Maurizi si sfoga“Mi sono rotto le scatole di ricevere complimenti e di raccogliere zero. Forse dobbiamo avere più sostanza, dobbiamo essere più determinanti. Abbiamo preso un gol su calcio d’angolo nostro, un gol all’ultimo minuto su una rimessa laterale. Pecchiamo di molte ingenuità. Questo non va bene perchè è uno schiaffo al lavoro che facciamo”. E’ un Agenore Maurizi visibilmente seccato quello che si presenta nella sala stampa del “Provinciale” di Trapani di fronte alle telecamere di Treviso Uno. Come un anno fa a Viareggio sta vivendo un inizio di campionato terribile: allora furono cinque sconfitte all’avvio, alle quali seguirono due pareggi, una vittoria e una sesta, decisiva sconfitta che gli costò la panchina bianconera.
Domenica si tornerà al Tenni, contro la corazzata Lecce, ma più degli avversari sono le imbarazzanti amnesie difensive l’aspetto più preoccupante del futuro prossimo biancoceleste. Anche perchè la squadra ha commesso gli stessi errori contro tutte le avversarie. Queste prime tre giornate hanno mostrato una Prima divisione abbastanza equilibrata, dove anche le squadre (sulla carta) più deboli riescono a mettere in difficoltà o togliere punti ad avversarie più blasonate. Il Treviso no, è ancora fermo al palo, con all’orizzonte almeno almeno un punto di penalizzazione.

A Trapani è arrivata una sconfitta di misura, contro una squadra dall’esperienza (e tasso tecnico) nettamente superiore. L’età media parla chiaro: 29,35 per il Trapani, che ha giocato senza under;  22,64 per il Treviso, che tra titolari e subentranti ha schierato ben 9 under. Il più giovane del Trapani era il difensore 23enne Lo Bue, per il resto tutti over 26 di cui cinque ultratrentenni. Nazzareno Tarantino a parte, tutti under 25 per il Treviso, che si conferma una delle squadre più giovani dell’intera Lega Pro. Nell’infuocato primo tempo del “Provinciale” di Trapani questa solco generazionale, sommato alla mancanza di amalgama di un gruppo tutto nuovo, ha indubbiamente pesato. PeSenza dimenticare l’atteggiamento spregiudicato di mister Maurizi, che nonostante le assenze, la difesa rattoppata e lo zero in classifica è andato a Trapani a giocarsela con una formazione votatata all’attacco.

E qui veniamo al tasto dolente. In settimana perfino Corvezzo non si è trattenuto e ha messo in dubbio le scelte tattiche di Maurizi, trovando l’immmediata replica del mister romano. La partita di ieri ha scatenato i tifosi, sempre più perplessi di quel 3-4-3 che l’ex tecnico di calcio a 5 applica dogmaticamente fin da quando ha intrapreso la carriera nel calcio professionistico. E’ evidente che tutte le colpe non possono essere di Maurizi, certi gol presi sui calci piazzati o da rimesse laterali sono frutto di amnesie difensive dei singoli. Tuttavia i dubbi rimangono, specialmente di fronte alla vulnerabilità ai contropiedi avversari palesata fin dalle prime amichevoli estive. Ad agosto avevamo lanciato il nostro grido d’allarme e, almeno per ora, le nostre paure si sono materializzate. Così, dopo sole tre giornate, il Treviso semnpre sconfitta e vanta già la peggior difesa del girone. Non è certo tempo di de profunduis, anche per la squadra ha dimostrato qualcosa di buono, soprattutto dal punto di vista caratteriale: se contro Cuneo ed Entella i ragazzi di Maurizi hanno reagito all’inferiorità numerica, a Trapani non si sono arresi di fronte al doppio svantaggio; il 3-2 di Abate è arrivato nel peggior momento possibile, pochi secondi prima dell’intervallo, e nella ripresa il Trapani si è chiuso in difesa. Vittoria comunque meritata quella dei granata, che dopo aver subito il doppio pareggio ospite, quando serviva attacare per ritrovare il vantaggio, hanno dimostrato di poter infilarsi senza problemi nella permeabile difesa biancocelste. Nella ripresa il Treviso non è riuscito a combinare grande anche a causa del calo fisico, che ha messo in evidenza i limiti tecnici di una squadra già azzoppata dai tanti infortuni.

PICONE, SORPRESA POSITIVA
In attacco Picone è stata una piacevole scoperta. In estate l’avevamo inquadrato come l’unica vera punta centrale della rosa, e il ragazzino della Reggina non ci ha smentito. Grande fisicità e senso della posizione, ha dominato tutti i duelli aerei con i centali trapanesi, affermandosi come punto di riferimento per i compagni di squadra. In pochi minuti è riuscito a scalzare dalle gerarchie il più esperto Sy, sempre più oggetto misterioso del reparto offensivo. Qualche dubbio in più sulle corsie esterne, dove Esposito ha sofferto tremendamente la fase difensiva; un pò meglio Brunetti sulla destra, anche se ci sarebbe bisogno di un pò più di qualità quando si tratta di costruire le azioni offensive. In estate avevamo reclamato un acquisto di qualità sulla destra, ma Bianchetti sembra avere caratteristiche molto simili a Brunetti. Niente di più che un’alternativa.
La situazione più disperata rimane la difesa, dove l’infortunio di Di Girolamo ha privato il Treviso dell’unico difensore centrale in rosa. Certo, ci sarebbe Toppan, ma Maurizi preferisce farlo giocare più decentrato. Prossimamente dovrebbe arrivare un rinforzo pescato tra l’esercito degli svincolati: il nome più caldo è Enrico Pezzi. Classe ’89, difensore duttile (può giocare sia centrale che terzino) e con una certa esperienza in Lega Pro. La scorsa stagione si è diviso tra Pavia e Triestina, in Prima divisione.

PERNA E VISINTIN TROVANO “CASA” Svincolati e senza squadra dopo il mancato rinnovo a Treviso, due ex eroi biancocelesti hanno finalmente trovato squadra. Dopo il corteggiamento del Casale in Seconda divisione, Massimo Perna ha trovato l’accordo con l’Ischia (Serie D), che l’aveva corteggiato a lungo anche nell’estate 2011. Il centrale difensivo goriziano Daniele Visintin ha invece trovato l’accordo con i triestini del Kras Repen, inseriti nel girone C della Serie D con Montebeluna, Union Quinto e Giorgione.

P