Un punto in due partite casalinghe nel giro di quattro giorni è un bottino troppo magro per il Treviso, che con Zanini in panchina non aveva mai mancato la vittoria per due gare di fila. Purtroppo gli infortuni in difesa e qualche squalifica di troppo hanno rallentato la marcia dei biancocelesti, fondamentale allora sarebbe ritrovare la strada che porta alle posizioni più alte proprio a Ponzano. I tifosi ricorderanno il derby dell’andata come la partita più brutta della stagione (in realtà c’è l’imbarazzo della scelta, soprattutto nel periodo della fallimentare gestione Rumignani), con entrambe le squadre incapaci di esprimere un gioco, nessun tiro in porta, nessuna emozione. Unica scusante per il Treviso, le pesanti assenze di Favaro e Romano per squalifica. Alla fine l’aveva spuntata il Ponzano, che nell’unica vera azione della partita aveva trovato il gol vittoria con il centrocampista Gagno. Quel pomeriggio il Treviso avevano toccato il punto più basso della loro storia e la posizione in classifica, il quint’ultimo posto a un punto dalla zona salvezza, ne era la dimostrazione. Certo, il più pesante k.o. con la Feltrese rimediato un mese dopo poteva sembrare un’umiliazione più grande, ma perdere al Tenni contro i cugini di Ponzano, fino a quel momento incontrati solamente in qualche amichevole, dava il senso di quanto in quanto basso fosse caduto il Treviso a soli quattro anni dal debutto in serie A.
Dopo la storica vittoria del Tenni, i gialloverdi avevano continuato a collezionare vittorie, contendendosi a lungo la vetta con l’Opitergina, salvo perdere lo scontro diretto in casa delle furie rosse. Da quel momento, se si esclude la vittoria casalinga contro un Sandonà allo sbando, la squadra di Piovesan ha cominciato a perdere colpi. Prima il poker incassato al Comunale di Castelfranco, seguito da alcuni pareggi e i k.o. nei derby trevigiani con LiaPiave e Union CSV. A Conegliano è arrivata una sconfitta di misura, forse immeritata viste le tante occasioni create dagli ospiti. Il gol vittoria dell’Union CSV è stato facilitato da un’incomprensione tra il difensore Marcuzzo e il portiere Bortolin, e il Ponzano non è riuscito a trovare il gol del pareggio nè con l’ottimo Schiavon nè con Svraka. Proprio per il centrocampista di origine croata, che a Treviso verrà ricordato soprattutto per il giallo riguardante il suo tesseramento e la conseguente sconfitta a tavolino (poi annullata) del match d’esordio a Vigonza, quella di domani sarà una gara particolare.
Spetterà a Favaro e compagni dare un dispiacere al loro ex compagno di squadra, ma il compito non sarà facile vista la solita sovraffollata infermeria e qualche squalificato di troppo. La sfida con la Miranese è costata cara all’ex capitano Agnoletto, uscito per un serio infortunio al ginocchio che lo terrà lontano dai campi per un mese. Un duro colpo per lui, unico giocatore ad esser sceso in campo in tutte le ventisei partite finora disputate. Ma i guai più grossi sono in difesa, dove oltre a Caco, assente da un girone esatto (si era infortunato a Mirano), mancheranno sicuramente Faggian e Leonarduzzi, squalificati, e Paoli, ancora indisponibile. Unica nota positiva potrebbe essere il recupero in extremis di Bruniera dopo due settimane di stop, ma il condizionale è d’obbligo sia per lui che per capitan Romano.
Se la difesa è a pezzi, l’attacco dovrebbe essere al completo: Favaro e Sagna sono pronti al rientro dopo un turno di stop per squalifica, ma Zanini dovrà per forza tenere in considerazione Ruggiero, il migliore contro la Miranese, e Tartalo. “El Tanque”, pur non brillando, ha sostenuto praticamente da solo l’attacco privo delle principali bocche da fuoco, e all’ultimo secondo ha trasformato con estrema freddezza il rigore del pareggio.
Sette i chilometri che separano le due città, sette i punti di distacco tra le due squadre. Colmare la prima distanza non sarà difficile, ma per mantenere vive le speranza di aggancio al quarto posto sarebbe fondamentale il ritorno alla vittoria. Si ricorda che da domani le partite inizieranno alle ore 16.00.

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