VILLANOVA Un coneglianese ai piedi del TitanoI TITANI NELLA MARCA E venne il turno dei Titani. Così sono chiamati i giocatori del San Marino (in riferimento al monte Titano), unica squadra dell’omonima repubblica autorizzata a giocare nel campionato italiano e prossima avversaria del Treviso.
La società nacque nel 1959 quando la federcalcio locale decise di allestire una squadra che potesse giocare nel campionato italiano. La squadra, dopo aver ereditato colori biancocelesti della Libertas Tre Penne si iscrisse alla Seconda categoria emiliana come Società Sportiva Serenissima. Tale denominazione rimase fino al 1973, quando la fusione con la Juvenes portò al cambio della denominazione sociale in A.C. San Marino. I primi ventotto anni da squadra “italiana” sono lontani dal professionismo, tra Prima e Seconda categoria, Promozione e Serie D. Nel campionato 1987/1988 ecco la svolta: dopo il secondo posto della stagione precedente, ecco la prima storica promozione in Serie C2. Ma l’avventura dura solo un anno, e gli anni ’90 vedono i Titani galleggiare tra Eccellenza e Serie D fino al campionato 1999/2000, quando ritornano in Serie C mantenendola per tutto il decennio successivo. Nel mezzo, un difficile biennio in C1 (due playout, fatali al secondo anno), categoria ottenuta con il ripescaggio dell’estate 2005.
Lo scorso campionato il San Marino non è riuscito a ripetere l’exploit dell’annata precedente, quando il sogno C1 s’era infranto solo nella finale play-off col Gubbio. In ogni caso, un’ottima stagione per i ragazzi del confermato mister Mario Petrone, che ha guidato i suoi alla conquista del quinto posto (47 punti, 23 punti all’Olimpico e 24 in trasferta) che è valso la semifinale play-off persa con la Carrarese di Lucarelli e Buffon, poi promossa. Unico rammarico quei due punti che avrebbero permesso di soffiare il terzo posto al Prato finalista e ripescato. Il San Marino era poi stato in lizza per la Prima divisione, ma l’attuale presidente onorario De Biagi (che ha speso un quarto di secolo per i colori biancocelesti) aveva rinunciato, vista la mancanza di aiuti da parte dell’imprenditoria locale.
Sotto il profilo societario non è certo stata un’estate tranquilla per i Titani. Per alcune settimane si è protratta la trattativa col manager Luciano Capicchioni, insieme al quale sarebbero dovuti entrare in società Jorge e Rodrigo Messi – padre e fratello del pallone d’oro – nella veste di consulenti di mercato con il Sud America. La telenovela s’è chiusa con un nulla di fatto, ma De Biagi ha iscritto comunque la squadra in Seconda divisione lasciando la presidenza a Danilo Pretelli. Nel mercato estivo il nuovo diretto sportivo Marco Giannitti si è dato da fare per allestire una rosa in grado ottenere una salvezza tranquilla. Tra le cessioni più importanti: l’esperto portiere Scotti, passato al Rimini; il possente difensore centrale Ligi (’89), “promosso” al Crotone in Serie B; il terzino sinistro Ruggeri (’90) alla Reggina; e l’attaccante esterno Murano al Montichiari. Proprio nel reparto offensivo, tuttavia si è registrata la cessione più pesante. Guerino Gasparello (’79), dopo due ottime stagione all’ombra del Titano (nell’ultima 13 gol in 28 presenze), ha accettato l’offerta del Bassano in C1 (val la pena ricordare che l’estate scorsa l’attaccante padovano era stato in lizza fino all’ultimo per quel posto da prima punta poi occupato da Massimo Perna). In entrata i due nuovi portieri, entrambi under: Mattia Migani (’92) dal Palermo, e Andrea Russo (’91), che l’anno scorso è sceso in campo con l’unione Venezia prima di passare all’Albese. In difesa alcune conferme importanti: il terzino sinistro Manuel De Santis (’90), i centrali Alessandro Fogacci (’80) e Carlo Pelagatti (’89), e il terzino destro Samuele Sorbera (’87). In entrata tre under di qualità: dalla Juve il centrale Vittorio Ferrero (’91) e il terzino Roberto Crivello (’91), dal Frosinone il centrale Pietro Maria Del Duca (’91). A centrocampo confermati gli uomini migliori: lo scuola Roma Simone Loiodice (’89), esterno