Si è parlato di un meritato «bagno di umiltà» per un Treviso che sceso in campo con la «spocchia» di chi sentendosi superiore prende sottogamba un avversario sulla carta più debole. La clamorosa sconfitta di Montebelluna si può spiegare in questi termini o è frutto della sfortuna, visto che i padroni di casa, a parte un buon primo tempo, hanno segnato in pieno recupero nell’unico vero tiro della ripresa? La verità, come sempre, sta nel mezzo. Nel primo tempo abbiamo visto effettivamente un brutto Treviso, il più brutto della stagione, incapace di costruire un’azione degna di nota se si eccettua l’occasione capitata tra i piedi di Torromino. La scusante di un campo in condizioni vergognose (fortunatamente non ha piovuto) non basta a spiegare una prestazione del genere. Nella ripresa le cose sono cambiate, il Treviso ha costruito di più ed è andato vicino al gol in più di un’occasione, ma un Ferretti in giornata no e un portiere, Careri, che al debutto dopo mesi da disoccupato ha bloccato l’impossibile, hanno negato la gioia del gol ai tifosi biancocelesti. Ecco, l’unica nota positiva della giornata è stato vedere il settore ospiti stracolmo, seppure per una trasferta…«casalinga». Ma invece della gioia del gol è arrivata una doccia gelata, la terza dopo i gol subiti nel finale a Oderzo e Chioggia. Questa volta però non è arrivato un pari, ma la prima sconfitta in trasferta, la terza stagionale e la seconda in campionato dopo quella con il San Paolo. A rendere più triste la giornata, il contemporaneo successo dell’Unione Venezia, ora nuovamente vicino in classifica. Inutile dire che dopo la sconfitta del San Vigilio diventa ancora più obbligatorio battere il Rovigo, che al di là delle assenze pesanti rimane una squadra ben organizzata, come ha dimostrato nell’anticipo col Tamai. Nei prossimi turni, viste anche le difficoltà che continua a incontrare in trasferta, il Treviso deve cercare di capitalizzare al massimo le partite casalinghe, a cominciare da domani, evitando di farsi bloccare dal Rovigo.
Di certo i tifosi non si faranno bloccare dal blocco del traffico che dalle ore 10 alle 17 paralizzerà la città. Anche perchè la giornata comincia ben prima delle 14.30 con la scopertura della targa ricordo per Fabio di Maio (ritrovo ore 10.30 circa presso la curva sud), a quasi tredici anni dalla sua scomparsa. Una giornata speciale per tutti e uno stimolo in più per chi scenderà in campo, nella speranza di dedicare l’eventuale vittoria a quei tifosi che Treviso-Rovigo la guarderanno dal cielo. Un cielo biancoceleste.
I precedenti a Treviso:
Treviso-Rovigo 2-1 Ia Divisione, Girone C 1929/1930
Treviso-Rovigo 1-0 Ia Divisione, girone A 1930/1931
Treviso-Rovigo 2-1 Ia Divisione, girone A 1931/1932
Treviso-Rovigo 1-0 Ia Divisione, girone C 1932/1933
Treviso-Rovigo 2-0 Ia Divisione, girone A 1933/1934
Treviso-Rovigo 0-1 Ia Divisione, girone A 1934/1935
Treviso-Rovigo 2-1 Serie C, girone A 1935/1936
Treviso-Rovigo 2-1 Serie C, girone A 1936/1937
Treviso-Rovigo 3-0 Serie C, girone A 1937/1938
Treviso-Rovigo 7-2 Serie C, girone A 1938/1939
Treviso-Rovigo 1-2 Serie C, girone A 1940/1941
Treviso-Rovigo 7-0 Serie C, girone C 1941/1942
Treviso-Rovigo 7-0 Campionato Regionale Alta Italia, Terza Zona Veneto, girone A 1943/1944
Treviso-Rovigo 3-1 Serie C, girone B 1948/1949
Treviso-Rovigo 0-1 Serie C, girone C 1949/1950
Treviso-Rovigo 2-0 Serie D, girone C 1972/1973
Treviso-Rovigo 2-0 Serie D, girone C 1974/1975
In totale 37 incontri: 20 vittorie per il Treviso, 8 vittorie per il Rovigo e 9 pareggi.