immagine1
Il quadro delle semifinali

Sono stati effettuati in mattinata in sorteggi per le semifinali del Trofeo Regione Veneto. Treviso e Opitergina sorridono, perché evitano il doppio derby, le furie rosse forse un po’ di più perché trovano l’avversario più debole, cosiderando che  il Povegliano veronese è al terz’ultimo posto del girone A, mentre l’avversario dei biancocelesti è il più ostico Camisano, ottavo nel girone B, a un solo punto dai play-off. Entrambe le trevigiane giocheranno l’andata in casa, mercoledì 28 febbraio, e il ritorno mercoledì’ 14 marzo (ore 20.30). Mancano oltre due mesi, dunque lo stato di forma (e le classifiche in campionato) delle quattro squadre potrebbe essere completamente diverso da quello attuale.

cesca-stacco-imperioso-960x600_c
Cesca decolla… verso il Portomansuè?

Di sicuro sarà un Treviso differente nell’organico, perché dopo la partenza di Meite e gli arrivi di Fusciello e Da Silva, in questi ultimi giorni di mercato il via vai a Vascon di Carbonera rischia di intensificarsi, specialmente dopo l’incontro chiarificatore (?) avuto in mattinata con la squadra e lo staff tecnico, fortemente voluto dal presidente Visentin. Che nell’intervista odierna de la tribuna di Treviso è andato dritto al punto: «Ora voglio veramente capire. Allenatori, giocatori e tutto lo staff devono spiegarmi che succede: qualcuno ha dei problemi? È una questione psicologica o tecnica?». Particolarmente interessanti le parole sull’attacco biancoceleste: per il patron il problema è globale e non di tutto l’attacco, perché le occasioni ci sono ma la squadra «le sbaglia tutte e la palla non va dentro. Beninteso, nessuno in particolare è sotto accusa, la colpa è di tutti». Tuttavia un stilettata parte comunque, verso un obiettivo preciso che a questo punto è  il secondo partente sicuro del Treviso, l’attaccante Alessandro Cesca: «Oltre al carattere, che lo porta spesso ad essere squalificato e che non fa bene alla nostra immagine, è che non segna mai».

Tanti saluti e fine di una telenovela. Sì, telenovela, perché le solite ciacoe su un Cesca in partenza serpeggiavano da tempo tra i tifosi. La notizia del suo addio era circolata “ufficialmente” già la settimana scorsa sul portale venetogol, che indicava il Portomansuè come possibile approdo per un giocatore che negli ultimi anni ha cambiato spesso squadra a dicembre.
La notizia insomma non sorprende più di tanto la tifoseria… come la prolificità dell’attaccante? In effetti già qualche tempo fa avevamo fatto notare che, seppur in categorie come Serie D e Lega Pro e Serie C, negli ultimi anni non aveva realizzato i gol. Il peso specifico dell’attaccante, oltre ai gol segnati in campionato e in coppa, si è fatto comunque sentire nella manovra biancoceleste, al netto della sfortuna (infortuni) e degli errori: eccessivo nervosismo e rossi che hanno messo in difficoltà la squadra, specialmente in campionato. Insomma, ci si aspettava di più e Visentin l’ha espresso senza tanti giri di parole…

A prescindere da come finirà la sfida con il Caerano, con la fine del girone di andata è tempo di bilanci e le pagelle del Treviso non sono esaltanti; l’ottimo cammino in coppa rende meno impietosa la sentenza, ma l’amarezza è tanta se si pensa che anche la vittoria nel Trofeo Regione Veneto (e il primo posto nella graduatoria dei ripescaggi) potrebbe rivelarsi inutile se dalla Serie D retrocederanno quattro venete (il rischio è molto alto, visto che sono tutte nello stesso girone) e dall’Eccellenza non saliranno altre (tra play-off e ripescaggi) oltre alle due vincitrici dei rispettivi gironi.
Discorsi prematuri e inutili a metà dicembre, con la speranza che in primavera il Treviso sia nuovamente in lotta per vincere un campionato che nelle intenzioni estive avrebbe dovuto “uccidere”. Ipotesi a cui pochi tifosi avranno creduto, vista la presenza di altre due corazzate come Opitergina e Portomansuè nel girone. La società ha ingaggiato quasi tutti elementi di categoria superiore, ma molti hanno reso al di sotto delle aspettative. Insomma spesso per vincere servono ottimi giocatori DA categoria, a prescindere dalla motivazioni personali che non dovrebbero mancare mai, a maggior ragione se si indossa la maglia del Treviso in queste categorie.
Insomma, in estate qualche errore si è fatto sicuramente, anche se non giusitifca il ritardo in classifica e le prestazioni altalenanti o spesso insufficienti di alcuni elementi. Dopo il pareggio di Caorle il malumore della tifoseria è tracimato allo stadio e sui social. Nel mirino anche mister Pala per alcune scelte tecniche, ma anche in questo caso cambi, imposti o meno da squalifiche, infortuni o mal di pancia in vista di una cessione, non possono giustificare i risultati. Certo, anche nella scelta della guida tecnica qualche dubbio era stato sollevato in estate. Più di qualcuno si chiede se sia stato un azzardo ingaggiare un allenatore da fuori regione, senza conoscenza delle altre avversarie e della categoria, con esperienze (pealtro non felicissime negli ultimi anni) in categorie superiori come Serie C e D. Vale forse per la guida tecnica lo stesso discorso dei giocatori? Molti tifosi sembrano pensarla così, ma nelle precedenti stagioni in Eccellenza e Promozione abbiamo visto che i ribaltoni sono serviti a poco, tanto quanto le rivoluzioni di mercato. Eventualità che non sembra all’orizzonte e va assolutamente evitata.
Dal canto suo Pala ha sempre ribadito, riferendosi alla sua squadra, che ci si doveva calare nella categoria. I tifosi, talvolta etichettati come troppo esigenti, in queste categorie (Promozione o Eccellenza che sia) ci si sono calati da tempo. L’impazienza questa volta è più che giustificata se ripensiamo ai proclami e alle premesse estive, pur permanendo il sostegno gudagnato faticosamente (dopo un inizio tormentato, a causa di chi l’aveva preceduto) dal presidente Visentin, i cui sforzi non sono stai finora ripagati.

P