Yuri Korablin, il neopresidente lagunareDopo tanto attesa il traguardo è vicino, domani pomeriggio allo stadio Penzo di Venezia andrà in scena la sfida più attesa, quella che potrebbe decidere il campionato in caso di successo dell’una o dell’altra compagine. L’attesa per una partita del genere sarebbe tanta a prescindere dell’avversaria, ma il destino ha voluto che il contendente del nostro Treviso sia proprio l’Unione Venezia. Il nemico di sempre e la madre di tutte le partite, il derby per antonomasia. Le due squadre ci arrivano dopo un testa e testa infinito, un testa a testa che ha sconvolto tutti i pronostici iniziali che ipotizzavano una sfida tutta veneziana tra il VeneziaMestre e il SandonàJesolo. Se l’ex Città di Jesolo ha deluso fin da subito le aspettative, gli arancioneroverdi, seppur tra qualche sconfitta di troppo, sono riusciti a tenere il passo di un Treviso che nel mese di dicembre non ha saputo approfittare dei passi falsi avversari. Nel derby di andata al Tenni il Treviso aveva ottenuto un successo legittimo – anche se dopo una partita molto equilibrata – decisa dal  colpo di testa di Spinosa, autore del 2-1, e chiusa nel finale da un lampo di classe di Torromino. A inizio ripresa i lagunari con un colpo da biliardo del fantasista Mazzeo avevano riequilibrato una partita resa vivace fin dai primi minuti di gara dall’errore del portiere Casini, che con un’uscita a vuoto aveva propiziato il gol del vantaggio di Perna. Con quei tre punti il Treviso aveva agguantato il VeneziaMestre in testa alla classifica, ma nelle successive partite non aveva approfittato a dovere della mini crisi degli uomini di Cunico, sconfitti per la prima e finora unica volta in casa da un Rovigo che tra novembre e dicembre era sicuramente la squadra più in forma del campionato. Dopo l’unica non vittoria al Sant’Elena (tranne il k.o. con il Rovigo solo vittorie!), un rocambloesco 3-3 a Tamai, poi il successo di misura sul Montebelluna e dunque un’altra sconfitta esterna, questa volta a Quinto. Fortuna dell’Unione Venezia, in quel dicembre stregato al Treviso era girato quasi tutto storto, con vittorie buttate al vento a causa di troppi errori sotto porta e un evidente calo fisico. E nel mercato di dicembre i veneziani hanno sistemato i problemi che riguardavano in particolar modo la parte difensiva. Il reparto è stato rafforzato con l’arrivo del centrale classe ’89 Aliberti dal Padova, mentre in porta il vero colpo del mercato è stato Casini, svincolatosi dal Rovigo in piena crisi societaria. In attacco, dopo nemmeno 3 mesi,  ha fatto le valigie un deludente Di Napoli, mai decisivo e scontento per le troppe panchine. Nel contempo è stato finalmente tesserato il brasiliano De Freitas, che si allenava con la squadra fin dall’estate, ma soprattutto Ferretti (omonimo del nostro attaccante biancoceleste), protagonista per due stagioni al ChioggiaSottomarina. Dopo i successi con Pordenone e Città di Concordia, due stop esterni: prima la clamorosa rimonta dell’Este (da 0-2 a 3-2), poi il pari del Nereo Rocco con il  Kras Repen. Ma dopo il ritorno a casa, il VeneziaMestre ha cambiato marcia, collezionando ben sette successi consecutivi. Una striscia finita col pari di sette giorni fa a Belluno, dove hanno pesato le assenze di alcuni big. Ma in mezzo al filotto, per i lagunari è arrivata una svolta societaria che a quanto pare riporterà nel giro di pochi anni il calcio lagunare ai livelli dell’era Zamparini. Dopo mesi di estenuanti trattative, la società è stata ceduta a una cordata di imprenditori russi capitanata da Yuri Korablin. Considerato il “re del mattone” russo, il neopresidente arancioneroverde è stato sindaco di Khimki (importante città alla periferia di Mosca) dal 1991 al 2001, deputato della Duma dal 2001 al 2006 e fondatore del Football Club Khimki e del Khimki Basket. Con l’Unione Venezia l’obiettivo è ripetere quanto fatto con la squadra di calcio del Khimki, portata dalla quarta serie alla massima serie russa. Inoltre la nuova proprietà si è impegnata a costruire il tanto atteso nuovo stadio in terraferma a Tessera. Un’area, quella del quadrante, desinata ad ospitare molte altre infrastrutture. Facile allora comprendere l’interesse della cordata russa, che per bocca del suo rappresentante ha già dichiarato di voler investire 150 milioni di euro, di cui almeno 100 solo per il nuovo stadio. Cifre da capogiro per un calcio italiano sempre più in crisi. Inoltre verrà costituita un’accademia del calcio giovanile, la Venice Football Academy. Fondamentale in questa fase di transizione, oltre al presidente Pizzigatti, l’ex proprietario padovano Enrico Rigoni, scomparso meno due settimane fa lasciando un ricordo indelebile tra i tifosi. Grazie a lui il calcio lagunare è sopravvissuto. Ora ci penserà Korablin a riportare la società in alto, e domani sarà presente al Penzo, magari al fianco del nostro presidente Corvezzo. Per quanto riguarda il campo, invece, nessuna defezione per Cunico, che oggi ha disputato  l’ultimo allenamento a porte chiuse.

