A soli due giorni dalla brusca battuta d’arresto patita ad Oderzo, il Treviso torna in campo per il terzo turno infrasettimanale della stagione, con la speranza di ritrovare subito la strada verso la salvezza anticipata.
Al Tenni arriva quella Marosticense che nel girone di andata aveva inflitto la prima sconfitta stagionale ai biancocelesti, trovando dopo tante sconfitte i primi punti interni della stagione. Nella gara d’andata il Treviso aveva giocato un buon primo tempo, fino a trovare il vantaggio con un gol in mischia di Agnoletto. Ma nella ripresa aveva progressivamente lasciato campo agli avversari, limitandosi a tenere il risultato, come avrebbero dimostrato i cambi troppo affrettati del bomber Favaro e Ruggiero, gli unici in grado di impensierire la difesa vicentina. La svolta a un quarto d’ora dalla fine: il secondo giallo a Lunardi, seguito dopo pochi minuti dal pareggio di Bertoncello grazie a un beffardo tiro da fuori area, con Borghetto ostacolato nella visuale da un giocatore rossonero in evidente fuorigioco. Di dubbia regolarità anche il secondo k.o., visto che prima del colpo di testa vincente di Dissegna il portiere trevigiano aveva subito una carica non vista dall’arbitro Chimenti di Casale Monferrato. E proprio sul triplice fischio la beffa finale, con la punizione di Bianco che si stampa sulla traversa e getta nello sconforto i 200 tifosi giunti dalla Marca.
Dopo quel successo e il pareggio a Feltre erano arrivate tre sconfitte consecutive, ma dal 12° turno in poi la Marosticense ha cambiato marcia, tanto che nelle ultime 11 partite ha perso solo una volta, due settimane fa a San Polo di Piave. Un’irresistibile rimonta, durante la quale i vicentini si sono dimostrati squadra formato trasferta, bloccando la capolista Opitergina sullo 0-0 e sbancando nel giro di una settimana due tra i campi meno battuti del girone B: lo Zanutto di San Donà (1-4) e il Comunale di Castelfranco Veneto (1-0 sul Giorgione).
Domenica scorsa i rossoneri hanno ritrovato la vittoria battendo, seppur a fatica, un coriaceo Union CSV alle prese con i noti problemi societari. Dopo aver subito per un tempo gli attacchi di Nardi e Frempong, nella ripresa gli innesti di Pobbe e Dissegna hanno rivitalizzato la manovra offensiva e nei secondi finali è arrivato l’ormai insperato gol vittoria di Dorio.
Sarà un avversario tosto per il Treviso che in casa della capolista ha incassato la prima sconfitta dell’era Zanini. All’Opitergium la gara è stata decisa dal dubbio rigore assegnato ai padroni di casa, ma è innegabile che in campo si è vista la differenza tra una squadra che fino alla fine lotterà per la serie D, e una che a questo campionato può chiedere solo una tranquilla salvezza. Le residue speranze di rimonta, alimentate dalla serie di risultati utili ottenuti con il cambio di panchina, sono state spazzate via. Ora, senza pensare quale potrebbe essere il futuro di questa società a fine campionato, bisogna raggiungere a tutti i costi una salvezza che è nelle possibilità di questa squadra.
Domani rientrerà dopo la squalifica capitan Romano, la cui assenza tanto ha pesato nella debacle opitergina, mentre preoccupano le condizioni del reparto offensivo. Tartalo, al rientro dopo tre settimane, ha lasciato il campo dopo pochi minuti presumibilmente per un riacutizzarsi del solito problema fisico. Il suo sostituto, Sagna, era partito dalla panchina a causa di un piccolo infortunio dell’ultimo momento, e per tutta la partita non ha saputo dare il suo contributo a causa delle precarie condizioni fisiche. Fondamentale recuperare almeno uno dei due, poichè il solo Favaro non può sempre bastare per risolvere una partita.

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