Cjarlins Muzane contro Treviso: all’andata un’ultima spiaggia tra deluse, al ritorno un clamoroso testa coda in cui solo una ha rispettato i pronostici estivi. I friulani un girone dopo sono ancora nei bassifondi, ancorati a un terz’ultimo posto che non vale nemmeno i play-out. Il distacco dall’accoppiata Luparense-Adriese è talmente ampio che al momento il Cjarlins sarebbe virtualmente retrocesso in Eccellenza. La settima stagione in Serie D, quella che avrebbe dovuto celebrare il salto nei professionisti, si è rapidamente trasformata nella peggiore della storia celestearancio. Dopo l’incontro del Tenni, deciso dalla stoccata finale di De Respinis, il Cjarlins Muzane non ha compiuto il salto di qualità atteso, ottenendo due punti quattro in partite, sconfitto nei big match di Chioggia e Mestre. La prima, illusoria vittoria a Bolzano alla nona giornata è stata seguita da altre due pesanti ko con Portogruaro e Campodarsego. La sconfitta nel padovano ha portato all’esonero di Carmine Parlato, che poco dopo si è accasato alla Folgore Caratese targata Sportitalia del presidente Criscitiello. Un cambio poco fortunato per entrambi. Un solo successo, 8 punti in 10 partite per l’ex allenatore arrivato in Friuli nell’autunno 2022 dopo la breve esperienza alla Casertana.  Non è andata meglio al suo sostituto sulla panchina del Cjarlins Muzane, Thomas Randon. Sette anni nelle giovanili del club, oltre a due panchine della prima squadra nella stagione 2020/2021. Tre sconfitte, cinque pareggi e un solo successo, ottenuto a Montecchio Maggiore a inizio anno, seguito dal ko interno nel derby col Chions e il pari di Breno.

Non solo il cambio in panchina: rispetto a un anno fa anche la prevedibile rivoluzione nel mercato invernale non ha prodotto i risultati sperati. Se ne sono andati molti giovani come il portiere Pollini (Trestina) e il terzino Grassi (Sansepolcro), ma anche alcuni big come il centrocampista  Gatto (Chieti) e gli attaccanti Calì (Luparense) e Fasolo, passato all’Adriese con il difensore Gentile. Il mercato di riparazione era iniziato già a fine ottobre, prima dell’esonero di Parlato, con l’acquisto di Matteo Scozzarella (1988). Protagonista di un’ottima carriera in Serie A e B (Portogruaro, Atalanta, Trapani, Parma), negli ultimi anni ha vestito la maglia del Monza, da cui si è svincolato nel gennaio del 2023. Molti i giocatori offensivi arrivati dal 1° dicembre: Nigel Kyeremateng, cresciuto nel Milan, viene dallo United Riccione ed è un classe 2000 come l’ex Mestre Leonardo Moraschi e Gabriele Gibilterra (Ghiviborgo). Più esperienza per Marko Maletic (1993), reduce dalla breve esperienza in Serie C con il Renate, e Giacomo Lucatti (1992, ex Livorno, dal San Donato Tavernelle), autore del decisivo rigore che ha permesso di sbancare Montecchio Maggiore nella prima di ritorno. In difesa, Emanuele Cicagna (1999) dal Gozzano e giovani come Mattias Bonafede (2005) dalla primavera dell’Empoli. A centrocampo l’innesto più importante è Carlo Clemente (1998), dal Bitonto alla prima esperienza al nord. Il viavai di giocatori, per quanto previsto dopo la sconcertante partenza in campionato, ha attirato critiche e commenti sarcastici da parte di tifosi e avversari. L’unica certezza è che, sulla carta, anche dopo i cambi del mercato invernale la rosa vale più della zona play-out.

Anche questo turno ripropone un interessante scontro diretto in zona play-off. Dopo il pareggio di Bassano, il Campodarsego ospita la Dolomiti Bellunesi, terza a cinque lunghezze dal Treviso… che potrebbe approfittarne per aumentare il vantaggio sulle inseguitrici e consolidare il secondo posto. Per farlo dovrà espugnare lo stadio “Eros Della Ricca” di Carlino, che insieme al Gino Cosaro di Montecchio Maggiore e l’Internom Arena di Bolzano è uno dei tre impianti senza barriere del girone C.

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