Diretta su RaiSport 1 a partire dalle 15.00Partenza alle 9.30 e megashermo al TenniPorte aperte, anzi, apertissime, per il Treviso di Zanin, che per l’ultimo allenamento prima della trasferta del Sant’Elena ha guidato l’allenamento direttamente dallo stadio Tenni davanti a un folto gruppo di tifosi venuti a sostenere la squadra. Anche il mister biancoceleste ha recuperato tutti gli acciaccati e gli infortunati. Bandiera, dopo un turno forzato di stop, tornerà a macinare chilometri a centrocampo, mentre Cernuto e Torromino dovrebbero finalmente aver superato i problemi fisici delle ultime settimane. Servirà il miglior Treviso della stagione per compiere un’impresa che sembra impossibile. Come detto in precedenza, il VeneziaMestre al Penzo è un  rullo compressore inarrestabile, ha sempre vinto tranne il ko con il Rovigo. Un compito improbo per i nostri giocatori, che troveranno un clima infuocato in un Penzo che dopo tanti anni di amarezza tornerà a rimepirsi per l’occasione grazie anche alle tante promozioni attuate dalla società. Inoltre i ragazzi di Zanin dovranno fare a meno della spinta dei propri tifosi, stoppati dall’ennesimo divieto dopo quello di un mese fa con il SandonàJesolo. La decisione fa da specchio a quella presa all’andata per i tifosi veneziani, ma è inutile dire che la sfida di domani ha un peso completamente diverso rispetto a quella del 20 novembre… Un vero peccato, ma sicuramente le novità degli ultimi giorni hanno acuito il rammarico per non aver potuto partecipare a una sempre affascinante trasferta via mare. Dopo l’incomprensibile scelta di anticipare per la diretta tv Pordenone-Belluno, la società si è data da fare e a metà settimana è riuscita ad ottenere dal prefetto l’allestimento di un megaschermo al Tenni per la diretta del derby. Una decisione inizialmente contestata dagli organizzatori della Treviso Marathon, l’altro evento di giornata che coinvolgerà la Provincia di Treviso. Alla fine si è raggiunto un accordo che accontenta tutti. Ma vista la concomitanza dei due eventi (l’arrivo dei partecipanti alla maratona coinciderà grossomodo con l’inizio della partita), il prefetto ha ottenuto che la partita venga trasmessa in TV. Molta confusione a riguardo. In ogni caso, il derby non verrà tramesso sulle frequenze regionali di Rai Tre, come sembrava in un primo momento, ma su Rai Sport 1. Altro cambiamento riguarda le aree interessate della diretta che non riguarderà solo la provincia di Treviso, ma l’intero territorio nazionale. Una cosa è certa, il derby sarà visibile nel megaschermo che verrà allestito a ridosso della tribuna centrale dello stadio Omobono Tenni. L’ingresso sarà gratuito, e la società offrirà anche un servizio enogastronomico. Dunque perchè rimanere a casa e non passare una giornata che al di là del risultato rimarrà nella storia del Treviso calcio? D’altrone chi se lo sarebbe mai aspettato? Dopo essere stato ad un passo dalla sparizione per due volte, prima col fallimento, poi con una sorta di ambigua fusione, il Treviso F.b.c. è ancora vivo, con i propri colori, con la propria storia, con 102 anni di storia di cui andare fieri.
Val la pena ricordare gli appuntamenti  di una giornata lunghissima che inizierà domani con il saluto alla squadra in partenza verso la laguna. La partenza avverrà domani mattina alle ore 9.30 dal parcheggio del centro commerciale Emisfero di Silea, situato poco vicino l’uscita autostradale di Treviso sud. In seguito ci sarà l’evento al Tenni, con il megaschermo e l’inizio della partita più importante della stagione, calcio d’inizio alle ore 15.00 (da questa notte torna l’ora legale e cambio l’orario d’inizio della partite). Che altro dire, se non… TUTTI AL TENNI!
Infine, diamo uno sguardo alle sfide del recente passato. L’ultimo precedente ufficiale, valevole per la Coppa Italia 2006/2007, sorride ai padroni di casa, vincenti con una calcio di punizione nel finale realizzata da capitan Collauto. Per quanto riguarda il campionato invece, i tifosi biancocelesti ricordano ancora il successo della stagione 2004/2005 (quella della promozione in A), in Serie B, un 2-1 in cui l’eroe di giornata fu Gheller, sempre con un gol nei minuti finali. Ecco dunque, escludendo le sfide del Treviso con Venezia e il Mestre, tutti i precedenti dal 1987 in poi:

CAMPIONATO

VeneziaMestre-Treviso 0-1 Serie C2 1987/1988
VeneziaMestre-Treviso 0-0 Serie B 1997/1998
VeneziaMestre-Treviso 3-0 Serie B 2000/2001
VeneziaMestre-Treviso 0-0 Serie B 2003/2004
VeneziaMestre-Treviso 1-2 Serie B 2004/2005

In totale 11 precedenti: 4 vittorie per il Treviso, 3 per il VeneziaMestre e 4 pareggi.

COPPA ITALIA

VeneziaMestre-Treviso 1-2 Serie C 1987/1988
VeneziaMestre-Treviso 0-0 Serie C 1988/1989
VeneziaMestre-Treviso 2-0 Serie C 1990/1991
VeneziaMestre-Treviso 1-1 Serie A 2004/2005
VeneziaMestre-Treviso 1-0 Serie A 2006/2007

In totale 9 precedenti: 3 vittorie per il Treviso 3 per il VeneziaMestre e 3 pareggi.

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