Massimo Zanetti chiude la campagna elettorale annunciando l’acquisizione del Treviso calcio insieme a un altro imprenditore-mister x, con l’obiettivo di riportare in alto i colori biancocelesti. Che sia la volta buona?

Zanetti sponsorizzazione Treviso

 “Prenderemo il Treviso”. Parola di Massimo Zanetti, che a poche ore dal voto per la corsa a Ca’ Sugana si gioca l’asso che spiazza gli avversari. In realtà la notizia di un imminente doppio annuncio (oltre al calcio, c’è di mezzo il basket, che punterà alla serie A2 con De Longhi) era circolata nel tardo pomeriggio, e in serata ha trovato conferma dal palchetto allestito in piazza Borsa. «Io e questo socio – ha rivelato mister Segafredo a Il Gazzettino di Treviso andremo a formare una società per rilevare l’intero pacchetto del Treviso Calcio. Ma non chiedetemi altri particolari, adesso è presto. Di certo il nostro progetto prevede di ripartire dalla Prima Divisione, puntiamo al ripescaggio. Abbiamo già parlato con la Federazione e ci sono margini». Massimo riserbo, dunque, sul l’imprenditore «molto danaroso» che dovrebbe accompagnarlo nella sua nuova avventura in via Ugo Foscolo, anche se i rumors e i quotidiani locali convergono sul nome di Lauro Buoro, patron della Nice.
Se ce l’avessero detto ieri mattina, ci saremmo messi a ridere, visto che Zanetti e Buoro, da almeno quattro-cinque anni, sono accostati al Treviso calcio ogniqualvolta si sono presentate difficoltà economiche e gestionali (piò o meno una volta al mese). Una dichiarazione di Zanetti raccolta da Il Corriere del Veneto («
…sono riuscito a convincere una persona danarosa, un altro imprenditore del territorio, a iniziare questa avventura. Lui ha sempre detto di no, ma insieme a me ha deciso di farlo. Ritorneremo una grande squadra») sembra confermare le voci di corridoio. Tuttavia, visto le scottature del passato, i tifosi preferiscono rimanere con i piedi per terra e attendere il fatidico nero su bianco. Una cosa è certa: dopo un’uscita del genere Zanetti non può tornare indietro, pena un danno d’ immagine che sarebbe disastroso a prescindere dall’esito delle elezioni.
Da questo punto di vista, non sono mancate le polemiche degli avversari politici, a partire dallo stesso Gentilini: «Tutti quanti adoperano degli espedienti per acquistare voti – ha sbottato lo sceriffo dal Corriere del VenetoIo gliel’avevo chiesto tante volte, di rilevare la società, e mi ha sempre detto di no perché aveva preso una cantonata con il Bologna, si dice. Adesso ne fa merce di scambio: compra il Treviso per avere voti e questo è un reato». Polemico anche il candidato grillino Alessandro Gnocchi, che paragona Zanetti a Berlusconi, mentre commenti positivi sono arrivati dal candidato democratico Giovanni Manildo («Sono contento. E’ una buona notizia per la città e per il calcio, perché, al di là dell’esito delle elezioni, Zanetti dovrà mantenere la sua promessa») e da Alessia Bellon di Indipendenza Veneta («Sono contenta per Treviso, spero che Zanetti investa tanti soldi nella squadra, voglio essere ottimista e pensare bene, altrimenti ne farebbero le spese i tifosi, la squadra e la città»). Nessun commento, almeno per ora, da parte del sesto candidato sindaco, quel Beppe Mauro che nell’ultimo mandato, da assessore al Commercio, ha più volte tirato in ballo lo “spostamento” (senza proporre alternative) dello stadio Tenni fuori città (dopo il fallimento del 2009 aveva dichiarato, in sostanza, che senza una squadra di calcio il Tenni era inutile, approvando la scelta dell’amministrazione Gobbo di non concedere lo stadio alla cordata di Sartori, sbarrando le porte della Serie D ai biancocelesti). Anche lo stadio, come riporta Il Gazzettino, è stato tirato in ballo da Zanetti: «Il nostro obiettivo è tornare in alto e anche avere uno stadio all’altezza. Non sono dell’idea di ristrutturare il Tenni, penso invece a un impianto nuovo, moderno, con negozi e alberghi attorno in modo che renda». Un obiettivo a lungo termine, al momento utopico vista la situazione attuale. Per ora il vecchio, glorioso Comunale, in barba a bombardieri, demolitori e speculatori, resta al suo posto, e quest’anno compirà la bellezza di ottant’anni.

