Dopo essere uscito imbattuto da Caldogno (risultato pressochè inedito in trasferta nel 2014, visto che da Cornedo e Rossano i biancocelesti sono tornati a casa con le ossa rotte), il Treviso ritorna tra le mura amiche, questa volta a porte aperte dopo il turno a porte chiuse contro il Mussolente.
Sembra passata una vita dall’ultimo incontro con il pubblico al Tenni: quasi 600 persone, record stagionale, avevano assistito allo splendido derby contro la Godigese, nel quale i biancocelesti avevano dato una grande prova di forza, vincendo per 3-1. Cos’è successo poi? 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte. Un ruolino di marcia da zona retrocessione. Poco importa se nelle ultime 2 partite sono stati raccolti 4 punti, visto che in quelle due precedenti sono stati raccolti zero punti contro due squadre che lottano per evitare la retrocessione in Prima Categoria. E così da 2 punti di svantaggio dalla prima, il Treviso è scivolato a -8.
Come si spiega questa debacle? Calo di forma, certo, ma secondo noi non è un caso che la macchina perfetta di dicembre si sia inceppata non appena Gnago ha iniziato a giocare di meno: 30′ in campo a Cornedo, 90′ a Rossano (mangiandosi 2 gol clamorosi), 30′ contro il Mussolente (mangiandosi 1 gol clamoroso), in tribuna a Caldogno. Solo un caso? Difficile, considerato che la squadra dopo il suo ingaggio aveva colto 4 vittorie di fila. Ora dovrebbe essere recuperato, oggi potrebbe tornare dall’inizio, ma la caviglia che lo ha messo fuori uso è sempre minacciosa. E’ in forse anche Bidogia, uscito malconcio da Caldogno dopo aver preso una scarpata sul naso nel finale del primo tempo.
Sempre dall’ultima trasferta vicentina arriva una novità di mister Tentoni: il 3-5-2, che ha sostituito il “vecchio” 4-4-2. Solo per una volta? Di certo con l’arrivo di Zamuner, difensore centrale ex Pordenone in serie D, è difficile lasciare fuori uno tra Ton, La Cagnina e Zamuner, senza considerare Balzan, anch’esso difensore centrale, ma a Caldogno schierato nel primo tempo da centrocampista centrale. In effetti domenica la squadra non ha rischiato quasi nulla in difesa, anche se a centrocampo si sono visti troppi passaggi sbagliati, anche elementari. Tentoni predica calma, ma il tempo a disposizione non è illimitato, e con il Cartigliano c’è un unico risultato possibile, se non si vuole avere come unico obiettivo i play-off.

CARTIGLIANO Squadra dai continui alti e bassi questo Cartigliano, capace all’andata di infliggere il primo stop stagionale ai biancocelesti (2-1). In questo inizio di 2014, la musica non è cambiata: buoni risultati, come la vittoria a Loreggia (2-0) e il pareggio contro l’Eurocalcio (1-1), ma anche pessime performance, come quella che ha portato alla sconfitta contro il Cornedo (1-3).
La neo-promossa Cartigliano è partita con obiettivo la salvezza, e ora a due terzi di campionato si trova a metà classifica, a 4 punti dai play-off e a 4 dai play-out. Per loro si tratta di una sorta di scontro verità, perchè in caso di sconfitta direbbero probabilmente addio alle velleità play-off, mentre in caso di vittoria il loro campionato potrebbe assumere ben altra piega.

Probabile formazione Treviso (3-5-2): Bortolin; Ton, La Cagnina, Zamuner; Del Papa, Livotto, Giuliato, Marangon, Pilotto; Gnago, Dal Compare. All.: Tentoni.

CALCIO D’INIZIO ORE 15.

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