di centrocampo e all’occorrenza seconda punta; Davide Poletti (’81) esterno sinistro offensivo col fiuto del gol (11 in 49 presenze a San Marino); il centrale Amantini (’87), che a Casale dopo quasi 90 presenze ha segnato il primo gol in maglia biancoceleste; e Luca Pigini (’89), altro centrocampista centrale. In entrata oltre a Manganelli (’93), promosso dalla Berretti, il mediano Schiccitano (’92) svincolato dalla Sangiovannese, e Casolla (’92), 36 presenze e dieci gol con il Real Rimini nell’ultima Serie D In attacco la conferma più importante è un giovane talento trevigiano: Marco Villanova (’91), nato a Conegliano e cresciuto nell’Atalanta. In estate è stata rinnovata la comproprietà con la società orobica, nella quale gioca anche il fratello Michele, trequartista, di due anni più giovane. Curiosità: il papà Mirco è il giornalista de Il Gazzettino e La8. Marco, mancino in grado di giocare sia come seconda punta che come esterno di centrocampo, è l’unico confermato del reparto offensivo insieme a Matteo Vitaioli (’90), unico sanmarinese doc della rosa (vanta 14 presenze in nazionale). Tra gli arrivi il più importante è sicuramente Emanuele Chiaretti, nell’ultima stagione all’Atletico Roma in C1. Prima punta di grande esperienza, classe 1978, ha vissuto i suoi anni migliori a Cesena (101 presenze e 26 gol tra il 2000 e il 2004) e a Vercelli (59 presenze e 24 gol nel biennio 2008-2010). Il reparto offensivo è stato completato con il giovanissimo Luca Rivi (’94) promosso dalla Berretti, Gianluca Lapadula (’90) dal Palermo, Michele Pieri (’92, dal Palermo, due gol in Coppa Italia) e la prima punta Alessandro D’Antoni (’88), arrivato dal Viareggio nello scambio che ha portato il centrocampista Lepri in bianconero.
Il San Marino, che in Coppa Italia si è qualificato come miglior terza classificata (7 punti dietro il Perugia e il Bellaria), non è stato protagonista di una gran partenza in campionato: un punto in due partite, con cinque gol fatti e sei subiti, ma contro avversarie tostissime. Debutto terribile nell’acquitrino di Casale, con la squadra che va sotto 2-0, accorcia due volte ma viene sconfitta 4-3 dai nerostellati. Meglio nel debutto all’Olimpico di Serravalle, dove i ragazzi di Petrone vanno ancora sotto 2-0 dopo meno di mezz’ora, ma nella ripresa rimontano con D’Antoni e Lapadula, che si divora il clamoroso gol del 3-2. Sicuramente un elemento da tener d’occhio domani, soprattutto nei calci da fermo. Mancheranno il centrale difensivo Fogacci, espulso per due turni Casale, e mister Petrone, che domenica scorsa è stato cacciato per proteste. Tra gli elementi più positivi dei Titani, oltre al già citato Villanova (due gol in Coppa Italia oltre a quello segnato nella prima giornata), vi è l’esperto Poletti, che sulla destra potrebbe creare non pochi grattacapi a Beccia e Malacarne. Sotto accusa il reparto offensivo invece: troppi i 6 gol subiti in due partite (dopo i 30 dello scorso campionato), alcuni dovuti alle sbavature del giovane Russo, che domani dovrebbe lasciare il posto a Migani. Questo San Marino forse non sarà forse una squadra da promozione, ma ha grande carattere, dote fondamentale in un campionato che si preannuncia equilibrato.

TORROMINO Il fantasista vuole stupire ancoraTREVISO, LA DIFESA C’E’? Il reparto difensivo del San Marino non è stato l’unico a scricchiolare. Il Treviso di gol ne ha subiti tre (dopo averne incassato uno a partita nei quattro turni di coppa), ma è al secondo posto in classifica a quota 4 punti, e senza quella leggerezza nel recupero di Poggibonsi a quest’ora starebbe condividendo il primato con i nerostellati del Casale. Ma il reparto arretrato è finito sotto accusa, tanto che oltre ai tifosi la stessa stampa non è stata tenere nei confronti di Biagini e compagni. Proprio il ventenne difensore centrale figura tra i principali “imputati”, dopo i due rigori (uno provocato, l’altro guadagnato) a Poggibonsi e lo sfortunato autogol col Savona. A penalizzarlo i soliti problemi alla schiena che lo tormentavano anche l’anno scorso.
