambiate canale), dentro il rettangolo verde il Treviso non dà segni di risveglio dal coma profondo in cui è precipitato dopo l’ingannevole vittoria sul Poggibonsi. “Il tempo delle chiacchiere è finito. Fuori l’orgoglio”, avevamo scritto ieri, ma a quanto pare il risveglio è ancora lontano. Il giocattolo si è definitivamente rotto e nemmeno Diego Zanin – grande uomo, signore, vero artefice di un miracolo sportivo – non sa più come aggiustarlo. Anche perché fuori, chi gli ha commissionato il giocattolo sembra prenderlo in giro. Lasciamo (momentaneamente) da parte questa faccenda e analizziamo brevemente – per quel poco che conta – la sconfitta di Borgo a Buggiano.
LA CRONACA. Il Borgo a Buggiano, tre punti sopra la zona play-out, sei dalla zona play-off, deve fare a meno di Morelli e Santini ma può contare subito sull’ultimo colpo di mercato Tognozzi, il duttile centrocampista ex Reggina e Pescara chiamato per far da chioccia a un gruppo composto da tanti under. Il Treviso, che deve fare a meno di Perna (out tre giornate per squalifica), Stentardo e Granati (infortunio), si presenta con gli acciaccati Spinosa e Giorico a centrocampo; davanti l’inscindibile coppia Ferretti-Torromino. Sorprendente scelta tecnica in difesa: dentro Zattin al posto di Sartorello (su questa strana scelta ci torneremo). Il Treviso è in maglia gialla, i primi minuti di marca biancoblu: i pistoiesi partono forte schiacciando gli ospiti nella propria metà campo, ma il gol del 4′ viene annullato per un fallo evidente su Di Girolamo. Il brivido scuote il Treviso che prova a pungere: al 14′ Ferretti manca il controllo su un bel cross di Cernuto; un minuto dopo Torromino impegna Grandi. Al 25′ occasionissima per Ferretti, che scarta due avversari e punta la porta, ma perde l’attimo buono per concludere e si fa stoppare dal rientro di un difensore. Dopo aver corso questi pericolo il Borgo va vicino al gol con Grassi: al 29′ impegna Sartorello con un forte tiro dalla distanza, la seconda sfila di poco a lato. Il Treviso tiene, anche se l’iniziativa è prevalentemente dei padroni di casa che nel finale rimediano due gialli (ammoniti i centrali difensivi Tafi e Giusti). Nel finale giallo anche per Cernuto.
Nella ripresa ci si aspetta la reazione del Treviso, che invece va sotto dopo pochi minuti: al 48′ il neo entrato Visintin (out Di Girolamo) stende ingenuamente Paganelli e manda sul dischetto l’implacabile Grassi che mira l’angolo alto e fredda Zattin. Il Treviso incassa il colpo e, intontito, lascia l’iniziativa a un Borgo galvanizzato dall’immediato vantaggio. Al 49′ Corsi impegna seriamente Zattin con un tiro dalla distanza, un minuto dopo incornata di Di Giusto con palla che sfiora il palo. Il Treviso non riesce a pungere e a qualcuno saltano i nervi (brutto fallo di Giorico, ammonito); i biancocelesti si rivedono solo al 61′, quando Ferretti dopo aver impensierito Grandi con un bel tiro da fuori rimedia un giallo per proteste. Risveglio (a scoppio ritardato) degli ospiti, che al 70′ confezionano per puro caso l’occasione più ghiotta della partita: incursione di Beccia sulla sinistra, cross che anche grazie all’effetto del forte vento si trasforma in tiro e sorprende Grandi stampandosi sulla parte alta del palo. L’occasione, come detto, è frutto della casualità: il Treviso anche in Toscana si dimostra lontano parente della squadra ammirata nel girone di andata. Poco gioco, poche occasioni. L’unico che sembra crederci è Torromino: al 78′ beffa la difesa, si presenta a tu per tu con Grandi che lo stende. Rigore? No, neanche un regalo al moribondo: l’arbitro Fanton di Lodi estrae il giallo e ammonisce anche Torromino (alla fine saranno 10 gli ammoniti). Manca un quarto d’ora più recupero, ma la partita è già finita. Il Treviso non riesce a creare nessuna azione degna di nota e dopo tre minuti di recupero i giocatori in maglia gialla escono dal campo a testa bassa. Una triste scena a cui stiamo facendo l’abitudine.
Il Treviso perde per la quinta volta in campionato, la terza consecutiva (tutte per 1-0), la seconda di fila in trasferta; due settimane fa, prima della trasferta a San Marino, il Treviso era l’unica squadra imbattuta in trasferta. Altri tempi. sembra passata una vita. Adesso arrivano solo record negativi, come le tre partite senza segnare. Senza esultare.