Corvezzo e Zanetti

IL “REGALO” DI CORVEZZO In piazza Borsa, insieme a Zanetti, c’erano anche alcuni tifosi, il settore giovanile biancoceleste e Renzo Corvezzo. L’ormai ex presidente (non lo è più da dicembre, dopo essere stato “defenestrato” dagli altri soci) ha voluto sigillare il passaggio di consegne con una stretta di mano: «Speriamo, ma non ho dubbi, che la prossima settimana si formalizzi tutto – ha dichiarato a Il Gazzettino di TrevisoQuesta è una svolta importante per la società: il calcio è uno sport bellissimo ma costoso. Cederemo tutto a un euro, loro si accolleranno i costi della gestione. Abbiamo sempre detto che di fronte a un progetto forte e corposo saremmo stati pronti a regalare tutto. Lasciamo il Treviso in ottime mani». In realtà, come tutti sanno, il Treviso arriva da due anni economicamente difficili, dove il passivo non ha fatto che aumentare. Se l’operazione si concretizzerà, la società andrà incontro a una nuova rifondazione, che questa volta dovrà coinvolgere con più forza il settore giovanile.
Nelle settimane scorse lo stesso Corvezzo aveva rivelato l’esistenza di una delle sue ormai mitiche cordate. Da La Tribuna di Treviso, apprendiamo l’esistenza di una proposta d’acquisto del gruppo Sire, azienda napoletana che da qualche anno figura tra gli sponsor di Cavani & e co.
«Chiaro che adesso è tutto sfumato – ha rivelato Corvezzo a proposito di questa trattativa – ma non sono assolutamente rammaricato. Anzi, sapere il Treviso in mani trevigiane, mi fa solo piacere. Uscire da questa società personalmente da un lato un po’ mi dispiace, l’avevo presa in Eccellenza e portata in Prima Divisione, e il bilancio con tre promozioni e una retrocessione mi pare positivo; dall’alto dico che un’altra esperienza come quella di quest’anno non l’avrei certo fatta, soprattutto con questo staff. Il calcio non si può fare così, il calcio è un’altra cosa, è uno sport da amare, da vivere assieme alla città». Insomma, Corvezzo era pronto a presentare l’offerta di un’azienda napoletana specializzata in ristorazione, eventi aziendali e ricevimenti, ma tutto sembra definitivamente saltato con la (ri)discesa in campo di Zanetti. Come se non ne avessimo avuto abbastanza di esperienza infelici con soggetti provenienti da fuori regione, anche in tempi recenti! Infine, l’ex patron biancoleste azzarda una previsione per il futuro: «Con il potere economico che il gruppo Zanetti può permettersi credo che  l’obiettivo della B sia a portata di mano nel periodo in cui avevo previsto io, 5-6 anni. Chiaro che tra avere i soldi e vincere e vincere senza averli ce ne corre, sicuramente è un punto di partenza importante, questo sì. Io di ufficiale non ho ancora sentito niente, però è evidente che dopo l’annuncio la cosa si concretizzerà. Ora ci sarà il passaggio di quote, questione tecnica, da affidare ad un notaio la prossima settimana. Nessun problema, sono ad un euro…e poi entro giugno bisogna iscriversi, non dimentichiamolo…».
E “l’altra proprietà”, che ci dice a proposito dell’immiente passaggio di consegne? «Chiaramente ci sarà ancora da formalizzare tutto – ammette il presidente Sellitto a La Tribuna di Trevisoperò non posso negare di essere estremamente soddisfatto, anche perchè in questo modo si dà continuità alla società: da soli, l’abbiamo già detto, non si andava da nessuna parte. Ci dispiace solo non essere riusciti a salvare la squadra dal lato sportivo, però dal punto di vista economico abbiamo fatto il possibile, ed anche nella maniera giusta. Con l’ingresso di Zanetti probabilmente il nostro compito si è esaurito, però magari avranno bisogno di qualcuno d’esperienza ed allora noi siamo qua, senza contare che All Sport è principalmente una società che si occupa di marketing».

 

6 thoughts on ““PRENDEREMO IL TREVISO” Massimo Zanetti chiude la campagna elettorale col botto…

  1. Aspetto anch’io, ma non capisco il ‘Sheriffo’: non tocca sempre a te far la figura del salvatore della patria Caro Genty, elezioni o meno. Speriamo bene.

  2. Per carità, via tutti…TABULA RASA….dei protagonisti, specialmente dirigenti, di questa disastrosa stagione non deve rimanere nessuno. L’unico a cui dare un’altra chance è Seno…

  3. "senza contare che All Sport è principalmente una società che si occupa di marketing"? Marketing cosa? la giornata biancoceleste? Per cortesia fate più bella figura ad andarvene via al più presto!

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