Ma guardando al gruppo e non al singolo, siamo così certi che il reparto difensivo sia l’unico responsabile per i due balbettanti primi tempi del campionato? L’imbarazzante pareggio al 92′ del Poggibonsi è sicuramente frutto di una difesa troppo statica, ma per il resto non è azzardato dire che i problemi classificati come difensivi in realtà riguardano tutta la squadra, che forse non si è ancora calata pienamente nella categoria. In Serie D c’eravamo abituati al Treviso brillante del primo tempo e in difficoltà nella prima parte della ripresa. Nelle prime due partite in Lega Pro le cose sembrano essersi capovolte, quasi come se la squadra non avesse ancora compreso l’atteggiamento con cui scendere in campo fin dal primo minuto in Lega Pro (di certo il livello medio della categoria è notevolmente più alto sia rispetto alla Serie D che alla Lega Pro dell’anno scorso).
Sia a Poggibonsi che al Tenni il Treviso si è trasformato nella ripresa, legittimando una vittoria… e mezza con un una maggiore intensità di gioco e più occasioni sotto porta. Con il Savona la stessa difesa si è riscattata con un grande secondo tempo, e Di Girolamo è stato inserito nella Top 11 di Rai Sport insieme a mister Diego Zanin, che domani avrà qualche problema di formazione nel reparto arretrato…Visintin è ancora alle prese con la riabilitazione dalla contrattura di Ferrara, mentre Cernuto in settimana ha avuto l’influenza e la sua presenza non è così certa. A centrocampo sarà finalmente disponibile, dopo le due giornate di squalifica, Federico Maracchi, che nel precampionato era stato inserito quasi sempre titolare nel centrocampo a tre con Bandiera e Malacarne. Ma in due settimane tante cose sono cambiate: il giovane Giorico, che dalla sua ha lo stato di under, si sta affermando sempre più come il regista del nuovo Treviso, senza dimenticare l’ultimo arrivato Stentardo, già in campo nella prima di campionato. Insomma, la concorrenza non manca, idem in attacco. Come tenere in panchina il Torromino versione 2011/2012? La concorrenza sembra davvero aver stimolato il talento inespresso (o espresso solo a sprazzi) in Serie D, dove comunque non erano mancati alcuni gol e assist pesanti per la vittoria del campionato. Ma il regolamento degli under è sicuramente un punto a sfavore per “Beppe”, che di anni ne ha “già” 23… Per Zanin c’è l’imbarazzo della scelta.

PUBBLICO Per domani ci attendiamo tutti una risposta di pubblico migliore al Tenni. Se per la campagna abbonamenti l’introduzione della “Tessera del tifoso” è stata un vera e propria mazzata, difficile trovare giustificazioni per lo scarso numero di tagliandi venduti per il debutto interno col Savona. Non può certo bastare la crisi economica, perché rispetto ad altre piazze come Rimini e Mantova (che hanno vissuto una parabola simile al Treviso passando in pochi mesi dalla B alla Serie D per poi conquistare la promozione in C2) il calo di pubblico a Treviso è stato proporzionalmente superiore, e non di poco. A incidere purtroppo è l’inguaribile freddezza di una piazza che anche nei momenti d’oro della storia recente non ha saputo rispondere in modo adeguato. La speranza è che già da domani ci possa essere un piccolo miglioramento, ricordando a tutti che i prezzi dei biglietti sono tra i più bassi dell’intera Lega Pro
A tal proposito, la società ha fatto sapere che da domani sarà disponibile un’altra biglietteria oltre a quella del Foro Boario. Sarà situata in via Ugo Foscolo, dietro le tribune, e come l’altra dovrebbe aprire alle ore 13.45. Una novità che indubbiamente snellirà le inevitabili code che si registrano negli stadi di tutta Italia.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Nel Treviso dubbio in difesa per il convalescente Cernuto,  nel San Marino cambio tra i pali dove Migani porende il posto di Russo

P