Dopo la brutta prestazione di Spresiano il Treviso si riscatta ritrovando gol e vittoria tra le mura amiche del Tenni. I biancocelesti scendono in campo con Cesca come unica punta centrale, supportato da Garbuio; l’ariete friulano scende in campo nonostante il persistere dei problemi alla spalla infortunata oltre un mese fa, ma in campo farà comunque sentire peso e centimetri. Tant’è che, nell’inedita veste di ala, è proprio il gigante di Latisana a scendere come un furia sulla destra e pescare l’ivoriano Meite, che da ala a punta centrale non si fa trovare impreparato e batte Bigolin. La reazione degli ospiti è furente, ma nel primo quarto d’ora Tunno può dormire sonni tranquilli, anche se al 15′ Banzato rischia grosso dopo un’innocua trattenuta in area. La maglia effettivamente si allunga, l’avversario “sviene”, ma nonostante le tante proteste arbitro e guardalinee non segnalano niente di irregolare. Il Treviso è in vantaggio di fronte a un avversario che dimostra le difficoltà del momento (due pari e tre sconfitte), ma come contro il San Gaetano sembra adagiarsi sul risultato, senza costruire molto e sbagliando tanti palloni facili, mandando su tutte le furie il sergente Pala. A subire i rimproveri del mister bergamasco, oltre al solito Meite (che si prende un giallo per uno sgambetto dopo aver perso banalmente palla su una buona azione offensiva in contropiede), c’è perfino il solitamente inappuntabile Carraro, uno dei migliori in quanto a rendimento. Il Vazzola spende molto, lasciando qualche voragine, e alla mezz’ora il Treviso si risveglia: al 35′ Cesca può vestire ancora una volta il ruolo di assist man, ma dopo essere penetrato in area lungo la linea di fondo tarda il pasaggio e la difesa può salvarsi in angolo. Poco importa, perché proprio la retroguardia vazzolese dimostra il suo momentaccio quando, al 40′, si fa sorprendere da un lungo lancio di Carraro poco prima del centrocampo: esattamente come due settimane fa contro il San Gaetano, Cesca si infila tra due difensori e, dopo uno splendido controllo, trafigge Bigolin con un siluro. L’estremo difensore completa il pomeriggio da incubo della difesa ospite quando nel primo minuto di recupero subisce il terzo gol. Azione insistita del Treviso dentro l’area; Cesca appoggia per Garbuio che, dopo aver difeso spalle alla porta, s’inventa un cross perfetto per Nichele, che di testa coglie in controtempo un Bigolin non esente da colpe. La palla, molto lenta, attraversa beffardamente tutta l’area piccola e si insacca sul secondo palo. 3-0 e vittoria virtualmente archiviata.
Nella ripresa il Treviso sembra intenzionato ad arrotondare il risultato. I biancocelesti sfiorano il quarto gol già al 4′ dopo un bel dialogo tra Cesca e Garbuio che innesca il velocissimo De Marchi; il classe ’99 affonda in area ma, disturbato da un difensore ospite, conclude di poco fuori alla sinistra del primo palo. Il gol arriva quattro minuti dopo: calcio d’angolo di Nichele e Garbuio, appostato sul secondo palo, riesce a eludere la marcatura avversaria, deviando in gol con il petto. I restanti 40 minuti ora sembrano una formalità, ma proprio sul 4-0 si vede il miglior Vazzola, anche per “merito”, forse, di un Treviso che dopo aver messo al sicuro il risultato abbassa un po’ troppo la tensione. Lo si vede al 17′ quando, dopo una fortuita deviazione, Lucchese si trova a tu per tu con Tunno, che compie un primo miracolo e successivamente salva la propria imbattibilità con il provvidenziale intervento di un compagno su un avversario pronto a raccogliere la palla vagante. Il Treviso suda freddo, ma il pericolo corso ha il merito di tenere svegli i biancocelesti. La più ghiotta occasione capita tra i piedi di Garbuio, che su un’azione confusa prova l’eurogol con una rovesciata dentro l’area piccola, costringendo Bigolin a un prodigioso tuffo. Nel quarto d’ora finale nuova reazione d’orgoglio del Vazzola, che ci prova continuamente con cross e tiri dalla lunga distanza. La prima conclusione, molto bella, è opera di Stocco, che si vede negare l’eurogol da un volo d’angelo di Tunno. Un minuto dopo il portiere piemontese dimostra di valere tutt’altra categoria. Antonio Martina controlla un cross a limite dell’area e, in girata, fa partire una sventola che si stampa sulla parte alta della traversa; la palla torna al centro dell’area, dove Callegaro si fa anticipare dal neontrato Tedoro, il cui tap in centrale viene respinto dal terzo miracolo giornaliero di super Tunno.
E così il Treviso conclude la quarta partita consecutiva senza subire gol, diventando la miglior difesa del campionato grazie al clamoroso risultato di Mansuè, dove il Fontanelle ha conquistato vittoria e vetta con un altro, pesantissimo poker. 4-2 per i gialloneri, autentica rivelazione di questo primo quarto di campionato e prossimo avversario al Tenni del Treviso. In mezzo, i biancocelesti avranno due appuntamente da non fallire: prima la trasferta in casa del fanalino di coda Unione Sile, dunque i quarti di finale del Trofeo Regione Veneto con il Pro Venezia. Altro tour de force per i ragazzi di mister Pala, che oggi non hanno brillato sotto il profilo di gioco, soffrendo qualche calo di tensione di troppo, ma se non altro si sono dimostrati più cinici del solito sotto porta. Questa squadra ha il potenziale per fare meglio di quanto visto finora, ma per fare il salto di qualità deve cambiare marcia anche in trasferta, specialmente contro le avversarie sulla carta più deboli.

 

TABELLINO

TREVISO-VAZZOLA 4-0

TREVISO (4-4-1-1): Tunno; Pegoraro (st 23′ Callegaro), Marchiori, Rosina, Banzato (st 41′ Scroccaro); De Marchi, Carraro, Nichele (st 32′ Casarin), Meite (st 11′ Guercilena); Garbuio; Cesca (st 37′ Pasqualini). A disp. Berto e Caradonna. All. Pala.
VAZZOLA (4-4-2): Bigolin; Munarin, Gaiotti, Giuliotto (st 4′ Stocco), G. Martina (st 11′ Parro); Lucchese, Dall’Armellina, Brandilise (st 9′ Stefan), Benetton (st 38′ Decrignis); A. Martina, Violo (st 16′ Teodoro). A disp. Crocco e Bajselmani. All. Fornasier.
ARBITRO: Sutto di San Donà.
MARCATORI: pt 1′ Meite, 40′ Cesca, 46′ Nichele; st 8′ Garbuio.

risultati

classificaprossimo-turno

P