Totera a Frandoli
SCINTILLE Totera e Frandoli

Nel presentare ogni partita dei play-off avevamo sottolineato la loro importanza per il futuro del Treviso, comunque consapevoli che a poco sarebbe servito raggigungere l’obiettivo se qualche gol decisivo non fosse stato realizzato anche fuori dal campo.
Con la promozione (ormai certa, si spera) in Eccellenza, i gol sono arrivati…ma nella porta sbagliata, la nostra. Per carità, non una novità. Il 2014 societario è stato un continuo susseguirsi di “svarioni difensivi” e autogol, soprattutto mediatici, e da parte di soliti noti.

Tutto inizia domenica, prima di Treviso-Benaco Bardolino, quando Il Gazzettino di Treviso ci informa che il Treviso ha già posto le basi per il prossimo campionato tesserando l’ex direttore sportivo dl Ponzano Stefano Continetto. La notizia rimbalza timidamente in mezzo alle chicchiere dei tifosi, ma i pensieri, ovviamente, sono rivolti al campo. Sulla stampa di luendì si parla solo della partita, anche se sulla tribuna di Treviso salta fuori una «persona informata sui fatti societari» secondo cui qualche socio, nonostante quote misere, sarebbe già pronto a chiedere cifre assurde approfittando del valore aumentato dalla promozione appena conquistato. Manco il tempo di formulare ipotesi sui chi possa essere il personaggio che il presidente (a quanto pare, sì) Frandoli, in una intervista concessa a radio Veneto Uno, ha definito l’ingaggio di Continetto una bufala giornalistica. Ora, immaginatevi due tifosi che dopo aver sentito l’intervista si guardano negli occhi e sospirano malinconicamente: “Ecco, ci risiamo”. Ma il meglio deve ancora venire…
Martedì mattina sia Il Gazzettino di Treviso che la tribuna di Treviso propongono un’intervista al presidente (dopo l’addio di Sartori, che era stato nominato per mancanza di alternative dopo l’addio di Lenzini per problemi di salute) Frandoli. Che alla tribuna conferma: l’ingaggio di Continetto è una bufala: «Non so da dove sia uscita: smentisco, anzi la cosa mi ha fatto parecchio arrabbiare: non c‘è alcun contratto con nessun direttore sportivo»...però ammette che «l’ingresso di Continetto eventualmente era subordinato al fatto che ci aiutasse a reperire imprenditori disposti ad entrare in società: perché è perfettamente inutile nominare adesso un diesse quando non si sa esattamente come sarà composto tutto il resto, sarebbe come mettere …anticipatamente il carro davanti ai buoi». Ah, ma allora questo Continetto al Treviso non è un perfetto sconosciuto. Tant’è che nel Gazzettino lo stesso Frandoli definisce Continetto «un innesto che sicuramente bene alla società. Tra l’altro ci ha già portato fortuna». Ah…ok…tutto chiaro. Tant’è che nel pomeriggio il presidente ha incontrato Marcello Totera per chiarire, ma il summit ha avuto come unico risultato la rottura, probabilmente definitiva.
Su la tribuna di Treviso di mercoledì Frandoli precisa: «Mai detto “sarà un innesto che farà bene alla società”. Ribadisco: l’accordo era che l’ingresso di Continetto, contro cui non ho nulla di personale, fosse a bocce ferme e subordinato alla presenza di nuovi soci. Ne avevamo parlato molto chiaramente e mi stupisco che ora Totera dica il contrario. Continetto s’era proposto come ds? Lo potrà diventare nei miei modi e tempi». Di diverso parere Totera: «Io Frandoli l’ho sempre informato su tutto e non mi risulta che ci fosse la condizione che dice lui. Continetto non ha firmato nulla, ma c’è un accordo verbale perché diventi, dopo Andrea Zamprogno, la figura di raccordo tra società e squadra. E comunque non vedo che ci siano problemi nemmeno se una nuova proprietà volesse imporre un dirigente diverso».
Ma è attraverso le pagine de Il Gazzettino che il legale della società presenta l’arringa più pepata verso il “baffo”: oltre all’accordo verbale tra i due su Continetto dello scorso inverno, Totera smentisce anche l’idiliaco quadretto societario dipinto da Frandoli nelle sue frequenti interviste: «I giocatori avanzano una mensilità e mezza. Da pagare ci sono anche collaboratori e comune di Treviso. Per onestà è giusto dire le cose come stanno». Dunque budget non rispettato, e soldi tirati fuori di tasca propria, mentre «Frandoli non può dire la stessa cosa». Un Totera davvero giù di tono, deluso dal comportamento di Frandoli e dello stesso Sartori, e indignato per i mancati ringraziamenti a Lenzini, dimessosi da presidente lo scorso autunno perché prossimo a una delicata operazione al cuore. Ma visto quanto accaduto nei mesi successivi, con polemiche ridicole e baruffe chioggiotte, possiamo azzardare che le dimissioni sarebbero arrivate comunque. Per quel poco che abbiamo imparato a conoscerlo Lenzini ci è sembrato persona troppo pacata e seria per sopportare una situazione simile…Lenzini, con Giangiuseppe Lucchese, è secondo Totera l’altra persona da ringraziare, perché a lui si dovrebbe la sponsorizzazione di Zanetti (o come direbbe Frandoli, Massimo Segafredo..). Ancora meno diplomatico Continetto: per il ds Frandoli è uno di quei personaggi che «non pagano nessuno, non tirano fuori un centesimo e pensano solo a farsi intervistare per apparire. Frandoli dimentica che il calcio è uno sport e non una campagna elettorale. Non mi piace usare mezze frasi per questo dico che Frandoli se ne deve andare. La presenza ostacola l’entrata di altri imprenditori nel Treviso». Più chiaro di così…

Che dire, si sapeva che anche questa sarebbe stata un’estate calda, anche con la certezza della prossima categoria. Ma assistere a un commedia simile neanche 24 ore dopo un grande risultato acquisito sul campo è veramente avvilente, roba vista nemmeno due anni fa dopo il successo a Montichiari. Un ulteriore danno d’immagine per il Treviso, o di quel poco di prestigio rimasto dopo due fallimenti in quattro anni.
Ma si sa, i nodi vengono al pettine. E nei mesi scorsi, mentre classificavamo come bufale tutte quelle storielle – date in pasto alla stampa per tranquillizzare i tifosi – su imprenditori pronti ad entrare, avevamo lanciato l’allarme: così non si va da nessuna parte. Non essendo né soci né dirigenti informati punto per punto sulle dinamiche societarie non possiamo ancora dare un giudizio definitivo su quest’ennesima farsa societaria, ma un’idea ce la siamo fatta. Per esempio, nei momenti critici vissuti da squadra e società (esonero di Piovanelli e Andrea Zamprogno, difficoltà della prima gestione Tentoni e altre piccole grane) ci eravamo alterati di fronte a quelle uscite mediatiche, tanto irritanti quanto inutili e dannose per la squadra. La goccia che aveva fatto traboccare il vaso erano stati gli aumenti dei biglietti senza preavviso per Treviso-Sarcedo. In quell’occasione avevamo parlato di “salvatori travestiti da lucratori”. Un’esagerazione? Forse no. Una cosa è certa: in questa stagione alcuni soggetti, peraltro non nuovi a esperienze in via Ugo Foscolo, hanno dimostrato che il loro tempo è finito.

1 thought on “FINITA LA FESTA, INIZIA LA COMMEDIA Rottura Totera-Frandoli sul ds Continetto

Comments are closed.

P