I MISTERI DI VIA UGO FOSCOLO Le analogie con il recente passato aumentato giorno dopo giorno. Lo diciamo da alcune settimane, da quando l’implosione del derelitto F.C. Treviso ha subito una drammatica accelerata; un naufragio che ci sembra giorno dopo giorno sempre più inevitabile nonostante le ultime, avventurose manovre del suo intrepido capitano.
Tre sconfitte consecutive mancavano dalle ultime giornate della stagione 2008/2009: 3-1 a Mantova, 1-0 al Tenni con retrocessione matematica nell’ormai ex C1, una settimana dopo stesso risultato ad Avellino. Due mesi dopo sappiamo tutti com’è finita, con la mancata iscrizione nella nuova Lega Pro e il fallimento. Altra analogia se si pensa al mercato: nel gennaio gli argentinapoletani della Berlet avevano “regalato” al sempre più solo mister Gotti gli sconosciuti italoargentini Frezzotti e Cafasso; ora, pur non avendo ancora firmato Mauro Traini è già intervenuto nel mercato degli svincolati assicurandosi il portiere Gianmarco Campironi (’89), il centrocampista Edoardo Ludovico Pacini (’91) e il difensore Fabio Marzolla (’92). Tre protetti del futuro d.s., ma soprattutto tre giocatori che Diego Zanin non ha mai visto giocare
Emblematiche le dichiarazioni rilasciate dal mister alla stampa locale: a Il Gazzettino di Treviso ha ammesso candidamente di non conoscere i tra nuovi acquisti, «ma Traini mi ha assicurato che sono di valore». Stesso discorso a La Tribuna di Treviso. «Campironi? Pacini? Marzolla? Non li conosco, ma sono curioso di vederli. Provvederò quando saranno qui». Non sappiamo nulla sul reale valore dei giocatori (qualche giovane promessa che negli ultimi tempi tra infortuni e panchine il campo l’ha visto poche volte), ma il punto è un altro. E’ stato Zanin – con l’aiuto del dimenticato Tasca – a costruire la squadra gioiello che ha vinto la Serie D e, con qualche modifica, ha sfiorato il titolo di campione d’inverno al primo anno in Lega Pro 2. Ha scelto lui i giocatori, li ha valutati, ci ha scommesso quasi sempre con successo. Ora arriva il guru del mercato Mauro Traini con tre svincolati che nessuno conosce, e chi dovrà allenarli non è nemmeno stato consultato; a noi questo comportamento sembra l’ennesima presa in giro. «In difesa e a centrocampo mancava qualcosa in termini numerici, l’attacco è tra i più prolifici mentre il portiere Sartorello forse sta accusando la mancanza di serenità dell’ambiente». Così ha concluso Zanin (a Il Gazzettino) in merito alla campagna acquisti di Mauro Traini, che ha avuto l’onore di conoscerlo in un frettoloso scambio di battute a Lancenigo…
La chiusura su Sartorello di fatto anticipa il sorprendente avvicendamento a Borgo a Buggiano, ma qualcosa non quadra. Sartorello quest’anno ha dimostrato netti miglioramenti, ogni tanto commette qualche leggerezza, ma è indiscutibilmente il portiere titolare e non è certo tra l’imputato per i ko con San Marino e Renate. Zattin nelle poche occasioni in cui era stato impiegato ne aveva combinate di tutti i colori (l’uscita “vado o non vado” nell’andata contro il Borgo a Buggiano costata il vantaggio ospite, e in coppa la doppia papera che ha regalato la qualificazione al Carpi). Scelta incomprensibile quella di Zanin, almeno che dietro essa non di nasconda un messaggio cifrato a chi ha agito alle sue spalle… Di sicuro c’è del grottesco anche in questa scelta di mercato: a Sartorello serviva, già da questa estate, un portiere esperto in grado di aiutarlo nella crescita, ma è arrivato l’oggetto misterioso Zattin. Campironi ha solo un anno di più e meno presenze sulle spalle dell’attuale numero 1, dunque è stato preso per fare il vice Sartorello. E il giovane Sanna (in prestito dal Cagliari)? Mistero. Intanto il sito ufficiale sta vivendo la terza resurrezione in un anno.


TABELLINO

BORGO A BUGGIANO-TREVISO 1-0 (0-0)

RETE:
48′ Grassi (rig.).

BORGO A BUGGIANO (4-3-1-2): Grandi; Tafi, Di Giusto, Settepassi, Crociani; Corsi (Mugelli 66′), Gialdini, Tognozzi; Grassi; Paganelli (Di Crescenzo 92′), Rocchi (Castaldo 70′). Allenatore: Firicano. 
TREVISO (4-3-1-2):
Zattin; Cernuto, Biagini, Di Girolamo (Visintin 46′), Beccia; Maracchi, Bandiera (Madiotto 68′), Spinosa; Giorico; Ferretti, Torromino. Allenatore: Zanin.
ARBITRO: Fanton di Lodi.
NOTE: spettatori  214, incasso 1300 euro. Ammoniti: Tafi (B), Di Giusto (B), Cernuto (T), Visintin (T), Giorico (T),  Ferretti (T), Gialdini (B), Torromino (T), Grandi (B), Paganelli (B). Angoli 8-3 per il Borgo a Buggiano. Recipero 1’+3′.

P