Il ciclo delle due partite impossibili si è (finalmente) concluso, e purtroppo il Treviso, nonostante tutti i complimenti del caso (“questa squadra non merita l’ultimo posto in classifica” è una litania che sentiamo da troppo tempo), si ritrova con il classico pugno di mosche in mano: due sconfitte di misura contro le due squadre che stanno dominando il campionato (il distacco tra il Trapani, secondo, e il San Marino, terzo, è ormai di 5 punti, in attesa del posticipo Alto Adige-Lumezzane), due partite che il Treviso avrebbe potuto pareggiare, e portare a casa 2 punti che nella lotta salvezza farebbero senz’altro un minimo di differenza. E invece niente anche ieri: fa rabbia pensare che il Lecce negli ultimi 15 minuti di gioco (recupero compreso) schierasse in porta Chevanton, grandissimo attaccante che ha fatto la storia del calcio anche in massima serie (19 gol nella stagione 2003/2004), ma che di certo in porta non può essere considerato un fenomeno. E invece i nostri, che giocavano in superiorità numerica visto l’infortunio del portiere Benassi e l’impossibilità di Toma di sostituirlo visto che aveva già esaurito i cambi, non sono riusciti mai a centrare la porta. Incredibile ma vero. Un punto che avrebbe dato anche una grande spinta al morale, e invece siamo qui a raccontare l’ennesima sconfitta.

Cambia inevitabilmente qualcosa mister Ruotolo rispetto alla sfortunata partita con il Trapani, ripresentando Brunetti dal 1′, con Cernuto spostato sull’out di sinistra. A centrocampo, mancando Komac (non sappiamo per quale motivo) e Beccia, sono stati proposti Piccioni sulla sinistra e Rosaia al centro a far coppia con Spinosa. Il primo tempo è quasi interamente di marca giallorossa, e infatti i salentini al 2′ sono già in vantaggio: l’ex Pià sfugge sulla linea di fondo e crossa per la testa di Bogliacino, lasciato colpevolmente tutto solo nell’area piccola, che è abile a depositare la palla in rete. Al 15′ bello spunto di Pià, ma il suo tiro finisce di poco alto. Peggior inizio non poteva esserci, e infatti la prima occasione i biancocelesti ce l’hanno solo al 20′ con Tarantino, bravo a impegnare Benassi in una difficile parata per alzare in angolo un pallone se no destinato a finire sotto la traversa. Prima del raddoppio del Lecce, due tiri di sinistro dalla distanza giallorossi finiti però fuori, il primo con Memushaj, il secondo con Chiricò. Poi come detto, il Lecce raddoppia: altra grande azione di Pià, che crossa per la testa di Giacomazzi, bravissimo a inifilare Merlano, battuto per la seconda volta. La reazione del Treviso arriva solo nel finale di tempo, con Spinosa, ma il suo tiro di destro termina a lato. Finisce il primo tempo sul 2-0, e l’impressione è che nella ripresa il Treviso farà molta fatica a rientrare in partita.

Impressioni però sbagliate, visto che i biancocelesti rientrano in campo con il piglio giusto, decisi a rendere quantomeno la vita difficile al Lecce. Al 50′ Tarantino impegna nuovamente Benassi a un intervento non facile. Poi, Strizzolo viene atterrato in area da Tomi, e Tarantino è come al solito bravissimo dagli 11 metri, dimezzando le distanze. Quattro minuti più tardi, il Lecce potrebbe chiudere la partita: Piccioni, autore comunque di una buona gara, aggancia Chiricò in area. Sul dischetto va Jeda, che però si fa respingere il tiro da Merlano. Al 69′ Tarantino crossa dalla sinistra, ma nè Spinosa nè Madiotto, entrato a inizio ripresa per Brunetti, riescono a spingere la palla nella porta lasciata completamente sguarnita da Benassi in uscita-harakiri. Al 72′ il neo-entrato Semenzato, ex della gara, ci prova di esterno destro, ma il suo tiro finisce a lato. Il Treviso è ora padrone del campo, e all’81’ Cernuto frana addosso a Benassi in uscita: per il portiere giallorosso si tratta di trauma toracico, e in porta è costretto ad andare Chevanton. Il problema è che, come già detto, il Treviso d’ora in poi non tirerà più in porta da qui alla fine. Prima un tiro di Spinosa, finito alto, poi Allegretti, neo-acquisto, si divora la più facile delle occasioni sparando alto a tre passi dalla porta di Benassi, non riuscendo a sfruttare un perfetto suggerimento di Tarantino. Pensare che si trovava tutto solo dal limite dell’area piccola…

Finisce così 2-1 per i giallorossi dopo 7 minuti di recupero. I biancocelesti mancano nuovamente l’aggancio in classifica al Tritium al penultimo posto. Potremmo parlare di una squadra completamente diversa rispetto a quella di inizio stagione, ma sinceramente ci siamo un po’ stufati. Le prossime tre partite sono già decisamente più abbordabili: prima l’Albinoleffe al Tenni, squadra a ridosso dei play-off ma fermata all’andata a domicilio per 0-0, poi il derby molto importante (vista la classifica) a Portogruaro, infine al Tenni arriverà la Cremonese, invischiata anche lei nei bassifondi della classifica, nonostante il grande potenziale e la vittoria contro il Carpi di ieri per 3-2. C’è bisogno di punti, punti, punti.

Lecce (4-2-4): Benassi; D’Ambrosio, Esposito, Di Maio, Tomi; Giacomazzi, Memushaj; Chiricò (62′ Falco), Jeda (70′ Chevanton), Bogliacino, Pià (74′ De Rose). A disp: Petrachi, Vanin, Vinicius, Dramè. All.: Toma
Treviso (4-4-2): Merlano; Brunetti (46′ Madiotto), Stendardo, Zammuto Cernuto; Fortunato, Rosaia (85′ Allegretti), Piccioni, Spinosa; Strizzolo (62′ Semenzato), Tarantino. A disp: Tonozzi, Burato, Dal Compare, Toppan. All.: Ruotolo
Arbitro: Manuele Verdenelli di Foligno
Assistenti: Nicola Fraschetti di Perugia e Damiano Margani di Latina
Marcatori: 2′ Bogliacino (L), 27′ Giacomazzi (L), 52′ Tarantino su rig. (T)
Ammoniti: Tomi, Esposito, Bogliacino e Chevanton (L), Zammuto e Fortunato (T)
Note: 58′ Jeda si fa parare un rigore da Merlano, dall’81 Chevanton prende il posto del portiere Benassi (già effettuate le tre sostituzioni) costretto ad abbandonare il campo per un trauma toracico.
Recupero: 2′ e 7′
Spettatori: 4.487 (2.878 abbonati e 1.609 paganti)

P