Un lavoro che non sarebbe stato possibile senza il lavoro del segretario Leandro Casagrande: “Io e il presidente abbiamo lavorato insieme per cercare di portare il Treviso in Serie D. Fino al 30 giungo abbiamo percorso una strada di un certo tipo, ma dopo questa data abbiamo trovato un dirupo, non si poteva più andare avanti, e allora abbiamo girato da un’altra parte…Ho sfruttato la mia esperienza nel Comitato Interregionale, la Federazione, la LND, e un giorno con il presidente abbiamo deciso di partire per Roma con le idee chiare….e un bell’assegno circolare. Ci siamo presentati con l’avvocato Casonato e abbiamo fatto questa iscrizione, poi abbiamo atteso a lungo. Dopo cinque ore di attesa siamo riusciti a parlare col presidente Tavecchio, ci siamo presentati e abbiamo avuto delle garanzie”.
Un’avventura, quella del presidente Corvezzo, vissuta fin dai primi mesi anche dallo stesso Diego Zanin: “Ho seguito da vicino il percorso del presidente. A febbraio abbiamo avuto i primi contatti, con la promessa di ritrovarci a maggio per discutere la nostra situazione. In lui ho notato un grande entusiasmo, una voglia di fare, particolarmente simolanti per un allenatore, che ha bisgono di lavorare in un ambiente in cui ci sia credibilità, dove le cose che vengono dette devono essere rispettate, grazie a un organizzazione composta poche persone ma competenti”.
Sulla stessa linea d’onda il capitan Alessandro Ferronato, seppur consapevole delle difficoltà a cui si può andare incontro:“Rispetto a Este”, la sua ex squadra con la quale ha sfiorato la promozione in Seconda Divisione dietro al Montichiari campione nazionale, “il Treviso è una società nuova con giocatori nuovi, non c’è un blocco preesistente, perciò avremo bisogno di un pò più di tempo per costruire una squadra importante. C’è molto da costruire, ma non è una cosa negativa perchè per me costruire è sempre positivo, anche perchè le sensazioni a livello di spogliatoio sono positive”. Ferronato, che pur essendo un centrocampista centrale con caratteristiche più difensive, lo scorso anno ha segnato ben 13 gol con la maglia dell’Este, e domenica ha risolto la partita di San Vito con una doppietta da calcio da fermo. “Quella dei calci piazzati è sempre stata una mia specialità, non va sempre bene ma ci proverò spesso anche quest’anno. Chiaramente non mi metterò a litigare con i compagni, però sarò sempre vicino al pallone”. Ma di gerarchia non si parla, soprattutto per mister Zanin: “In realtà abbiamo diverse soluzioni, anche se quando un giocatore come Ferronato si piazza davanti alla barriera i portieri e i difensori avversari sanno già cosa aspettarsi. Abbiamo altre frecce nel nostro arco. Bisogna anche considerare che nelle prime partite di campionato abbiamo creato molto sui calci piazzati, sappiamo che certe partite si possono risolvere con determinate soluzioni, e per questo abbiamo cercato di avere in rosa più giocatori abili in questo tipo sui calci da fermo”. E riguardo la rosa? “Sono molto soddisfatto”.
Nel finale Corvezzo ha risposto ad alcune interessanti domande da parte di alcuni telespettatori, la prima riguardante gli imprenditori che lo starebbero affiancando in questa avventura: “I nomi? E’ troppo presto per farli, la prima cosa che ho fatto è stata costruire la società sportiva dilettantistica, semplice, formare il gruppo e i ragazzi. Gli industriali, una alla volta verranno fuori tranquillamente”.
Dopodichè la trasmissione ha toccato il punto più caldo, quello della tanto discussa (e tecnicamente impossibile per i noti motivi) fusione con l’Union Quinto. Corvezzo ha cercato di stemperare la polemica, senza risparmiare una frecciatina a qualche ignoto (non a noi)…“L’idea iniziale era quella di iniziare il progetto non da solo ma assieme a un altro gruppo di persone, però senza tutte queste discussione, questi incontri che alla fine non hanno portato a nulla perchè si trattava di cose riciclate, che imponevano le scelte, le condizioni, cose che a me non piacevano. Io ho ho fatto solo un incontro ufficiale. In ogni caso la fusione non si poteva fare perchè il Treviso era una società nata da appena un anno, di conseguenza era il Quinto che avrebbe dovuto trasferirsi in via Ugo Foscolo, ma a quel punto sarebbe iniziato un percorso diverso”…Un percorso che non sarebbe piaciuto al popolo biancoceleste, e per questo siamo grati al presidente Corvezzo che con il suo intervento e la sua decisione di non mischiarsi con lugubri personaggi dal passato tutt’altro che edificante ha salvaguardato la nostra storia centenaria. Quando è arrivato il momento di scegliere non abbiamo avuto dubbi nel schierarci al suo fianco. Se ci scappa qualche critica la riteniamo un cosa normale, siamo tifosi, l’importante e riconoscere i meriti quando c’è da farlo, l’abbiamo fatto e lo faremo. Speriamo lo capiscano tutti.
La trasmissione si è chiusa con un annuncio importante. Questo pomeriggio infatti, con una conferenza nella sede di via Ugo Foscolo, è stato ufficializzato il rapporto di sponsorizzazione da parte del gruppo Ostitel con le reti La8 e La9. Il contratto prevede dei servizi televisivi di cui si è parlato già parlato durante questa settimana (ossia il tg Treviso Channel e la trasmissione Calcio & Calcio al giovedì), e la concessione in esclusiva delle immagini del Treviso. Inoltre la prossima settimana dovrebbe esserci una conferenza stampa con la presentazione ufficiale del nuove maglie sponsorizzate dal gruppo Ostitel, il quale in un futuro prossimo potrebbe intensificare la propria partecipazione all’interno della società.